India. Scooter in fiamme, le indagini portano a risultati shoccanti

India. Scooter in fiamme, le indagini portano a risultati shoccanti
Marco Berti Quattrini
Dopo l'ondata di scooter che prendono fuoco, in india si cercano le cause. Dito puntato contro aziende avide e materiali scadenti
26 maggio 2022

Due settimane fa abbiamo parlato di un maxi richiamo di scooter elettrici in India. Il motivo? Prendevano fuoco e in rari casi hanno anche causato il ferimento o la morte di alcune persone. Con il diffondersi degli scooter elettrici, in India sono molte le caziende che hanno fiutato il business e si sono lanciate sull'affare senza badare troppo alla qualità del prodotto. 

Il ministro indiano dei trasporti stradali e delle autostrade Nitin Gadkari ha ordinato al Center for Fire, Explosives and Environment Safety (CFEES) di fare chiarezza sulla questione. Dall'indagine condotta in collaborazione con l'Indian Institute of Science è emerso che probabilmente i produttori hanno utilizzato materiali scadenti e di qualità inferiore. Di conseguenza le celle e i moduli batteria sono risultati difettosi.

Alla luce degli incendi Ola Electric ha richiamato oltre 1.400 scooter elettrici S1 Pro, Pure EV ha fatto lo stesso con 2.000 ETrance+ ed EPluto 7G e Okinawa ha richiamato oltre 3.250 veicoli. La speranza è quella che vengano risolti i problemi di sicurezza e che soprattutto in futuro non si ripetano. 

Sarebbe forse necessaria una regolamentazione più stringente a livello governativo che aiuterebbe, oltre a rendere più sicuri i veicoli, anche a tranquillizzare gli acquirenti.  

Fonte e foto: rushlane.com