Scooter elettrico in città? Forse ciò che sai è sbagliato [VIDEO]

Autonomia insufficiente, batterie da sostituire dopo due anni, ricarica complicata e costi proibitivi: siamo sicuri che sia proprio così? Analizziamo le convinzioni più diffuse e sfatiamo i falsi miti sullo scooter elettrico con dati concreti e testimonianze e vediamo cosa c'è di vero
9 maggio 2025

Ogni giorno mentre vado in redazione in moto per le strade di Milano vedo auto incolonnate con un solo occupante, annoiato, sbuffante che solitamente gingilla con il telefonino tra un avanzamento di tre metri e l'altro. Da osservatore privilegiato - in quanto in sella ad un'agile due ruote - non posso che chiedermi perché se non tutti almeno una buona parte di questi automobilisti non prenda in considerazione una soluzione molto più rapida, pratica, pulita e anche economica come uno scooter elettrico. Ce ne sono già molti di validi in commercio. Poi arrivo in redazione e leggo le vostre domande, i dubbi o gli strali che alcuni di voi scagliano contro la mobilità ad elettroni. Alcune volte colpiscono nel segno ma nella maggior parte dei casi si basano su informazioni parzialmente o totalmente errate. Lungi dal voler ergersi a paladini del sacro ione di Litio, abbiamo perciò deciso di sfatare quelli che sono i falsi miti più diffusi riguardo lo scooter elettrico. 

L'autonomia è scarsa

Il primo dubbio riguarda inevitabilmente l'autonomia. Gli scooter elettrici urbani offrono tipicamente tra i 50 e i 100 km con una carica completa, una distanza che può sembrare limitata rispetto agli equivalenti endotermici e che per alcuni può effettivamente essere. Tuttavia, le statistiche mostrano che il 75% degli italiani percorre quotidianamente meno di 10 km (il che potrebbe suggerire addirittura che non sia neppure necessario avere un motore...). Anche raddoppiando questa distanza per considerare andata e ritorno o allargando a 30-40 km la percorrenza quotidiana ecco che l'autonomia offerta dalla totalità degli scooter elettrici anche quelli meno "dotati" risulta più che sufficiente per la maggior parte degli utilizzi cittadini. Quindi... dicevamo?

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Le batterie sono da buttare dopo 2 anni

Contrariamente alla credenza che le batterie siano da sostituire dopo appena due anni, la realtà è ben diversa. Le batterie di qualità (e sottolineaiamo qualità tre volte) possono durare molto più a lungo, con garanzie che arrivano fino a 6 anni. A Milano abbiamo testimonianza di scooter del 2016 che hanno percorso 70.000 km mantenendo le batterie originali perfettamente funzionanti. Runner Pizza, un servizio di consegne attivo a Milano e Firenze, sta utilizzando veicoli del 2021 che hanno raggiunto i 300.000 km iniziando solo ora a mostrare segni di perdita di autonomia.

La chiave sta nella qualità delle batterie adottate dai costruttori e in alcune semplici accortezze: non lasciare lo scooter inattivo per più di tre mesi senza ricaricare la batteria e mantenerla sempre sopra il 50% durante i periodi più lunghi di inutilizzo.

Non ci sono colonnine, quindi resto a piedi

Un altro timore diffuso riguarda la necessità di colonnine di ricarica. In realtà, la totalità degli scooter elettrici può essere ricaricata con una normale presa domestica a 220V senza bisogno di infrastrutture specifiche. Solo alcuni modelli offrono di serie o in optional anche la possibilità di ricarica rapida tramite colonnine in quanto questa particolarità richiede chiaramente un costo aggiuntivo. Quindi... no, non ti servono le colonnine per lo scooter da città.

Serve per forza il garage

Ok la ricarica domestica, ma cosa succede per chi non dispone di un garage? Anche in questo caso, i costruttori hanno pensato a soluzioni pratiche: la maggior parte degli scooter urbani è dotata di batterie estraibili e compatte, facilmente trasportabili in casa o in ufficio per la ricarica. Anzi, una cosa da considerare nell'acquisto è se lo scooter in questione ha la possibilità di ricaricare sia On sia Off board ovvero se oltre alle batterie anche il caricabatterie si può portare con sé oppure no. Nel caso del modello testato, le due batterie pesano circa 7,5 kg ciascuna, paragonabili quindi a una cassa d'acqua, e richiedono circa 6 ore per una ricarica completa da 0 a 100% - un'operazione che nella pratica quotidiana si effettua raramente, visti i limitati chilometraggi medi. Inoltre sempre questo modello consente la ricarica sia on board sia off board e questo rappresenta a nostro avviso un importante vantaggio.

Gli scooter elettrici sono noiosi

Se per le moto il dibattito tra endotermico ed elettrico coinvolge una componente passionale, per gli scooter - veicoli concepiti principalmente per praticità e funzionalità - l'elettrico offre vantaggi concreti. La coppia immediata garantisce scatto e ripresa superiori anche quando abbiamo potenze contenute (4 kW nel caso del modello testato), permettendo di raggiungere rapidamente i 45-50 km/h e di muoversi agilmente nel traffico cittadino. L'assenza di vibrazioni e rumori rende inoltre l'esperienza di guida più rilassante e meno faticosa, con benefici non solo per il conducente ma anche per l'ambiente urbano circostante. Se consideriamo scooter più prestazionali, quindi superiamo almeno la soglia dei 6 kW di potenza, ecco che l'accelerazione si fa anche più entusiasmante. Insomma, secondo noi la noia è stare sul divano o fermi in auto in mezzo al traffico...

Se si rompe lo devi buttare

Lo scooter elettrico non è affatto un prodotto "usa e getta" come alcuni temono. Al contrario, è riparabile in ogni sua parte, esattamente come un modello endotermico, e la sua costruzione più semplice con meno componenti può rappresentare anzi un vantaggio. L'aspetto fondamentale da considerare al momento dell'acquisto è la presenza di una rete di vendita e assistenza adeguata. In altre parole, tra il modello di un marchio completamente sconosciuto e con ridotta rete vendita ad un prezzo molto vantaggioso ed un altro meno economico ma di un marchio più rinomato e con rete vendita noi non abbiamo alcun dubbio su cosa consigliarvi. Quanto alla manutenzione ordinaria, i costi sono decisamente inferiori rispetto agli equivalenti a benzina: sempre basandoci sul modello in prova possiamo parlare di circa 50€ annui contro i 100€ di un 50cc o i 150€ di un 125cc endotermico.

Costano troppo cari

Costano di più? Sì è evidente purtroppo. Il prezzo d'acquisto più elevato degli scooter elettrici però è compensato da un risparmio fino al 35% nei costi di gestione. Considerando una percorrenza media di 10 km giornalieri, il costo annuo di "rifornimento" sarà di appena 14€ contro i 117-120€ di uno scooter endotermico. Anche l'assicurazione offre vantaggi economici: a Milano, ad esempio, si parla di circa 150€ per un elettrico contro i 200€ di un equivalente a benzina. Il bollo è gratuito per i primi 5 anni, mentre per l'endotermico comporta una spesa di circa 100€ annui. A questi risparmi si aggiungono - quando disponibili - gli ecobonus governativi che rendono l'acquisto iniziale più accessibile.

Usati non si possono acquistare

Sull'usato valgono le stesse regole dell'endotermico e non è vero che un elettrico usato non abbia alcun valore o che sia da evitare. Anche nel mercato della seconda mano gli scooter elettrici rappresentano un'opzione valida, purché sia verificabile il tipo di utilizzo fatto dal precedente proprietario, soprattutto riguardo alle modalità di ricarica e alla manutenzione della batteria. I 130 centri autorizzati Askoll in Italia possono fornire consulenza anche per l'acquisto di scooter elettrici usati, valutandone le condizioni generali e lo stato della batteria, ma se ci muoviamo tra privati ciò che dobbiamo controllare oltre allo stato della batteria sono esattamente le stesse cose che controlleremmo su un endotermico con il vantaggio che tutta la parte "meccanica" cioè il motore non è soggetta alla stessa usura dell'endotermico e che quindi potenzialmente è più longeva.

Quindi dobbiamo passare tutti all'elettrico?

Abbiamo voluto rispondere a quelli che sono i dubbi più diffusi, certamente ne esistono molti altri, sull'adozione di uno scooter elettrico in città perché vediamo che talvolta la diffidenza si basa su informazioni non corrette. Gli scooter elettrici rappresentano già oggi una soluzione efficiente e vantaggiosa per la mobilità urbana, con benefici economici e pratici che superano ampiamente i limiti percepiti. Questo significa che dovremmo elettrificarci tutti quanti o che lo scooter elettrico sia la panacea di tutti i mali per tutti noi? Chiaramente no. Lo scooter elettrico non fa per tutti ma sicuramente fa già per molte più persone di quanto si pensi, quello sì. Chi cerca un mezzo pratico, economico, pulito (nel senso proprio che non ti lascia addosso incombusti per dirne una) e più rispettoso dell'ambiente può trovare soddisfazione a patto che sia disposto a cambiare alcune abitudini come quella di non preoccuparsi dello stato di carica. Se con lo scooter a benzina siamo abituati ad uscire così com'è "perché tanto al massimo mi fermo al benzinaio", con l'elettrico - anche grazie alle app sul nostro smartphone - dobbiamo occuparci della nostra autonomia prima di salire in sella. Tutto qui.

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