La Dakar 2014 alla scoperta della Bolivia

La Dakar 2014 alla scoperta della Bolivia
Piero Batini
  • di Piero Batini
Svelato il percorso di massima della Dakar 2014. Dal tracciato esce il Perù, ed entra la Bolivia. Dal 5 al 18 gennaio 2014. A Ottobre il Desafio Inca, Dakar Series | P. Batini
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
20 marzo 2013

Punti chiave

 
Con la solita, perfetta scelta di tempo, a pochi giorni dall’inizio del Mondiale Cross Country Rally ad Abu Dhabi, ASO, Amaury Sport Organisation, la società che ha rilevato marchio e proprietà della Dakar inventata da Thierry Sabine, ha “liberato” la notizia relativa al percorso dell’edizione 2014.
Si chiamerà Dakar Argentina Bolivia Cile, e come dice il nome, dal percorso disegnato per l’edizione 2014 esce il Perù ed entra la Bolivia. Non è un fulmine a ciel sereno, ma l’ufficializzazione della notizia fuga ogni dubbio in proposito.

Cambiate anche le città di partenza e arrivo della maratona ex africana al sesto capitolo scritto interamente in Sud America. La carovana prenderà le mosse dalla città argentina di Rosario, dove nei giorni immediatamente precedenti verranno effettuate le ultime verifiche tecniche e amministrative, e concluderà il proprio “viaggio” a Valparaiso. La giornata di riposo è stata fissata a Salta, Argentina, già sul percorso dell’edizione 2013. Le iscrizioni aprono il 15 Maggio.

L’ingresso della Bolivia è considerato un test, in vista di un maggiore sviluppo della corsa nel Paese a partire dalle prossime edizioni. Sulla Bolivia nel percorso della Dakar alcuni Piloti avevano manifestato scetticismo, a causa dello sviluppo in quota delle tappe che imporrebbero una nuova e maggiore attenzione per i carburanti e le… carburazioni.

Chaleco Lopez
Chaleco Lopez


“Test” a parte, al centro delle operazioni restano Argentina e Cile, con il Deserto di Atacama considerato ormai l’anima del Rally, e con un maggior numero di tappe marathon, ovvero senza assistenza. Ne è felice in particolar modo Francisco “Chaleco” Lopez (ascolta la sua dichiarazione), che ha apprezzato la doppia scelta, quella di mantenere il deserto del Cile tra i luoghi “sacri” della corsa, e così l’epilogo, spostato dalla capitale Santiago alla città di Valparaiso, sul Pacifico. Due buoni motivi in più, per l’asso cileno, per aspirare ad un risultato ancora migliore del terzo posto ottenuto quest’anno.

In cambio dell’esclusione del Perù dal percorso della Dakar, ASO ha deciso di istituire una nuova Dakar Series in quel Paese, il Desafio Inca in programma dal 3 al 6 ottobre (tanto per dar fastidio al “partner” JVD International, organizzatore in quel periodo del Pharaons Rally).
 

 

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