Jan Witteveen analizza per noi le novità più interessanti viste a EICMA 2018

Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
Il famoso ingegnere olandese ci racconta le sua opinione su quelle che giudica le vere novità che ha visto al Salone di Milano. Dai motori alle moto, le sorprese non mancano
  • Maurizio Gissi
  • di Maurizio Gissi
23 novembre 2018

Grande tecnico e grande appassionato di moto, Jan Witteveen non ha mancato di visitare Eicma anche quest’anno. E anche questa volta l’abbiamo intervistato (qui a proposito di Eicma 2017) per avere un punto di vista tecnico e autorevole sulle novità che sono state presentate. 

Specialista e amante del motore a due tempi, l’ingegner Jan Witteveen è stato anche pilota: ha corso nelle classi 125 e 250 con motori realizzati in proprio. 
I suoi inizi come progettista sono alla Sachs, nel 1970 e sui motori a 2T; poi è direttore tecnico alla Simonini, dal 1978 al 1985 è alla Gilera e, a partire dal 1983, è responsabile del reparto corse Cagiva, azienda con la quale conquisterà cinque titoli mondiali nel Motocross. 

Ma è con il passaggio alla Aprilia, nel 1989, che come guida del reparto corse di Noale ottiene i maggiori successi: i molti titoli mondiali vinti fino al 2004 portano la sua impronta di tecnico e di manager. 
Dal 2008 Witteween lavora come consulente occupandosi di vari progetti racing, e ultimamente sta lavorando a una tecnologia motoristica innovativa sulla quale, però, non lascia trapelare nulla.

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