Rally-Raid. Mistero e Magia Transanatolia…

Piero Batini
  • di Piero Batini
2-9 Settembre, scopriamo l’appuntamento con l’emozione delle mille e una notte al Transanatolia. Notti di bivacco e magia, dal mar Nero all’Egeo. La sfida del debutto Aprilia Racing, la risposta di Botturi, il rebus KTM
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
14 giugno 2023

Istanbul, 14 Giugno. Le porte dell’Asia sono aperte. Benvenuti al Transanatolia. Dal 2 al 9 Settembre la 13ma edizione della corsa di Burak Büyükpınar. Ci sono diverse ragioni per parlarne, con un filo appena di entusiasmo. Prima che debordi…

Ragione 1. Una Storia dell’anima. Il Rally di Burak è una finestra sul sole di una doppia passione. Quella per il viaggio-esplorazione in una delle aree geografiche più evocative della magia d’Oriente e quella per il Rally-Raid, inteso come avventura dello Sport e del Motorismo in perfetta comunione di fascino e di emozione con la scena in cui si vive l’avventura. Alla 13ma edizione il Transanatolia è il Rally che ha saputo mantenere l’ispirazione originale di un anfitrione orgoglioso della sua Terra. Chi corre negli angoli più belli della Turchia arricchisce il proprio bagaglio di esperienza umana e sportiva, e cementa un emozionante album di passioni.

L’Edizione 2023 coincide con il centenario della Repubblica, ed è giusto che Burak e i suoi uomini abbiano studiato a fondo la formula sportiva e il viaggio, portando allo schema quegli affinamenti che faranno la differenza nell’esperienza del Pilota-Avventuriero. Da Samsun a Smirne, dal 2 al 9 Settembre prossimo, quando da noi l’estate cede pian piano il passo il Sole dell’avventura nasce a Oriente. Dal Mar Nero alle coste più a Est del Mediterraneo, l’Egeo. Io l’ho già fatto, attraversare quell’asse di scenari e di cultura presente, tangibile, è un’esperienza fuori dal comune che lascia il segno. Immaginate, ora, che quell’itinerario sia stato studiato da chi conosce la vostra voglia di entusiasmo… ecco, ho idea che sarete accontentati.

Ragione 2. Il Rally. Il Transanatolia 2023 è il Rally del debutto della nuova Squadra Ufficiale Aprilia. Il progetto è giovane e ambizioso, e porta su un gradino più alto l’esperienza storica della Fabbrica italiana. Ne sono “curatori” i fratelli Vittoriano e Gianfranco Guareschi e la struttura di un Team storico, GCorse. Il braccio armato di Aprilia è Jacopo Cerutti, uno dei Piloti italiani più forti, e l’”arma” della missione è la Tuareg 660 Rally, un progetto dichiaratamente teso a riportare le possenti bicilindriche nei grandi Rally-Raid.

Anche per questo è stato scelto il Transanatolia, rappresentativo di un contesto agonistico ideale. Ma l’urlo delle bicilindriche dilaga sull’onda di un capitolo fondamentale della storia dei più Grandi Rally Raid, Dakar, Marocco e Africa Eco Race in testa, e la sfida lanciata da Aprilia è raccolta immediatamente da Alessandro Botturi. Il Gigante di Lumezzane porta al Transanatolia i moventi della doppia esperienza di Campione, ha vinto l’edizione 2014 del Rally di Burak, e di Yamaha, la Marca di cui è ambasciatore e che può essere considerata l’apripista del nuovo ciclo dei “Twin”. Ma è solo il primo paragrafo di una partecipazione che si annuncia stellare. Xavier de Soultrait, il velocissimo francese campione in carica del Transanatolia e vincitore anche nel 2020, porterà al debutto una nuova KTM 890, bicilindrica anch’essa, che vogliamo pensare come la prima, inedita risposta della Casa austriaca al richiamo della battaglia delle bicilindriche. Per finire su questa prima pagina, c’è la conferma del Team Ufficiale Sherco, in gara Lorenzo Santolino e Rui Gonçalves.

Ragione 3. Il viaggio. I bivacchi di un Rally sono i punti cospicui di un’avventura. dal Mar Nero di Samsun all’Egeo di Smirne, il Transanatolia 2023 sosterà a Amasya, Tokat, Sivas, Kayseri, Nevsehir, Ankara, Manisa. È una collana magica, 2.500 chilometri di Turchia delle mille e una notti, gemme di storia, di natura o, più semplicemente, di una cultura universale della bellezza. È richiesta ai Concorrenti, in Moto, in Auto, sui piccoli SSV o sui giganteschi elefanti del Deserto la massima attenzione. Rad book prioritario, istantanee ottiche sui paesaggi e sulla storia che incontreranno lungo le piste del Transanatolia. Attorno al fuoco al centro del bivacco il tempo e l’agio di sedimentare e archiviare per sempre le immagini, e di caricare altra pellicola per i giorni successivi. Chi ha attraversato anche una volta sola questa regione incantata può perdere la memoria del fotogramma, ma conserverà per sempre la sensazione.

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