Rally-Raid. Sono quasi italiani, diamo loro una spinta! [VIDEO]

Gran bei Rally-Raid in giro per l’Europa… ma sono soprattutto i nostri ad apprezzarli e a valorizzarli. Tre “stranieri” e uno italiano DOC, vediamone gli aspetti più interessanti e facciamo la nostra proposta (che è quella di un Europeo di finalmente riconoscibile alto livello)
6 ottobre 2025
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Roma, 6 Ottobre 2025. Grecia, Albania, TurchiaSardegna. Nazioni e luoghi evocativi, magari una volta esotici, ora decisamente più a portata di mano. Ma non per tutti e non a tutte le condizioni. Parliamo di Rally-Raid, il ché circoscrive di molto il raggio d’azione del viaggio. Parliamo anche di stati di fatto e di prospettive, del fatto che sono Rally molto apprezzati dagli italiani e per i quali sono proprio i “nostri” a fare la migliore propaganda. Parliamo, insomma, dell’idea di portarli su un livello superiore. Per lo meno di apprezzamento globale.

LHellas Rally, sette tappe, compresa una doppia Marathon, a cavallo tra Maggio e Giugno. È il più famoso dei… meno noti. E il più frequentato, circa 150 partenti in moto. La corsa di Meletis Stamatis si muove sulla sua orbita di ottimi contenuti e di comprovata dignità. È un bel Rally, divertente e tecnico, la suggestione dei luoghi che attraversa è spesso eccezionale, e richiama da sempre una grande quantità di appassionati. Non ha mai fatto il grande salto e vivacchia nel quasi anonimato del Campionato Europeo.

Della serie continentale hanno fatto parte, stagione 2025, anche il Santiago de Compostela, il RoRally Marathon e il Valpaços. Qualcuno ne ha mai sentito parlare? Quest’anno tre dei “nostri” piloti hanno finito nei cinque, due sul podio finale, uno il vincitore. L’ha vinto e dominato Jacopo Cerutti, Marco Menichini terzo, Francesco Montanari quinto. È una pagina di storia, perché le tre Aprilia di GCorse hanno occupato l’intero podio della classe M5. 15 italiani all’arrivo, 6 nei dieci, oltre i tre di cui sopra Andrea Gava, Kove, Matteo Bottino, idem, e Sebastiano Antonello, Beta.

Il Rally di Albania. È una “scoperta” recente di MaremmaDakar. Il sodalizio maremmano vi partecipa da qualche anno e ogni volta porta dalla nostra penisola il grosso della partecipazione. È anche una scoperta in senso esplorativo, perché porta i suoi partecipanti negli angoli più belli del Paese. Che sono davvero emozionanti. A detta di tutti, dunque, è un Rally cui si deve partecipare, almeno una volta nella vita. Gli organizzatori, Edvin Kasimati e la Federazione Motociclistica Albanese, sono generosi e appassionati, creatività e efficienza garantite, la corsa cresce di anno in anno. Nonostante sia arrivato alla bellezza di 21 edizioni, il bel Rally-Raid non lo conosce quasi nessuno. Anche in questo caso è un evento a senso unico italiano. Edizione 2025, 2.000 chilometri e 6 tappe, a Giugno. Circa 80 partenti, una trentina gli azzurri, 4 italiani ai primi quattro posti della generale finale: Thomas Marini, Husqvarna Solarys, al debutto internazionale, Ludovico Brezzi (vincitore della M2), Christian Pastori e Gianni Stigliano! Non bastasse, siccome tutti i Rally-Raid che si rispettino, oggi, hanno una sezione Raid in parallelo, ecco che a totale cura di MaremmaDakar è nato il Rally Albania The Gentleman Rider. 7 maremmani D.O.C., tra qui il Presidente, hanno ideato, organizzato, partecipato e firmato il “parallelo” di puro godimento del Rally. Un successone!

Transanatolia. Ancora una “promozione” italiana, joint venture tra l’esperienza ultra ventennale di Evasioni, nella persona di Fiorenzo Lo Giusto, e l’intraprendenza di MaremmaDakar (Spirit of Tuscany). “Storicamente” il Transanatolia di Burak Büyükpınar ha una forte impronta di matrice italiana. In Turchia hanno vinto, a turno o a ripetizione, Mirko Miotto, Paolo Ceci, Alessandro Botturi, Francesco Catanese, Maurizio Gerini, Jacopo Cerutti. Fate voi! Il Rally è vario e con un percorso sempre molto suggestivo, lo validano Paolo Albertini e Jordi Arcarons, ma essendo totalmente in linea è anche un po’ complicato (la logistica è importante). Tuttavia, il passaggio e il bivacco in Cappadocia valgono da soli il prezzo del biglietto. L’edizione 2025 non è stata particolarmente affollata, ma sulla falsariga degli altri che abbiamo citato, un terzo dei partecipanti al Rally Transanatolia è italiano. Classifica alla mano, 3 italiani sono nei cinque, due sul podio, il vincitore, Thomas Marini, Husqvarna, ancora lui (e ci scuserà, il sammarinese, se lo vogliamo italiano), e il secondo classificato, Paolo Degiacomi, GasGas. Daniele Livi, quarto, è il vincitore della B2. Portabandiera dei MaremmaDakar, questa volta, è eletto David Stefanucci, Gentleman Rider in chiara parabola di crescita di popolarità (e non solo per i “tordelli” del suo ristorante “La Parolaccia” vicino a Grosseto).

Last but not least. Il nuovissimo Sardegna Rally Raid. Creatura di ACI Sassari, Giulio Pes di San Vittorio e Tiziano Siviero. Il meglio del Mondiale WRC, referenza e promessa di una lunga serie. Vince Pietro Degiacomi, GasGas, vent’anni, il vento giovane del Rally-Raid nuovo astro italiano della Specialità. La formula vincente del Sardegna Rally Raid è complessa e portentosa. L’Isola, il suo granito, i suoi incredibili inizi d’estate, le sue montagne che si tuffano in mare, Alghero o Olbia, l’orbita al Nord del paradiso del Mediterraneo. Ancora, la sua natura, la geomorfologia che sembra scolpita per le corse in fuoristrada. E tutto il resto. La forza dell’edizione inaugurale: i Campionati Italiani Motorally e Raid TT, con l’oceano dei suoi 300 partenti.

Chi conosce appena la Sardegna e le sue corse non ha bisogno che si vada oltre. Ma noi ci andiamo lo stesso perché ci interessa introdurre lo scopo di tutto questo ragionare, ricordare e scrivere: un Campionato Europeo che sia davvero tale. Riconosciuto e riconoscibile, sempre di alto livello, promosso adeguatamente e sostenuto dall’intero settore. Per i Rally “stranieri” popolati dalla passione italiana sarebbe il giusto riconoscimento di una dedizione particolare di questi ultimi, per i 300 dei Campionati Italiani più belli del mondo lo sbocco su una piattaforma internazionale riconosciuta che valga l’evoluzione del gran lavoro di Antonio Assirelli & Co.

Sono a Roma. Ho riflettuto. Sarei dell’idea di andare a bussare alla porta di Giovanni Copioli, il nostro Presidente, per chiedergli che si faccia promotore e sostenga la causa di un Europeo giustamente parecchio Made in Italy (or by the italians).

© Immagini Alessio Corradini, MDMedia, S2R Media Pool, MotoRally Raid TT