Battuta a 250.000 euro l'Harley-Davidson del Papa

Battuta a 250.000 euro l'Harley-Davidson del Papa
  • di Alfonso Rago
La Dyna Super Glide autografata da Papa Francesco, messa all’asta da Bonhams a Parigi, se l’è aggiudicata un anonimo investitore europeo, che ha speso una fortuna per un pezzo davvero unico al mondo
  • di Alfonso Rago
7 febbraio 2014

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Vista l’ambientazione, è facile dire che non siamo al miracolo, ma molto vicini: la Harley-Davidson Dyna Super Glide Custom, il “pezzo” di maggior prestigio dell’evento messo in piedi a Parigi dalla Casa d’aste Bonhams, è stato battuto per la somma record di 241.500 euro (quasi venti volte la quotazione di partenza), raggiungendo ed anzi superando le previsioni più ottimistiche della vigilia. Per la Caritas romana, destinataria dei proventi dell’asta, sarebbe già stato un successo toccare i centomila euro: ma, come sottolinea con un sorriso sornione un prelato da noi interpellato, «Il carisma di Papa Francesco mette davvero in... moto la solidarietà e rende possibili risultati all’apparenza improponibili».

Accanto alla moto, in un lotto separato, è stato messo all’asta anche il giubbino in pelle regalato al Papa dai dirigenti Harley in occasione del raduno romano del giugno scorso: anche per questo cimelio si è scatenata una gara al rialzo tra acquirenti di tutto il mondo, a dimostrazione del grandissimo interesse che a livello planetario è ormai associato al nome di Francesco. Quando il martelletto del banditore ha sancito la fine delle contrattazioni, la preziosa (è il caso di dire!) giacca in pelle ha preso la via del Sud America per un valore di ben 50.000 euro.


In totale, quindi, l’intera operazione per la Caritas si è fermata ad un pelo dai 300.000 euro: sono 291.500, che diventeranno 260.000 al netto di tasse, commissioni per la casa d’aste e spese di trasporto. Non possiamo valutare la capacità teologica di Papa Francesco, ma dal punto di vista degli affari sembra saperci davvero fare!

Il direttore della Caritas diocesana, monsignor Enrico Feroci, ha seguito con intuibile attenzione lo svolgimento dell’asta. «Sicuramente l’attenzione mostrata da Papa Francesco verso i poveri della sua diocesi non è passata inosservata» - spiega monsignor Feroci - Le offerte sono giunte da ogni parte del mondo in un crescendo di solidarietà. I partecipanti conoscevano lo scopo dell’iniziativa: ci tenevamo a far conoscere l’obiettivo finale del Santo Padre e nostro, sostenere i senza dimora con la realizzazione di un centro di accoglienza. Ora finalmente siamo molto vicini all’obiettivo finale, ma parte dei fondi raccolti verranno suddivisi con le altre Caritas del Lazio impegnate a fronteggiare l’emergenza maltempo e le scosse di terremoto nel frusinate».

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