SBK. Buona la prima per Maxime e Supersonic

SBK. Buona la prima per Maxime e Supersonic
Carlo Baldi
Maxime Berger ha debuttato sulla Ducati 1198 del team Supersonic. Ritorno al passato per il team BMW e per la Superbike, con la Superpole a 16 piloti e prove anche al venerdì mattina | C. Baldi
20 dicembre 2010

 

Il team Supersonic ha svolto due giornate di prove sul circuito spagnolo di Cartagena e nonostante le temperature alquanto basse il giovane pilota francese è riuscito ad adattarsi in fretta e bene alla Ducati del team di Danilo Soncini. Era la prima volta di Maxime su di una Superbike ma sia il team che il pilota si sono detti molto soddisfatti dei risultati e del lavoro svolto. Certo la squadra italiana non era andata in Spagna per cercare il tempo sul giro, ma il tempo di 1’34”1 ha portato il sorriso sul volto dei tecnici e dello stesso Soncini al quale evidentemente piacciono le sfide difficili, visto che dopo aver valorizzato Luca Scassa ora punta tutto su questo ventiduenne francese alla sua prima esperienza in una Superbike dove la maggior parte degli altri team manager ha invece puntato su piloti quasi quarantenni.

Abbiamo sentito per telefono l’imprenditore parmigiano che ci ha confidato: «Ho scelto Berger perché pur essendo molto giovane ha sempre dimostrato grande maturità e costanza di risultati. Pur essendo più che convinto della mia scelta ho atteso con ansia non solo di vedere cosa avrebbe fatto Maxime sulla nostra Ducati, ma soprattutto di comprendere quanto tempo gli sarebbe stato necessario per prendere le misure alla 1198. A Cartagena Berger ci ha sorpreso tutti – ammette felice Soncini - impiegando solo pochi giri per prendere le misure alla Ducati Superbike ed iniziando così subito a lavorare con i nostri tecnici. Nemmeno l’elettronica ha rappresentato un problema per lui, che pur non avendo mai utilizzato il traction control ci si è adattato in fretta e si è detto felice di poterlo utilizzare. La squadra ha svolto una grande mole di lavoro e nonostante l’asfalto facesse segnare una temperatura di soli 17 gradi abbiamo potuto testare alcune nuovi componenti che l’anno scorso erano riservati solo alla squadra ufficiale Ducati. Dopo le festività Natalizie stiamo organizzando una sessione di prove a Valencia per poi spostarci direttamente a Portimao per i test ufficiali di fine Gennaio, dove potremo confrontarci con tutte le altre squadre».


E parlando delle altre squadre che vedremo in azione a fine gennaio in Portogallo dobbiamo rilevare l’ennesimo cambiamento in casa BMW dove il nuovo team manager Bernhard Gobmeier potrà contare su altri tre nuovi responsabili. Rainer Baumel sarà infatti il direttore tecnico, Stephan Fischer il responsabile dello sviluppo mentre Joseph Hofmann dirigerà il reparto corse di Stephanskirchen, sede del team Superbike.
Un passo avanti verso la tanto desiderata competitività o un passo indietro, un ritorno al passato? Il primo anno, quello del debutto, nel team BMW erano in molti a criticare l’organizzazione del team, gestito come un azienda e non come una squadra. A detta di molti – i piloti in primis – questo comportava una lentezza nelle decisioni e soprattutto nelle risoluzioni dei problemi, che non consentiva di tenere il passo degli avversari. Serviva qualcuno che avesse l’esperienza necessaria per decidere in tempi brevi, magari direttamente sul campo di gara, senza dover aspettare che le soluzioni arrivassero nella gara successiva. Per questo motivo venne assunto Davide Tardozzi che però, nonostante i risultati gli stessero dando ragione, è stato rimosso dall’incarico assieme ai tecnici italiani che lui stesso aveva portato nella squadra BMW. Rinunciando a Tardozzi la BMW ha deciso di cambiare radicalmente l’impostazione della sua squadra Superbike e questo nuovo organigramma conferma la volontà dei vertici bavaresi di affidarsi ad una gestione di tipo aziendale. Di fatto all’inizio del suo terzo anno nel mondiale Superbike, la BMW ha investito milioni di Euro senza ottenere nemmeno una vittoria. Ora non è più l’esperienza a far difetto al team tedesco e nemmeno i piloti, visto che al fianco dell’esperto Troy Corser è stato chiamato il vice campione mondiale Leon Haslam.

Siamo alla resa dei conti anche perché ora c’è un'altra squadra BMW in Superbike. Una squadra con un budget molto inferiore e con una struttura agile e collaudata che potrebbe far bene con la stessa S1000RR che il milionario team ufficiale non ha mai portato sul gradino più alto del podio.


Un motivo di interesse in più in un campionato 2011 che si preannuncia come sempre difficile e combattuto. E anche Infront Motorsports ha rivisto i regolamenti ed ha fatto un passo indietro. I piloti ammessi alla Superpole non saranno più 20 come nel 2010, ma 16 come erano in precedenza. Inoltre si torna a provare anche il venerdì mattina, permettendo quindi un utilissimo turno in più a Supersport e Superstock 1000.

Manca solo un mese ai test ufficiali di Portimao quando tutti i team scenderanno in pista per un confronto che ci potrà aiutare a valutare quali saranno i piloti che si contenderanno il titolo 2011. L’astinenza sta per finire.
Buone feste a tutti gli appassionati della Superbike.