TDC22. Botturi e Yamaha: Debutto Vincente in Tunisia

Piero Batini
  • di Piero Batini
Tunisia Desert Challenge. Pronta la Yamaha 700 World Raid, pronto il Gigante di Lumezzane. È progetto, esordio e vittoria. Rally difficile, “vero”, come ai tempi di Neveu e Pelletier. La scomparsa di De Saint-Exupery
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
1 maggio 2022

Star Wars, Tunisia, 29 Aprile. Arriva tutto un po’ a sorpresa. La discesa in campo di Yamaha con la nuovissima Ténéré 700 World Raid, la “rivelazione” che a guidarla sarà Alessandro Botturi (insieme a Pol Tarres), un Rally che pesca nel passato originale e si ripropone nell’odierno formato “autentico”. Il risultato? Una nuova, eccellente performance globale di Alessandro Botturi, alias il Gigante di Lumezzane, che ancora una volta si riscrive in modo convincente e appassionante. Grande carriera, grande Pilota!

È successo tutto al Desert Challenge 2022, il Rally organizzato dalla Jowi Travel di Saint-Truiden, Belgio che, un po’ in grancassa ma con dimostrato diritto, sbandierava il ritorno del Rally-Raid tra le dune di El Borma, profondo Sud tunisino da anni “bannato” dalle rotte turistiche e sportive. Bene, è sicuramente una ri-conquista, e l’impegno rende onore alle capacità di “Tessitore” dell’organizzatore belga Gert Duson e al Rally che, proprio nella stessa finestra temporale e geografica, è stata la grande invenzione di Cyril Neveu e del compianto Jean-Christophe Pelletier. Per 30 stagioni, infatti, NPO ha scritto sulle tracce di questo Deserto esemplare la Storia della disciplina, e a Ksar Ghilane, Djerba, Star Wars, Douz o El Borma, la Fornace del Sud, si era di casa.

Come tutti i Rally veri, le difficoltà non sono solo sulla carta, arrivano spesso dagli imprevisti. Secondo tradizione ecco un paio di tappe annullate per tempesta di sabbia, come c’era da aspettarsi, caldo feroce alla Fornace, leggi El Borma, dove purtroppo il Rally è stato funestato dalla morte del Pilota francese Matthieu de Saint-Exupery, a quanto pare disidratato in un giorno rovente e tristissimo.

Botturi, insieme a Pol Tarres, aveva una missione, che per un “giovanotto” del tipo è un po’ una museruola: portare a termine il Rally senza curarsi del risultato. Il collaudo della Yamaha bicilindrica del nuovo corso come priorità assoluta. Tuttavia il Gigante di Lumezzane sapeva cosa aveva sotto il sedere, poiché aveva partecipato ad ogni step dello sviluppo, e conosceva già bene questo Deserto, per avervi corso e sperimentato altre volte. Ne conosceva la volubilità ma non poteva controllare le vicende che sono frutto delle circostanze agonistiche e meteo.

Così la Gara diventa interessante strada facendo. Molto prudente all’avvio di Djerba, Botturi ha lasciato che fossero due avversari in gamba, il francese Mathieu Doveze e il belga Jerome Martiny, a battere la pista e il ritmo iniziale, già dal Prologo ad anello con partenza e arrivo all’Isola di Djerba. Rallentato Martiny nella Tappa alla volta di Matous, siamo già in zona El Borma, Botturi saliva al secondo posto, sempre in regime di massimo controllo. Certo l’appetito vien mangiando, e così la terza Tappa, il micidiale anello di El Borma, ben 350 chilometri tra dune infernali, diventa lo show chiave al teatro del Tunisia Desert Challenge. Vince Martiny ma Botturi sale al comando del Rally, e così in cattedra tornando a concentrarsi sulla “missione”. Questo vuol dire che Doveze a Martiny continueranno a vincere alternativamente ogni giorno, ma la prima posizione resterà saldamente nelle mani di Botturi fino alla fine dalla Corsa. Le due Tappe annullate per altrettante tempeste di sabbia a Ksar e Douz facilitano un po’ le cose, ma nessuno ha di che lamentarsi: il Tunisia Desert Challenge è un Rally “vero”!

Vince Alessandro Botturi, davanti a 40 classificati. Mathieu Doveze è secondo con una KTM, Neels Theric, il vincitore dell’ultima Tappa a Star Wars è terzo ancora con una KTM. Il funambolo Pol Tarres, con la seconda Yamaha Ténéré World Raid e 30° (il che dimostra che non ci si improvvisa Piloti di Rally-Raid), Gilberto Facco 37°. Al traguardo di Star Wars anche 60 SSV, 40 auto e una quindicina di Camion. Bel Rally, 8 tappe, 2.500 chilometri di Speciali, 5 bivacchi “belle étoile”, un Evento destinato a ri-occupare permanentemente quell’angolo di Mondiale Cross-Country Rally che manca all’Africa.

Il programma di Botturi continua. L’obiettivo finale, e centrale, della stagione, è la difesa del Titolo all’Africa Eco Race di metà Ottobre.

Alessandro Botturi. “Tappe toste, a volte un po' strane, come quella in cui c’erano così tanti sassi, o quei venticinque chilometri di dune da togliere il fiato. Per non parlare delle Tappe di El Borma, sempre super toste. Comunque, quando non dune o sassi, sempre molto tecniche o sabbiose. Non volevo attaccare, ho preferito correre difendendomi, però bene così, penso che era quello che dovevamo fare, che dovevamo fare bene. Direi che è andata benissimo, dai. Ci voleva questa vittoria, ci voleva, ci abbiamo lavorato tanto e ci tenevamo in modo speciale, Cosa dire? Son contentissimo, soddisfatto. È stata una settimana impegnativa, otto giorni durissimi, anche quando non abbiamo potuto correre a causa del vento che ha soffiato davvero forte cancellando tracce e piste. Una prova dura anche per la Moto, ha sofferto ma ne è uscita a testa alta. Bravi tutti, tecnici, meccanici, ingegneri, sì, anche io. Ce l'abbiamo fatta anche questa volta. Contentissimo!”

© Immagini Tunisia Desert Challenge – Alessio Corradini

Ultime da Dakar