Dakar Breaking News. Edo Mossi Lascia!

Piero Batini
  • di Piero Batini
Il Coordinatore Sportivo della Dakar lascia l’incarico. Futuro da Team Manager? All’orizzonte la sfida di un nuovo evento africano. Per 4 edizioni Edo Mossi è stato il riferimento di percorsi e strategie, il faro della partecipazione italiana
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
19 febbraio 2023

Limassol, Cipro, 17 Febbraio. Qualche giorno di kite-surf a Dubai, per staccare, e poi la nuova strada dell’avventura della vita. Edo Mossi, per 3 anni e 4 edizioni Coordinatore Sportivo della Dakar, lascia gli uffici della direzione agonistica e torna… in pista. Lascia ma non è un taglio netto, né con ASO né con il passato, infatti Mossi continuerà ad occuparsi del Campionato del Mondo Rally-Raid, il W2RC, con il Promoter, e nel frattempo (questa va detta a bassa voce) lancerà un nuovo Evento di cui è ideatore, progettista e, naturalmente, organizzatore.

Edo Mossi da Tortona Beach, 43 anni scarsi metà dei quali tuffati nello sport estremo, soprattutto come organizzatore. Una volta si è definito come un appassionato intermittente alla ricerca della sua vera, o più forte, passione. Capace di impegnarsi al 100% come pilota e di cambiare l’anno dopo. Di essere blogger o vlogger (a dirla tutta non voglio sapere esattamente cosa sia l’uno e l’altro), o forse influencer (colpito da influenza?), smettere e diventare viaggiatore intercontinentale. Viaggiatore? Sì, in Africa per esempio, e in Africa scoprire, finalmente, la passione con quel quanto di energia capace di trasformarsi in vocazione, e dunque in una scelta prioritaria e definitiva.

Il passo verso la Dakar è breve e inevitabile. Nel 2004 decide e nel 2005 è al via, in Moto, della Barcellona-Dakar, 27ma edizione della regina dei Rally-Raid. 16 tappe più tardi Edo Mossi è al Lago Rosa, al traguardo della sua prima, e unica, Dakar. L’obiettivo è centrato e l’esperienza segna indelebilmente l’ormai ex Pilota concentrato su un nuovo progetto, il suo Merzouga Rally. Ci vuole un po’ di tempo per metterlo a punto e imbastirne l’ossatura, ma il Rally marocchino ha una formula originale e ottiene un successo strepitoso, al punto che, dieci edizioni più tardi, non potendo immaginarne alternativa, ASO chiede di comprare l’evento. Edo Mossi acconsente, a patto di continuare ad esserne il direttore. All’organizzatore non pare vero, e così Mossi entra a far parte della struttura responsabile della Dakar.

Mossi si occupa di 4 edizioni della Dakar in Arabia Saudita, dal terreno agli uffici di progettazione, dalle ricognizioni alle formule sportive, dalla definizione dei piani strategici al controllo della corsa. Con David Castera la relazione è forte e istruttiva, e la Dakar, come abbiamo visto, decolla nuovamente verso nuovi cieli di efficienza. Soprattutto, però, Edo Mossi riesce a ricreare quella atmosfera di relazione dei bei tempi andati con i partecipanti, nello specifico con i concorrenti italiani. Ne abbiamo già parlato, è inutile ripetersi.

Vinta la sfida personale di una 45ma edizione particolarmente difficile, Mossi matura la decisione per la quale siamo qui a scrivere e, anche, a rammaricarci (parliamo di quel flusso di buona energia tra organizzatore e concorrente che si interrompe di nuovo alla Dakar). Viene naturale chiedersi: cosa farà Edo Mossi “da grande”? Se si guarda all’incredibile, esclusiva esperienza accumulata in una vita di passione, le strade “logiche” sono due. Diventare Team Manager di una Squadra Top della Dakar o tornare organizzatore. Le due scelte non sono in conflitto, e se si pensa che l’idea possa essere non solo nostra si tratta solo di aspettare. Intanto, tuttavia, Edo Mossi annuncia l’imminente rivelazione del suo nuovo evento, per ora classificato come Desert Master. A fine marzo l’annuncio ufficiale, si può star sicuri che non sarà una cosa… normale!

In Bocca Al Lupo Edo!

© Immagini ASO Media, Red Bull Content Pool, DPPI, PB

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