UK. A quando lo stop delle due ruote a benzina?

UK. A quando lo stop delle due ruote a benzina?
Marco Berti Quattrini
Non è chiaro quanto la Gran Bretagna voglia impegnarsi nell'elettrificazione delle due ruote. Ancora una data non sembra esserci
10 agosto 2022

Il calendario dell'elettrificazione nel Regno Unito è a grandi linee definito, ma per le moto ancora una data precisa non c'è. Nel 2030 non potranno più essere vendute auto e furgoni esclusivamente a benzina o diesel; nel 2035 addio anche a auto e furgoni ibridi ai quali si aggiungono anche i camion di peso uguale o inferiore alle 26 tonnellate. Dal 2040 tutti i veicoli venduti dovranno essere a zero emissioni.

Le moto proprio in quest'ultima tranche dovrebbero rientrare, se non altro andando ad esclusione. Ma, come come ovvio, non ha molto senso "dimenticarsi" delle due ruote così a lungo. Tanto che il Governo ha avviato una consultazione se sia il caso di vietare la vendita di veicoli "L" già a partire dal 2035. Il periodo di consultazione è iniziato il 14 luglio 2022 e durerà fino al 21 settembre 2022.

"È importante che le motociclette non rimangano alimentate a combustibili fossili mentre il resto della flotta è clean" ha spiegato il ministro dei trasporti Trudy Harrison.

“Ci siamo già impegnati a eliminare gradualmente l'uso di combustibili fossili nel trasporto su strada, con le vendite di nuove auto e furgoni a benzina e diesel che termineranno già nel 2030; tutte le nuove auto, furgoni e camion di 26 tonnellate e con emissioni zero entro il 2035; e il 2040 come backstop per tutti i nuovi veicoli stradali. È quindi importante che i veicoli della categoria L non rimangano alimentati a combustibili fossili".

Il passaggio all'elettrico delle due ruote secondo Trudy Harrison è doppiamente importante: “i veicoli di categoria L a emissioni zero non ci offrono solo una riduzione fondamentale delle emissioni di CO 2; aprono un futuro in cui le nostre strade sono meno congestionate e l'inquinamento atmosferico e acustico è ridotto nelle nostre comunità locali. Sottolineo che questa consultazione non riguarda l'imposizione di restrizioni; si tratta di affrontare la sfida del cambiamento climatico e creare indipendenza energetica, fornire certezza all'industria e ai consumatori e garantire la creazione di un'industria di categoria L a emissioni zero adatta per il 21° secolo e oltre".

Il discorso ha certamente una sua logica e i tempi sarebbero più che ragionevoli, ma le voci in disaccordo non mancano.

Jim Freeman, presidente della British Motorcyclists Federation (BMF) ha dichiarato: "La BMF si opporrà a qualsiasi proposta per vietare l'uso di motocicli alimentati da motori a combustione interna mentre tali veicoli sono ancora in grado di essere utilizzati. Ci opponiamo inoltre al divieto di vendita di nuove motociclette con motore a combustione interna finché esiste la possibilità di fornire alternative ai combustibili fossili e mentre l'infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici non supporta adeguatamente le motociclette elettriche”.