SBK. Le pagelle del GP di Assen

SBK. Le pagelle del GP di Assen
Carlo Baldi
Ad Assen non c’è stato un protagonista assoluto come era invece successo ad Aragon, anche se alla fine Sykes aumenta il suo vantaggio in classifica sugli inseguitori, che sono Guintoli, Baz e Rea | C. Baldi, Assen
28 aprile 2014

Punti chiave

Quello di Assen è stato un weekend molto particolare, condizionato dal meteo e dai problemi tecnici delle Hero EBR. Non c’è stato un protagonista assoluto come era invece successo ad Aragon, anche se alla fine Sykes aumenta il suo vantaggio in classifica sugli inseguitori, che sono Guintoli, Baz e Rea. Al momento la lotta per il titolo sembra ridotta a questi quattro piloti. Siamo solo alla terza tappa di questo mondiale e quindi la speranza è che a loro si possano aggiungere magari Melandri e Giugliano, che però dopo Assen devono recuperare rispettivamente 39 e 49 punti a Sykes. E non sono pochi, visto che si sono disputate appena sei manche. I problemi tecnici delle Hero EBR hanno fermato la rincorsa del campione del mondo in gara uno, così come la pioggia ha poi causato la scivolata di Guintoli in gara due. Alla fine il bottino maggiore lo ha raccolto Rea, ma si sapeva che su quella che è la pista di casa del suo team, Jonathan sarebbe stato tra i protagonisti e grazie ad una vittoria e ad un terzo posto è anche tornato in lotta per il titolo.

L’inglese della Honda è stato il protagonista in positivo del weekend olandese, così come invece Melandri lo è stato in negativo. Dopo un segnale di risveglio in Superpole (quarto) Marco ha raccolto due miseri sesti posti in gara. La moto che ha vinto due titoli mondiali con Biaggi e che ha permesso a Guintoli e Laverty di vincere numerose gare e di lottare per il titolo, ora viene messa in discussione. Di certo però Melandri, sino ad ora, non è mai riuscito a sfruttare tutto il potenziale della RSV4, se si escludono le seconde gare di Aragon e di Assen, che però non lo hanno portato alla vittoria.

Intanto, mentre in Aprilia ci si interroga per capire quale sia il male oscuro di Melandri, in Kawasaki si festeggia la prima Superpole di Loris Baz, ormai presenza fissa nelle prime posizioni. Alti e bassi in casa Ducati, alla quale Giugliano regala il primo podio stagionale. In Suzuki festeggia solo Lowes, visto che Laverty in Olanda non ha raccolto nemmeno un punto. Bottino pieno invece per Canepa, che nella Evo è primo in Superpole, si aggiudica entrambe le gare e scavalca Salom nella speciale classifica riservata alla sua categoria.

Infine, come sempre facciamo dopo Assen, un plauso agli oltre 50.000 spettatori che incuranti della pioggia hanno affollato le tribune del TT Van Drenthe ed il parcheggio vicino alla tribuna. Di questi tempi vedere qualche migliaio di moto tutte assieme apre il cuore.


LE PAGELLE

Tom Sykes - In Olanda non ha ripetuto la marcia trionfale di Aragon, ma ha confermato di essere lui il padrone di questa Superbike 2014. Dopo aver conquistato la prima fila in Superpole la bandiera rossa gli ha probabilmente negato la vittoria in gara uno. Nella seconda ha capito che non era il caso di rischiare su di una pista molto scivolosa. Ma se quando va male arriva quarto per i suoi avversari c’è davvero molto di che preoccuparsi. Voto 7,5
 

Loris Baz – Vincendo la sua prima Superpole in carriera sancisce il suo ingresso tra i grandi di questo campionato. Il francesino è ormai una piacevole realtà per la Kawasaki, anche se poi in gara si è un poco smarrito e sotto la pioggia da lui ci aspettavamo molto di più. Voto 6,5


Sylvain Guintoli
- Alla fine il vero antagonista di Sykes è ancora una volta lui. Secondo in Superpole, in gara uno sorprende tutti con una partenza a cannone, anche se poi deve probabilmente ringraziare il motore di May che causa la fine anticipata della gara. Nella seconda viene tradito da una pozzanghera, ma non si dà per vinto, risale in moto e da ultimo termina nono. Non scatena l’entusiasmo delle folle, ma con lui l’Aprilia vince. Voto 8,5


Marco Melandri
– Spiace sempre criticare un pilota o doverne evidenziare gli aspetti negativi, ma non possiamo certo nascondere che ad Assen Melandri è stato l’ombra di se stesso. Se prima si pensava che per vederlo vittorioso con la RSV4 fosse solo questione di tempo, ora è invece chiaro che Marco ha dei problemi seri, sia con la moto che, probabilmente anche con la sua squadra, se non con l’Aprilia stessa. La mancanza di risultati ha portato tensione nel box e nei rapporti tra il pilota e il team. Ci sembra impossibile che dopo soli tre round Marco e l’Aprilia siano già separati in casa e quindi attendiamo le prossime gare di Imola, per vedere come stanno realmente le cose. Voto 4,5


Jonathan Rea
– Sul circuito che conosce meglio, Rea si esalta e porta a casa sempre grandi risultati. Questa volta però c’è voluta la pioggia e tanto del suo coraggio per salire sul gradino più alto del podio, perché nella prima manche si era fatto sorprendere dalla partenza fulminea di Guintoli e poi dalla rabbia agonistica di Sykes. Ora però lo aspettiamo protagonista anche su altre piste, perché la sua Honda sembra essere finalmente competitiva ed il suo talento non si discute. Voto 9


Davide Giugliano
– Nella prima manche ha commesso un errore di antica memoria, ma poi si è rifatto in gara due, regalando il primo podio stagionale alla Ducati. Una dimostrazione di carattere, ma sappiamo che non è certo il carattere che fa difetto in Davide, così come sappiamo che con la Panigale non potrà lottare per il titolo, ma solo regalarci soddisfazioni come quella di ieri. E ora arriva Imola, una pista che piace sia a lui che alla sua moto. Voto 7

Davide Giugliano
Davide Giugliano


Chaz Davies
– Male in prova dove si deve aggrappare alla Superpole uno per entrare nei primi dodici. In gara raccoglie due piazzamenti, su di una pista non certo sfavorevole alla sua 1199. Il tempo passa ma Chaz non mostra quei guizzi che ci aveva regalato con l’Aprilia e con la BMW. Forse il bicilindrico non fa per lui. Voto 5


Eugene Laverty
– Disaster. Questo il termine che Eugene ha utilizzato quando gli abbiamo chiesto di commentare le sue gare di Assen. Dopo la sue grandi prestazioni a Phillip Island il pilota della Suzuki sembra soffrire più del previsto i problemi della sua GSX-R1000. Due cadute e zero punti. Voto 4,5


Alex Lowes
– La sua Suzuki non è migliore di quella di Laverty, ma se non altro sotto la pioggia Alex butta il cuore oltre l’ostacolo e da buon inglese dimostra di andare davvero forte sul bagnato. Zoppica ancora per la caduta in Australia, ma il ragazzo stringe i denti e cresce molto in fretta. Voto 7


Toni Elias
– Sempre sorridente e disponibile, il buon Toni porta finalmente un raggio di sole nel box del team Red Devils. Sembra che si stia finalmente adattando alla RSV4 anche grazie all’ottimo lavoro del suo staff tecnico. Peccato per la caduta in gara due, tradito dalla pioggia e dalla voglia di stare con i primi. Voto 6,5


Niccolò Canepa
– Primo dei piloti Evo in prova, in Superpole, nelle due gare ed in classifica. Weekend trionfale per Niccolò e per la sua squadra, ma dove Canepa ci ha impressionato è stato nell’ultimo turno di prove cronometrate. La sessione era stata sospesa ed alla ripresa, con soli quattro minuti a disposizione, il pilota del team Althea racing è entrato in pista e dopo un giro di lancio ha fatto segnare il settimo tempo assoluto, mettendosi alle spalle tante Superbike. Davvero bravo. Voto 8


Luca Scassa
– E’ ancora dolorante per le tre fratture al bacino rimediate in Australia e rispetto ai suoi avversari Evo ha avuto un round in meno per prendere confidenza con la sua moto. Per questo i suoi secondo e terzo posto Evo nelle gare di Assen assumono un particolare valore. Voto 7


Michael Vd Mark
– Supersport - Vincere in casa davanti al proprio pubblico è esaltante ma non è mai facile, specialmente quando sei giovane e tutti si aspettano che sia tu a tagliare per primo il traguardo. Michael mantiene le aspettative ed i tifosi olandesi saltano di gioia nella speranza di aver trovato finalmente il loro idolo. Dopo essere stato campione della STK600 nel 2012, ora è al suo secondo anno in Supersport ed il prossimo anno verrà promosso in Superbike. Predestinato? Voto 9