Biella: trentenne in monopattino muore dopo essere stato investito da un'auto

Biella: trentenne in monopattino muore dopo essere stato investito da un'auto
  • di Filippo Ciapini
Alberto Cabrio stava circolando senza casco e giubbotto di protezione su una strada provinciale quando una Mercedes lo ha urtato sbalzandolo a terra. È il primo morto in Italia su una strada provinciale
  • di Filippo Ciapini
30 novembre 2021

Tragedia a Roppolo, in provincia di Biella, dove un uomo è morto dopo essere stato investito da un'auto. Alberto Cabrio stava viaggiando sulla provinciale guidando un monopattino quando una Mercedes Classe A lo ha travolto proseguendo la sua corsa per un centinaio di metri, prima che il guidatore di 19 anni, sconvolto, realizzasse quanto successo.

L'urto è stato molto violento e il 33enne è stato sbalzato andando a sbattere contro un muretto che delimita il parcheggio di una pizzeria.

Le condizioni di Alberto Cabrio sono apparse da subito molto critiche. I soccorritori giunti tempestivamente sul posto lo hanno immediatamente intubato ma non c'è stato niente da fare. È morto poco dopo, proprio mentre l'équipe medica cercava di rianimarlo.

Si tratta del primo morto in Italia in monopattino su una provinciale, su cui il nuovo Codice della strada consente la circolazione dei mezzi a due ruote. La legge 27 dicembre 2019, n. 160, al comma 75-terdecies prescrive che “i monopattini a propulsione prevalentemente elettrica possono circolare esclusivamente su strade urbane con limite di velocità di 50 km/h, nelle aree pedonali, su percorsi pedonali e ciclabili, su corsie ciclabili, su strade a priorità ciclabile, su piste ciclabili in sede propria e su corsia riservata ovvero dovunque sia consentita la circolazione dei velocipedi”.

Cabrio aveva la luce anteriore bianca e posteriore rossa, quelle di serie dei monopattini. Non indossava né gilet catarifrangente né casco, ma solo una felpa col cappuccio. Il conducente dell'auto è indagato per omicidio stradale.

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