SBK. Mercato piloti in subbuglio

A tre gare dall'inizio dei mondiali Superbike e Supersport lo scenario dei piloti presenta inattesi colpi di scena. Esce Badovini, entrano Lanzi e Lavilla. Polita passa a Suzuki
21 aprile 2009


Alessandro Polita debutta con Suzuki in Supersport

Dopo la sostituzione di Rolfo con Hopkins da parte del team Stiggy, sono ancora i piloti italiani ad animare un "mercato" decisamente strano ed anomalo, visto che negli anni passati non c'erano mai stati così tanti cambiamenti.  E' ormai ufficiale che Alessandro Polita correrà nel mondiale Supersport nel team Hoegee Suzuki al fianco di Barry Veneman. Finalmente una buona notizia per Alessandro, lasciato a piedi dal team Sterilgarda a pochi giorni dall'inizio del mondiale.
La Supersport non è la Superbike, ma è comunque un ottima vetrina e le moto del team olandese si sono spesso dimostrate molto competitive, tanto che lo scorso anno Veneman è salito più volte sul podio. Polita debutterà ad Assen e se si saprà adattare in fretta alla sua nuova moto ed al clima infuocato della Supersport potrà raccogliere dei buoni risultati. Di certo non farà rimpiangere l'australiano Shaun Geronimi che correva stabilmente nelle ultime posizioni.

Ayrton Badovini lascia il team PSG1 e passa a KTM

Brutte notizie invece per Ayrton Badovini che non correrà più nel team PSG1 il quale schiererà da Assen in poi il solo Matteo Baiocco. Sembra siano stati problemi di budget ad appiedare il centauro di Biella che comunque non era riuscito sino ad ora a ripetere gli ottimi risultati dello scorso anno, quando alla guida delle Kawasaki del team Pedercini era riuscito in molte volte ad entrare in Superpole. Voci del paddock però riportano che il feeling tra Ayrton ed il team non fosse dei migliori anche a causa della mancanza di risultati. Una sola volta Badovini è riuscito a portare a termine una gara, la seconda di Valencia, e in diciassettesima posizione.
Colpa del pilota? Colpa della scarsa competitività del mezzo?  Ayrton però non resterà a piedi ma andrà a prendere il posto di Lorenzo Lanzi nel team di Caracchi che porterà in gara la KTM in versione Superbike nel CIV. L'accordo non è ancora stato firmato, ma attendiamo solo l'annuncio ufficiale. Siamo contenti che un talento come quello di Badovini non venga sprecato e il poter sviluppare una moto nuova con ambizioni mondiali (si parla di un ingresso della casa austriaca nel mondiale Superbike 2010) rappresenta per il giovane italiano una buona opportunità.

Lorenzo Lanzi torna nel mondiale SBK col team DFX
Lorenzo Lanzi ha già comunicato ufficialmente che non farà più parte del team di Caracchi in quanto ha ricevuto un offerta per rientrare nel mondiale Superbike in un team di primo piano. Voci del tutto infondate lo volevano nel team Honda Althea per sostituire Tommy Hill, ma il team stesso con un comunicato ufficiale ha smentito sul nascere questa voce. Lanzi rientrerà certamente nel mondiale e sembra che si accinga a farlo nel team DFX che in queste prime gare della stagione ha ottenuto ottimi risultati con il rinato Regis Laconi, e che ora sembra in grado di poter schierare una seconda Ducati proprio per Lorenzo. Lanzi da parte sua ha dimostrato di saper andare forte con le moto di Borgo Panigale e di certo è animato da una grande voglia di rivincita. Staremo quindi a vedere come saprà sfruttare questa possibilità e se finalmente abbandonerà il ruolo di eterna promessa per consacrarsi tra i top rider della Superbike.

Gregorio Lavilla affianca Smrz nel team Guandalini

Infine Gregorio Lavilla. Sembra ormai prossimo il suo ingresso nel team Guandalini al fianco di Jakub Smrz. Gregorio ha corso le prove del CIV di Misano con il team italiano dimostrandosi subito a suo agio su di una  Ducati che Smrz ha più volte portato ai primi posti nelle prove del mondiale, senza però confermarsi poi in gara. Non sarà però il pilota Ceco a lasciare il posto a Lavilla, ma probabilmente il sacrificato sarà Brendan Roberts che sino ad ora non ha saputo raccogliere i risultati che il team si aspettava da lui. Questa notizia non è ancora ufficiale, ma i "rumors" dai box si sono fatti sempre più insistenti e la presenza dello spagnolo al CIV di Misano sembra confermarli in pieno. Da non sottovalutare poi il fatto che il giovane australiano non ha portato sponsor al team Guandalini, mentre sembra  che Gregorio abbia qualcosa in  "dote" e di questi tempi non è cosa da poco.

I giovani? Possono aspettare...
Se da una parte siamo felici che un pilota esperto e bravo come Lavilla possa rientrare in un campionato che per molti anni lo aveva visto tra i protagonisti, dall'altra ci rattrista il vedere come ormai nessun team possa più dare spazio ai giovani, che necessitano di tempo per maturare e diventare competitivi ai massimi livelli. Rientrano Lanzi e Lavilla, ma escono Badovini e - molto probabilmente - Roberts, vale a dire due tra i giovani più promettenti attualmente in circolazione. Roberts dopo aver vinto la Superstock 1000 nel 2008 sembrava destinato al British Superbike, ma il team che lo avrebbe dovuto accogliere ha avuto dei problemi economici e quindi l'australiano venne dirottato al team Guandalini.
Sul suo talento non si discute e siamo certi che la Ducati saprà trovargli una collocazione: sia Tardozzi che Foti credono molto (e giustamente) nel pilota australiano.
Tutti questi cambiamenti non fanno bene al circus della Superbike. La crisi crea molti problemi, ma si sapeva che sarebbe stato un anno difficile e cambiare le carte in tavola a tre gare dall'inizio rivela una certa approssimazione ed una scarsa propensione da parte dei team a fare programmi attendibili e a lungo termine.

Team privati e costi alle stelle

La Infront Motor Sport che organizza i mondiali delle derivate dalla serie resta alla finestra e ha eliminato le prove del venerdì mattina, togliendo un turno di prove alla Supersport ed alla Superstock. In compenso le prove extra europee sono aumentate e la Supersport stessa correrà a Salt Lake City e a Kyalami, con un incremento notevole di spesa da parte dei team.  Pensiamo che sia il momento di correre ai ripari e di fare davvero qualcosa per ridurre le spese ed aiutare quindi i team privati che sono da sempre l'anima della Superbike. Le prime gare della stagione ci hanno mostrato una netta superiorità delle case ufficiali che hanno fatto corsa a sè, con conseguente decadimento dello spettacolo. Non snaturiamo la Superbike che deve continuare ad essere il campionato mondiale più combattuto.

Carlo Baldi