Dainese produrrà solo all'estero

Dainese produrrà solo all'estero
L'Azienda di Molvena sposta tutta la produzione all'estero e prevede 80 esuberi. 120 dipendenti saranno messi in cassa integrazione. La sede produttiva diventerà una sede di progettazione
18 gennaio 2010

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Riportiamo la notizia dal Corriere della SeraDainese, lo storico marchio italiano che possiede anche Mavet e AGV, sposta tutta la produzione dei capi di abbigliamento protettivo per motociclisti all'estero. Saranno ancora realizzate a Molvena solo poche centianaia di tute (quelle di livello e costo più alti e quelle destinate ai piloti). Il resto migra oltre mare, in Tunisia ad esempio, dove Dainese ha già due stabilimenti e dà lavoro a circa 250 persone.
La crisi economica, iniziata sul finire del 2008 e aggravatasi nel 2009, colpisce così anche l'Azienda fondata da Lino Dainese, da sempre all'avanguardia nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie che rendano più sicuro l'abbigliamento da moto. Di recente la Casa veneta ha realizzato una tuta protettiva dotata di airbag (non vincolato meccanicamente alla moto), utilizzata in gara da top riders come Simoncelli  e Lorenzo, che potrebbe essere commercializzata nel corso del 2010.
E sempre Dainese annovera Rossi e Biaggi tra i campioni che indossano le protezioni progettate e realizzate a Molvena.

Tutto ciò è servito a contenere gli effetti della crisi economica che ha colpito il settore delle due ruote, ma non è bastato a mettere al riparo Dainese da pesanti tagli di personale.
L'Azienda ha firmato un accordo con la Provincia e i sindacati che prevede 12 mesi di cassa integrazione straordinaria per 120 dipendenti e, tra un anno, il licenziamento di 80 tra questi.
Lo stabilimento di Molvena attualmente impiega 250 addetti, tra questi 100 si occupano della realizzazione di tute e capi d'abbigliamento.
Il bilancio del 2008 era ancora positivo, con un utile netto di circa 700.000 euro. 

Franco Scanagatta (amministratore delegato Dainese): "Molvena è e resta il cuore della Dainese; il ridisegno organizzativo però, richiede la trasformazione dello stabilimento da sede meramente produttiva a sede di progettazione. L’azienda si vede costretta, suo malgrado, a un intervento di ridimensionamento del personale, che toccherà circa 80 dipendenti: saranno utilizzati tutti gli ammortizzatori sociali possibili. L’obiettivo resta quello di confermare alla Dainese un ruolo di leader nel settore della ricerca nelle settore protezioni degli sport dinamici".

Giuseppe Sforza, segretario regionale della Filcem Cgil: "Nel 2009 la crisi ha picchiato duro sul settore motociclistico, in particolare sul mercato dei prodotti per moto superiori ai 300 cc; a Molvena un centinaio di dipendenti ha fatto cassa integrazione ordinaria da marzo a venerdì scorso, quando dopo due mesi di trattative abbiamo firmato l’accordo. Di fatto va a cessare la produzione di tute in Italia, eccetto una ristretta nicchia di qualche centinaio di capi. Il piano industriale presentato, comunque, ci sembra valido e l’azienda prevede di mettere in produzione entro fine anno le tute-airbag, ma questo comporterà solo l’assunzione di qualche tecnico. A noi hanno riferito che nel 2009 c’è stato un calo di fatturato del 25%, ma nel 2010 potrebbe andare ancora peggio: siamo molto preoccupati, inutile negarlo"

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