Le pagelle della Superbike di Monza

Le pagelle della Superbike di Monza
Carlo Baldi
La sorpresa di Monza è Laverty. Melandri sempre più speranzoso, mentre il Corsaro abbatte il giro record della pista. Magra consolazione per due gare sotto le aspettative | C. Baldi, Monza
8 maggio 2011

Punti chiave

 
Aprilia, BMW e Yamaha (ma anche la Suzuki di Fabrizio) sono arrivate in fondo al rettifilo dei box a velocità superiori ai 330 km/h ed hanno messo addirittura in crisi la Pirelli che è stata costretta a ritirare un tipo di gomma morbida che poteva creare dei problemi ai piloti nelle due gare odierne. Le sollecitazioni alle quali vengono sottoposte le gomme sul tracciato lombardo non hanno un confronto con nessun altro circuito, a causa delle elevatissime medie orarie e delle staccate che mettono a dura prova ogni tipo di mescola e di pneumatico.

Parlando di velocità torna alla mente il capolavoro di Biaggi in Superpole. Quel giro perfetto che ha consentito al Corsaro di abbattere il giro record della pista di Monza (che già gli apparteneva) e di far registrare la media più veloce mai ottenuta da un pilota nel mondiale Superbike. Tutto questo aumenta ancora di più la delusione di Max e dei suoi tifosi per la mancata vittoria in gara due. Che piaccia o no esistono dei regolamenti, che si possono discutere nel momento che vengono decisi e comunicati, ma non dopo, a cose fatte. Giovedì la Direzione di gara aveva organizzato un brefing durante il quale i piloti sono stati informati che nel caso di taglio di una variante dovevano percorrere tracciati appositamente preparati e delimitati da linee bianche. Max Biaggi ha preferito non presenziare a quella riunione e quindi era probabilmente all’oscuro di questa decisione.

Come ha dichiarato Michel Fabrizio, Biaggi resta il vincitore morale di questa seconda gara, ma ci sono dei regolamenti e vanno rispettati. Il regolamento valeva per tutti e le linee nelle vie di fuga erano state tracciate per tutti. Non per penalizzare il pilota dell’Aprilia. Dopo quanto avvenuto a Donington quindi (bandiera nera per mancato ride through per partenza anticipata) anche a Monza Biaggi torna a casa con un bottino molto al di sotto delle aspettative sue e della sua squadra. Questa volta però Max non ha commesso lo stesso errore che aveva fatto in Inghilterra e anziché prendere la bandiera nera ha effettuato il ride through e si è portato a casa 8 punti.

Nonostante la delusione odierna, il pilota dell’Aprilia recupera quindici punti su Checa e porta il suo distacco dallo spagnolo a soli 28 punti. Un divario non certo impossibile da recuperare considerando che siamo solo a meno di un terzo del campionato.

Chi fa un passo importante in classifica è naturalmente il vincitore delle due gare di Monza Eugene Laverty che recupera 5 posizioni e ben 37 punti al capoclassifica Checa. Escono invece delusi dallo storico circuito di Monza anche Melandri ed Haslam. Il primo paga a caro prezzo un errore in Parabolica ed il secondo fa segnare il primo zero in classifica a causa della caduta in prima variante.

Delusioni a parte è stata una bella festa per la Superbike e per il motociclismo, con i soliti VIP che hanno invaso la pit line e si sono messi in posa al fianco dei campioni della Superbike. Solito splendido spettacolo di folla (116.500 spettatori dichiarati nei tre giorni) nonostante i prezzi dei biglietti non fossero propriamente popolari. L’ennesimo segnale che la gente apprezza lo spettacolo della Superbike e le sue gare, sempre piene di colpi di scena e di tanto agonismo.


Le pagelle

Ma ecco il nostro giudizio sui piloti protagonisti della tre giorni monzese.

 

Eugene Laverty – La sorpresa di Monza è senza dubbio il pilota rivelazione del campionato. Ennesimo prodotto della scuola inglese, l’irlandese è giunto secondo nella Superpole ed ha vinto entrambe le gare conquistando più punti di quanti non ne avesse accumulati nelle altre sei. Laverty è veloce, non ha paura dei corpo a corpo ed ha affrontato questa stagione in Superbike senza timori reverenziali. Le prossime gare ci diranno se la Superbike ha trovato un nuovo protagonista. Voto 10  

 

Marco Melandri – Nel valutare le sue prestazioni a Monza non dobbiamo dimenticare che Marco correva per la prima volta sul circuito brianzolo. E’ stato comunque tra i protagonisti sia in prova che in gara. Nella prima ha perso il podio per poco più di un decimo di secondo e nella seconda ha commesso un errore in Parabolica che gli lascia molto amaro in bocca. Senza quell’errore e soprattutto senza la caduta di gara due ad Assen Melandri sarebbe a ridosso di Checa. Rappresenta comunque il terzo incomodo nella lotta per il titolo tra Checa e Biaggi e spera che tra i due litiganti… Voto 8,5  

 

Max Biaggi – Dopo una prima gara travagliata e costellata da molti errori, nella seconda Max era finalmente riuscito a creare le condizioni che più gli piacciono e che hanno caratterizzato molte delle sue vittorie. Quando il Corsaro ha la pista libera davanti a sè riesce ad imporre alla gara ritmi insostenibili per chiunque altro, mentre, come in gara uno, non ama la bagarre e i corpo a corpo. Resta il vincitore morale di gara due, ma la classifica non è d’accordo e gli assegna solo otto punti. Siamo sicuri che da ora in avanti Biaggi non si perderà nemmeno un brefing della Direzione di gara. Resta comunque la sua fantastica prestazione di sabato in Superpole con la quale ha messo una storica firma sulla pista lombarda. Voto 9,5

 

Michel Fabrizio – Si era visto nelle prove che qui a Monza Michel poteva raccogliere dei risultati importanti ma ci volevano tutta la sua bravura e la sua grinta per salire sul podio nella seconda gara. Sulla pista dove aveva vinto la sua prima gara del mondiale Superbike ha colto il suo primo podio con la Suzuki dopo aver fatto a spallate con Haga. Nella prima manche aveva perso il treno dei primi, ma aveva comunque portato a termine una buona gara in quinta posizione. Nella seconda, quando ha intravisto il podio, ha voluto salirci a tutti i costi e quando Michel è così determinato nessun risultato gli è precluso. Voto 9

 

Leon Haslam – Erano in molti a pensare che Monza fosse la pista giusta per la BMW e per Haslam e che la prima sospirata vittoria della casa di Monaco di Baviera fosse ormai a portata di mano. Invece Leon non è mai stato capace dell’acuto giusto. In prova è andato bene ma senza brillare e al podio di gara 1 fa da contraltare l’errore che ha causato la sua caduta nella seconda e che poteva avere conseguenze ben più gravi per lui e per gli altri piloti. Ne sanno qualcosa Rea e Smrz che si sono trovati esclusi dalla corsa dopo poche centinaia di metri dalla partenza. Certo con la S1000RR è difficile far di più, però Leon ci sembra nervoso ed incline all’errore. Uno zero in classifica che lo allontana dal vertice. Voto 6,5

 

Ayrton Badovini – La formichina Badovini continua a mettere fieno in cascina e cresce costantemente assieme alla sua squadra orfana di Toseland. Monza piace ad Ayrton ed alla BMW e dopo l’undicesimo posto della prima manche è arrivato un bel sesto posto, vale a dire quello che per ora è il miglior risultato della stagione per il pilota di Biella. Diciamolo chiaramente: facciamo tutti il tifo per lui e per la sua squadra perché ci piacerebbe che una squadra tutta italiana riuscisse dove un colosso tedesco non riesce a tirare fuori un ragno dal buco. Bravo Ayrton. Voto 7,5

 

Leon Camier - E’ stato un brutto weekend per quelli che si chiamano Leon e quello dell’Aprilia ne esce davvero male. Su questa pista l’eterna promessa inglese avrebbe dovuto puntare deciso al podio ed invece torna a casa con otto miseri punticini. Decimo in prova e ottavo in gara uno, nella seconda non appena si è ricordato di avere sotto il sedere una RSV4 si è steso. Urgono grandi prestazioni nelle prossime gare per dimostrare che può restare nel team campione del mondo. Voto 5

 

Carlos Checa – Alla fine Carlos può sorridere e continuare a guardare tutti dalla vetta della classifica. Dopo le trionfali gare precedenti, a Monza Carlos e la sua squadra hanno sofferto molto, ma portano a casa tredici punti e limitano i danni. I campionati si vincono anche in questo modo, cercando di tirare fuori il meglio dalle gare più difficili. Senza il ride through di Biaggi il vantaggio di Carlos sarebbe ora di soli 10 punti, ma con i se ed i ma non si va da nessuna parte. Se questo è l’anno di Checa lo si vedrà a Miller a fine mese. Voto 7,5

 

Noriyuki Haga – Ecco un'altra vittima del ride through e delle varianti di Monza. Noriyuki ha cercato di rifarsi in gara due, ma il suo ex compagno di squadra aveva più voglia di lui di salire sul podio e Nitronori ha preferito portare a casa un quarto posto che da tanto ossigeno a lui ed alla sua squadra che sta facendo fatica a domare tutti i cavalli della RSV4 Aprilia. Certo negli anni scorsi vedevamo un Haga diverso, che forse non si sarebbe accontentato del quarto posto, ma il tempo passa per tutti. Voto 7

 

Non solo Superbike


Davide Giugliano
– Non è un pilota della Superbike ma se dovesse continuare così siamo certi che lo diventerà. Si sono dimenticati di avvisarlo che a Monza la Ducati è sfavorita rispetto alle quattro cilindri e lui dopo aver conquistato la pole stava vincendo anche la gara. Ce l’avrebbe fatta ma le regole della fisica gli sono state avverse ed una sbandata all’uscita della Parabolica lo ha costretto a chiudere il gas e ad accontentarsi del secondo posto. Il pericolo è solo quello che Davide si monti la testa ma ci penserà la sua squadra a tenerlo con i piedi per terra. Voto 10

 

Luca Scassa – Anche il dominatore delle prime due gare della Supersport è stato vittima dei regolamenti e non potrà partecipare alla gara di Misano per aver tenuto un corso di guida proprio su quella pista. Quest’anno Luca ha una grande possibilità davanti a sè e speriamo davvero che abbia la maturità per saperla raccogliere. Voto 5 

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