SBK. Checa Biaggi, la sfida è cominciata

SBK. Checa Biaggi, la sfida è cominciata
Carlo Baldi
Biaggi vince gara uno e Checa si aggiudica gara due dopo la brutta caduta della prima manche | C. Baldi, Phillip Island
26 febbraio 2012

Punti chiave


Vittoria di Checa in gara due a Phillip Island

Checa si aggiudica la seconda manche di Phillip Island davanti a Biaggi autore di una furiosa rimonta dopo un dritto al primo giro. Sykes è terzo dopo una spettacolare lotta con Rea. Sesto posto per Melandri.
 

Biaggi e Checa mettono il loro sigillo sul mondiale Superbike 2012 con una vittoria a testa. Alla vittoria di Max in gara uno ha replicato Carlos nella seconda, ma così come nella prima gara ci è rimasto il dubbio di come sarebbe potuta andare a finire senza la caduta di Checa, nella seconda il dubbio riguarda un dritto di Biaggi alla prima curva che gli ha negato la possibilità di bissare il successo della prima manche. Pronti via e Biaggi si infila nel prato per un fuori pista lunghissimo che lo vede rientrare in pista all’ultimo posto. Checa nel frattempo era secondo dietro a Sykes che era partito come un missile come già in gara uno. Lo spagnolo del team Althea non è riuscito a portarsi subito in testa avendo dovuto vincere la resistenza prima di Sykes e poi di Rea. Nel quarto girò però Carlos prendeva il comando per non lasciarlo più. Carlos iniziava la sua cavalcata solitaria e Biaggi una rimonta furiosa che sarebbe culminata con il secondo posto.

La grinta del Corsaro era pari solo alla potenza del suo motore. Chi cercava di resistergli in curva veniva passato in rettilineo. Undicesimo al nono giro, sesto al dodicesimo e quarto al giro successivo. A questo punto davanti a Biaggi c’era Sykes che non solo gli resisteva, ma reagiva dando vita ad alcuni sorpassi e contro sorpassi spettacolari. Al diciassettesimo giro però anche Tom si arrendeva e Max faceva un solo boccone di Rea conquistando così il secondo posto. Per fortuna di Checa a quel punto mancavano solo quattro giri ed il vantaggio dello spagnolo era di quasi nove secondi. Biaggi ne recuperava tre, ma la bandiera a scacchi lo vedeva secondo davanti a Sykes.

Pomeriggio faticoso per Sykes che dopo aver lottato con Biaggi doveva vedersela con Rea e solo in volata acciuffava il terzo posto ai danni del pilota della Honda. Al quinto posto troviamo il bionico Haslam che conquista un incredibile quinto posto che mette in discussione i principi della medicina e riesce a sopravanzare Melandri afflitto da gravi problemi di chattering sia all’anteriore che al posteriore, tanto da considerare positivo il suo sesto posto.

Berger questa volta è il primo dei piloti del team Effenbert Liberty in quanto Smrz ha concluso undicesimo dopo un dritto e Guintoli è caduto, così come Aitchison, Fabrizio scivolato al quinto giro e Lascorz che ha così rovinato una gara che lo vedeva al quarto poto dietro a Sykes. Laverty ha portato a termine la sua gara in ottava posizione nonostante la frattura alla mano sinistra, impresa che invece non è riuscita a Salom che è rientrato ai box sconfitto dal dolore. Aoyama è nono davanti a Canepa che dopo il dritto di gara uno questa volta ha fatto una gara accorta e porta a casa i suoi primi punti mondiali. Giugliano invece stava lottando con Melandri ed Haslam quando gli si è riacutizzato un dolore all’avambraccio sinistro, danneggiato da una furiosa sbandata della sua Ducati nel corso delle prove. Per questo motivo ha concluso al tredicesimo posto e torna a casa con 10 punti. Zanetti invece ne raccoglie sette, con un quattordicesimo posto in gara due. De Rosa conclude al diciassettesimo ed ultimo posto la sua prima gara in Superbike dopo che un problema tecnico gli aveva impedito di partire nella prima manche. Un weekend da dimenticare quello di Badovini che si è ritirato anche in gara due.
 

Superbike – Phillip Island - Gara 2


1 7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R 34'26.728 (170,339 kph)
2 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 5.707
3 66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX-10R 12.521
4 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 12.655
5 91 Haslam L. (GBR) BMW S1000 RR 18.179
6 33 Melandri M. (ITA) BMW S1000 RR 18.831
7 121 Berger M. (FRA) Ducati 1098R 18.939
8 58 Laverty E. (IRL) Aprilia RSV4 Factory 19.478
9 4 Aoyama H. (JPN) Honda CBR1000RR 19.554
10 59 Canepa N. (ITA) Ducati 1098R 26.289
11 96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 26.479
12 2 Camier L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 29.145
13 34 Giugliano D. (ITA) Ducati 1098R 36.482
14 87 Zanetti L. (ITA) Ducati 1098R 38.113
15 25 Brookes J. (AUS) Suzuki GSX-R1000 43.234
16 67 Staring B. (AUS) Kawasaki ZX-10R 43.526
17 35 De Rosa R. (ITA) Honda CBR1000RR 53.929
RET 86 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR
RET 17 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-10R
RET 50 Guintoli S. (FRA) Ducati 1098R
RET 44 Salom D. (ESP) Kawasaki ZX-10R
RET 84 Fabrizio M. (ITA) BMW S1000 RR
RET 20 Johnson D. (AUS) BMW S1000 RR
RET 18 Aitchison M. (AUS) BMW S1000 RR


Biaggi vince gara 1 a Phillip Island

Vittoria di Biaggi davanti a Melandri e Guintoli. Checa cade mentre era in testa. Un tenace Fabrizio è sesto in volata su Rea. Bene i giovani Giugliano e Zanetti.
 

La Superbike è partita con il botto ed a farlo è stato Carlos Checa, vittima di un high-side mentre era in testa davanti a Biaggi. Eravamo nel coso del sesto giro quando la moto di Checa ha perso aderenza al posteriore al termine del lungo curvone che immette sul rettilineo d’arrivo. Carlos ha cercato di controllare la sua Ducati che però lo ha disarcionato per il più classico degli high side. Nessuna conseguenza fisica per il pilota del team Althea che inizia il mondiale nel peggiore dei modi, con zero punti in classifica. Checa ha poi dichiarato che la sua moto ha urtato un piccolo avvallamento dell’asfalto che ha causato la perdita di aderenza.

Biaggi che aveva già fatto segnare il giro record della gara in 1’31”785
(nuovo lap record che migliora il precedente 1’31”826 di Corser del 2007 olte ad aver migliorato il record, da lui stabilito nelle prove, della massima velocità mai stabilita da una moto sul circuito australoiano raggiungendo 324,6 km/h) ed aveva appena superato Sykes, era alle calcagna del pilota Ducati e dopo aver assistito al volo dello spagnolo si è trovato nelle sue condizioni ottimali : pista libera e possibilità di imporre il proprio ritmo. Ed è stato un ritmo infernale visto che in alcuni giri Max ha inferto un secondo netto ai suoi inseguitori per andare poi a vincere in tranquillità con sette secondi su Melandri.

Con la vittoria saldamente in mano al Corsaro dell’Aprilia, lo spettacolo si è svolto alle sue spalle ed alla fine è stato Melandri a superare Guintoli e a salire sul secondo gradino del podio. Marco in gara ha tirato fuori tutta la sua grinta ed ha recuperato posizioni su posizioni (partiva dalla quarta fila) sino a portarsi alle spalle del gruppetto che stava lottando per il podio ed era composto da Sykes, Rea, Guintoli e Smrz. Il pilota della BMW li superava in progressione ed al diciassettesimo giro riusciva ad avere la meglio anche su Guintoli. Il francese non mollava, ma si doveva comunque accontentare del terzo posto. E dire che Melandri non ha ancora a disposizione la moto che vorrebbe. Cosa potrà fare il pilota di Ravenna una volta che la sua S1000RR potrà assecondare in pieno il suo stile di guida?

Guintoli porta sul podio la prima delle Ducati, mentre il suo team festeggia il quinto posto di Smrz e si rammarica per il dritto che ha costretto Berger a concludere tredicesimo, dopo che il giovane francese era a lungo stato nel gruppo dei primi dieci. Grintosissima la prova di Michel Fabrizio che dopo una gara tutta in rimonta precede in volata Rea, con il quale ha battagliato negli ultimi giri a colpi di sorpassi e contro sorpassi. Il pilota del team Ten Kate da parte sua ha fatto la gara del gambero, ma da metà gara in poi è risultato chiaro che la sua Honda avesse qualche problema, causato da un cambio di assetto avvenuto sulla linea di partenza che non ha dato i frutti sperati. Aoyama si piazza subito dietro il suo compagno di squadra e davanti a

Giugliano che chiude nono ed è il migliore dei giovani esordienti italiani. Davide ha fatto una buona gara ed è stato anche autore di un semi contatto con Camier, che ha costretto l’inglese ad un dritto che lo ha relegato al diciassettesimo posto. Staring porta la Kawasaki di Pedercini al decimo posto e precede Zanetti e Haslam. Il pilota del team Pata in gara ha fatto decisamente bene, mantenendo un buon ritmo e portando a casa cinque punti. Leon che dopo la caduta e l’operazione alla tibia sembrava non potesse nemmeno scendere in pista, non solo conclude la gara, ma raccoglie anche quattro punti.

Parlando di piloti infortunati e stoici, dobbiamo rilevare il ritiro di Laverty avvenuto solo negli ultimi giri dopo che l’inglese era stato anche in ottava posizione ed il quattordicesimo posto di Salom che sceso dalla moto ha pianto di dolore per la frattura allo scafoide che lo sta torturando dal 13 di febbraio, quando lo spagnolo è caduto nei test privati. I due piloti di Pedercini hanno fatto meglio di Lascorz, solo quindicesimo e che su questa pista non riesce a guidare, confermando in gara le brutte prestazioni fornite in prova. Ultimo posto per Canepa. Partito male ed in pieno recupero, Niccolò perdeva aderenza all’anteriore e per non cadere usciva di pista per rientrare staccatissimo in ultima posizione. Ancora più sfortunato De Rosa che non ha preso il via per un problema alla sua Honda evidenziatosi dopo che Raffaele aveva compiuto il giro di ricognizione. Ritiro anche per uno spento Badovini, che ha preso la via dei box a otto giri dal termine.


Phillip Island – SBK - Gara 1

1 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 34'13.963 (171,397 kph)
2 33 Melandri M. (ITA) BMW S1000 RR 7.104
3 50 Guintoli S. (FRA) Ducati 1098R 7.378
4 66 Sykes T. (GBR) Kawasaki ZX-10R 12.189
5 96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 16.424
6 84 Fabrizio M. (ITA) BMW S1000 RR 20.200
7 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 20.223
8 4 Aoyama H. (JPN) Honda CBR1000RR 24.108
9 34 Giugliano D. (ITA) Ducati 1098R 28.072
10 67 Staring B. (AUS) Kawasaki ZX-10R 34.232
11 87 Zanetti L. (ITA) Ducati 1098R 34.450
12 91 Haslam L. (GBR) BMW S1000 RR 35.648
13 121 Berger M. (FRA) Ducati 1098R 36.392
14 44 Salom D. (ESP) Kawasaki ZX-10R 41.500
15 17 Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-10R 42.086
16 25 Brookes J. (AUS) Suzuki GSX-R1000 42.605
17 2 Camier L. (GBR) Suzuki GSX-R1000 43.366
18 18 Aitchison M. (AUS) BMW S1000 RR 45.225
19 20 Johnson D. (AUS) BMW S1000 RR 1'08.782
20 59 Canepa N. (ITA) Ducati 1098R 1'10.440
RET 58 Laverty E. (IRL) Aprilia RSV4 Factory
RET 86 Badovini A. (ITA) BMW S1000 RR
RET 7 Checa C. (ESP) Ducati 1098R
RET 35 De Rosa R. (ITA) Honda CBR1000RR


Classifica Generale


1. Biaggi 45;
2. Melandri 30;
3. Sykes 29;
4. Checa 25;
5. Rea 22;
6. Guintoli 16;
7. Smrz 16;
8. Haslam 15;
9. Aoyama 15;
10. Berger 12;

 

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