Lo scooter "ruba" l’8% di mercato alle moto

Lo scooter "ruba" l’8% di mercato alle moto
  • di Francesco Risari
Il 2009 registra un aumento di immatricolato ma il settore è in crisi. A novembre BMW domina la classifica moto
  • di Francesco Risari
3 dicembre 2009

Siamo al 3 dicembre. I “giochi” del 2009 sembrano fatti. Tanti hanno perso (i produttori di moto), alcuni hanno guadagnato (i produttori di scooter), le quote di mercato si sono spostate: gli scooter nel solo 2009 sono passati dal 66% al 74% dell’immatricolato. Le moto ora hanno una quota di mercato del 26% e sono passate da 137.000 nuove imatricolazioni nel 2008 a 107.000 nel 2009 perdendo il 21% (torniamo ai livelli del 1999). Ma ricordiamo: e’ il quarto anno consecutivo che le moto sono in discesa. Dal 2006 ad oggi le immatricolazioni di moto sono scese del 33%.

Chi ha guadagnato ringrazia l’ecoincentivo che ha agito come un anabolizzante.
Chi ha perso ha per lo piu’ tagliato i costi. Raramente ha messo mano al portafogli.

L’offerta e’ dispersiva!


Un aspetto che incide sulla crisi e’ la dispersione dell’offerta.
Il 50% dell’immatricolato moto nel 2009 e’ dato da 30 modelli!
L’altro 50% del mercato e’ frazionato su 690 modelli.
Quanti costi di ricerca, sviluppo, linee di produzione, lanci e presentazioni marketing, azioni commerciali sulla rete vendita per questi 690 modelli…
Quali lotte sono in corso su quote di mercato esigue.
Eppure sembra che le case vogliano sempre più coprire “tutti” i segmenti (mi viene in mente la KTM, la Moto Guzzi, ma anche la BMW o la Ducati).
E’ questa la strada?
Piaggio Beverly 300
Piaggio Beverly 300

Nel 2009 comunque le immatricolazioni del comparto due ruote sono complessivamente aumentate. E’ il fatturato complessivo che e’ diminuito.
Sono cresciute le vendite dei mezzi a basso costo (salvo poche eccezioni prevalentemente tedesche).
I margini si sono assottigliati un po’ per tutti ma soprattutto per gli importatori delle case giapponesi a causa del cambio Yen / Euro (nel 2007 con 1 Euro si comprava 1,60 Yen. All’inizio del 2009 con un Euro si comprava solo 1,20 Yen. Lo Yen e’ rincarato del 33% in due anni!)

Fatte queste premesse vediamo di tirare le somme di chi ha venduto nel 2009 e di chi invece ha subito maggiormente la crisi.
Di seguito la tabella con la “classifica” per marca delle immatricolazioni (fonte ANCMA).

Numero di motocicli immatricolati in Italia a fine novembre:

Moto e Scooter
PIAGGIO                      73.893
HONDA                         70.475
KYMCO                         50.659
YAMAHA                     48.976
APRILIA                       21.861
SUZUKI                        18.662
SYM                                13.519
KAWASAKI                13.260
BMW                              12.671
DUCATI                        8.893
MALAGUTI                 8.592
H-D                                  6.621
PEUGEOT                    5.101
TRIUMPH                   5.017
KTM                               4.857
LML                                4.111
HUSQVARNA            2.458
MOTO GUZZI             1.905
MV AGUSTA              775

Piaggio sale in cattedra

Nel 2009 dominano i produttori di scooter rispetto ai produttori di moto. (Del comparto moto diamo una sintesi piu’ sotto).
Le vendite sono state dopate dagli eco-incentivi, che hanno spinto le immatricolazioni dei motocicli con basse potenze, scooter in testa.
Analizzando i risultati di questi ultimi, e guardando solo ai pezzi immatricolati, riscontriamo che Piaggio sale in cattedra, grazie alle vendite di numerosi scooter tra cui il Beverly, il Liberty, la Vespa e il Carnaby,  (foto del Beverly 300), segue a ruota la Honda dove pero’ la concentrazione di vendite sull’SH e’ particolarmente accentuata (46.000 immatricolazioni).
Il dato che sorprende è quello della taiwanese Kymco. Lo scorso anno aveva venduto 31.050 pezzi e la crescita si rivela semplicemente impressionante (circa + 65%). Quasi il 50% delle sue vendite è riconducibile al modello Agility ruota 16’’ (foto). Vedremo il Downtown 300 che in pochi mesi ha venduto 3.000 pezzi come andra’ nel 2010.

Le grandi famiglie

Le quattro sorelle giapponesi insieme vendono 151.000 mezzi in Italia. Le dodici europee totalizzano 146.000 veicoli (di cui il 50% è da attribuire alla Piaggio). Altre due asiatiche (Kymco e Sym) arrivano a 64.000 immatricolazioni.
Ma ci sono già più di venti case asiaticheche bussano alla nostra porta e che piazzano i loro prodotti nei tabulati del Ministero dei Trasporti (leggi: immatricolazioni).
Kymco Agility 125
Kymco Agility 125


Si tratta di un numero di immatricolazioni ancora esiguo, ma ci si chiede che futuro avranno. In anni di crisi - dove il prezzo spesso la fa da padrone - potremmo assistere all’assalto di Gengis Kan che nel 1200 scriveva: 
“Guardo alla Nazione come a un nuovo figlio appena nato e mi curo dei miei soldati come se fossero i miei fratelli”
L’impero di Gengis Khan fu il più grande impero della storia umana e comprendeva Mongolia, Est Europa, Cina, Persia.

Ne abbiamo parlato con Luca Paletti, responsabile ufficio stampa di Kymco, che per adesso non vede in queste case un rischio reale sul mercato italiano.

Moto: le due grandi Giappo se la giocano fino in fondo


Manca un mese alla fine dell’anno e nelle immatricolazioni moto assistiamo ad un testa a testa tra Yamaha che è davanti e Honda che insegue.

E’ una gara che però non appassiona: e’ tutto il settore che deve vincere!
 

YAMAHA
15.753
HONDA
15.264
KAWASAKI
13.260
BMW
12.671
DUCATI
8.893
SUZUKI
8.159
HARLEY-DAVIDSON
6.621
TRIUMPH
5.017
KTM
4.857
APRILIA
2.612
HUSQVARNA
2.458
BETA
2.173
MOTO GUZZI
1.905
MV AGUSTA
774
BUELL
515
DERBI
408
MOTO MORINI
354
CAGIVA
297
BENELLI
223

Moto: le vendite di novembre


Il mese di novembre è caratterizzato da un podio tutto europeo: la BMW R 1200 GS nelle due versioni (normale e Adventure) vende 115 pezzi, segue Ducati con il Monster 696 poi ancora BMW con la F 800 R.

Il trend di lungo periodo


Il quadro del trend dell’immatricolato degli ultimi 15 anni e’ impietoso. La tabella qui sotto e il relativo grafico parlano più di qualsiasi altra cosa. Negli anni 1997-2000 si e’ assistito ad una crescita verticale delle immatricolazioni degli scooter senza che rubassero mercato alle moto. Quest’anno, dopo un periodo di assestamento, lo scooter ha invece mangiato asfalto sotto alle ruote delle moto. La causa e’ da cercare nella diabolica miscela crisi + ecoincentivo.
  

Anno
immatricolazioni Italia 
di cui scooter 
% scooter 
di cui moto 
% moto 
1994
73.460
15.966
22%
57.494
78%
1995
80.193
24.832
31%
55.361
69%
1996
91.733
39.035
43%
52.698
57%
1997
123.590
56.922
46%
66.668
54%
1998
238.922
153.552
64%
85.370
36%
1999
375.428
269.817
72%
105.611
28%
2000
524.619
399.721
76%
124.898
24%
2001
420.355
289.143
69%
131.212
31%
2002
392.763
263.504
67%
129.259
33%
2003
408.617
277.673
68%
130.944
32%
2004
421.789
273.977
65%
147.812
35%
2005
420.478
271.345
65%
149.133
35%
2006
444.987
283.882
64%
161.105
36%
2007
435.959
279.538
64%
156.421
36%
2008
403.675
266.460
66%
137.215
34%
2009
407.000
300.000
74%
107.000
26%

 

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