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Jeremy McWilliams è una leggenda del motociclismo: i suoi trascorsi appartengono al mondiale 250, alla MotoGP e alle road race dove resta sempre un assiduo frequentatore del podio della Northwest 200, per non parlare del suo eclettismo visto che riesce a passare alle vittorie con le mastodontiche baggers della King of the Baggers e con le Superhooligan dell'AMA a testare con disinvoltura le Arch Motorcycles.
Da almeno 30 anni è uno test rider di riferimento e adesso, dopo 13 anni in KTM lavora per CFMOTO. Con noi Jeremy parla della sua nuova collaborazione col brand cinese, del suo ruolo nello sviluppo della gamma – dalla 1000 MTX alla futura V4 – e di come si costruisce una moto moderna partendo da elettronica, ergonomia e ciclistica. La conversazione ripercorre 30 anni di evoluzione tecnica: dall'assenza totale di elettronica degli anni ’90 all'arrivo di traction control, cornering ABS, mappe dedicate e sistemi avanzati sviluppati insieme a Bosch e Continental. Jeremy spiega come queste tecnologie abbiano trasformato il modo di guidare e di progettare una moto, e perché oggi la collaborazione tra piloti tester e ingegneri sia più intensa che mai. Parliamo anche delle differenze di approccio tra produttori europei, americani e cinesi, e della ricerca dell’ergonomia perfetta attraverso centinaia di configurazioni su sella, pedane e triangolo del pilota.
C’è spazio per la sua carriera nelle road races, dove continua a ottenere podi anche a 60 anni, per i progetti futuri come le Super Hooligans in America e la collaborazione con ARCH Motorcycle, e per un commento sulla nuova CFMOTO V4 RR, ancora in fase prototipale. Infine, un’analisi del MotoGP moderno: winglets, dispositivi di altezza, gestione delle gomme e un regolamento sempre più complesso che Jeremy auspica venga semplificato dal 2027. Ci racconta inoltre la sua esperienza con Gigi Dall'Igna, quando entrambi lavoravano in MotoGP nel progetto RS cube, avveniristico e visionario, guidato dall'Ingegnere oggi a capo del progetto Ducati MotoGP che già allora - parliamo del 2003 circa - già iniziava a studiare appendici aerodinamiche per la MotoGP.