EICMA 2018: Simon Warburton, Royal Enfield alla conquista dell'Europa

Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Il responsabile dello sviluppo della Casa indiana ci racconta dei progetti per il futuro
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
27 novembre 2018

Il debutto italiano delle due novità - assolutamente epocali per Royal Enfield - Interceptor e Continental GT, ma anche l’incredibile concept KX: quello del 2018 è stato un Salone di Milano importantissimo per la Casa Indiana, determinatissima ad uscire definitivamente dai confini del mercato interno e a sedersi al tavolo delle grandi anche in Europa e Stati Uniti.

Abbiamo parlato con Simon Warburton, responsabile dello sviluppo entrato a far parte di Royal Enfield nel 2015, in corrispondenza dell’apertura del nuovo stabilimento nel Leicestershire, dove ha assunto la guida del team britannico che lavora fianco a fianco con quello indiano.

Con lui abbiamo naturalmente parlato delle due bicilindriche e del loro significato - simbolico e produttivo - per Royal Enfield, che le vede naturalmente come modelli fondamentali per affermarsi al di fuori del mercato casalingo, dove le monocilindriche sono un po’ limitate da un punto di vista prestazionale, pur raccogliendo un ottimo successo (soprattutto la nuova Himalayan) anche qui da noi.

Due modelli con una gestazione lunga - circa quattro anni - che hanno richiesto un sostanziale rafforzamento del team di sviluppo, passato dalle 50 persone, con sede a Chennai, alla squadra internazionale che mette insieme circa 300 fra tutte le figure necessarie per curare un modello dalla sua concezione alla messa sul mercato.

Un passo necessario per Royal Enfield, che, forte di 900.000 moto vendute all’anno, vuole aggredire quei mercati dove vede un buon potenziale di crescita - soprattutto Europa e Americhe, naturalmente - per diventare un’azienda globale a tutti gli effetti, sfruttando la possibilità di declinare la piattaforma bicilindrica su altri modelli (magari una Himalayan bicilindrica, che farebbe fare davvero un salto di qualità alla percezione delle Royal Enfield fuori dai confini nazionali) sostenendo anche una rete di vendita ancora tutta da completare.

E poi la personalizzazione, necessaria per andare incontro ai gusti di una clientela estremamente varia per gusti e fasce d’età se osservata in proporzione mondiale. In attesa di vedere, nei prossimi anni, tante altre novità.

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