Intervista a Niccolò Canepa

A 14 anni corre con le potenti 600 a 4 tempi. A 19 vince il mondiale Superstock 1000. Nel 2008 ci sono sia la SBK che la Motogp: è lui che collauda le Bridgestone di Stoner
25 marzo 2008


Niccolò Canepa ha solo 19 anni (è nato a Genova il 14 maggio del 1988), ma può già fregiarsi di un alloro mondiale, quello appena conquistato nella combattutissima Superstock 1000 in sella alla Ducati 1098S del Ducati Xerox Junior Team.

Incontriamo Niccolò nei box dell'Autodromo del Mugello, veste i panni inconsueti (a parte la tuta di pelle d'ordinanza) di istruttore di guida nei Master di pilotaggio Ducati destinati ai piloti più esperti.

Un ruolo che calza a pennello al campione del mondo della Superstock, un ragazzo dalla volontà di ferro - i risultati in pista e a scuola parlano per lui - e dai modi semplici e gentili come di rado se ne trovano.

Qualità indispensabili per non montarsi la testa in una professione che pone i piloti vincenti sotto le luci sempre accese dei riflettori e delle critiche.

Niccolò inizia a correre in moto nel 1999, a soli 11 anni. L'anno seguente conclude il campionato italiano minimoto al quarto posto.

La svolta arriva nel 2002, quando Canepa, che ha 14 anni e frequenta la terza media, iscrive il suo nome negli annali del Campionato Italiano Velocità.
È il più giovane debuttante nella storia del CIV, che corre in sella a una potente e impegnativa 600 a 4 tempi.

Nei 2 anni successivi partecipa ad alcune prove del mondiale Supersport e alterna le classi 600 e 1.000 della categoria Stock.
Nel 2006 Niccolò conclude l'Europeo Superstock 600 al secondo posto, pur non partecipando alle 2 ultime gare per via di un infortunio.

Il 2007 è storia recente. Il giovane alfiere Ducati va a punti in tutte le 11 gare disputate, incamera 4 pole position, 2 vittorie e 6 podi. Non fa prigionieri e si laurea campione del mondo.
Niccolò ha la testa ben piazzata sulle spalle e non trascura la scuola, supera l'esame di maturità scientifica e si iscrive alla facoltà di Ingegneria Meccanica.
Un bell'esempio per tutti i giovani che sognano le gare. E tralasciano lo studio.

Nel 2008 prenderà parte ad alcune prove del Mondiale Superbike in qualità di wild card e avrà la responsabilità di portare avanti lo sviluppo delle Bridgestone destinate alla Desmosedici GP8 che corre nella Motogp.

Uno dei pochi piloti, forse l'unico, a seguire lo sviluppo delle moto che partecipano ad entrambi i campionati.


Sei giovanissimo, ma conosci già sia la SBK che la Motogp.
Niccolò Canepa: "Alla mia età mi reputo davvero fortunato, sviluppare la moto di Stoner è una grande soddisfazione. Inoltre in sella alla GP8 ho modo di conoscere le piste del Motomondiale e di valutare bene cosa fare nel 2009. Sia la Motogp, all'interno di un team satellite Ducati, che la Superbike nella squadra ufficiale sarebbero un traguardo fantastico".

Preferisci guidare la SBK o la MotoGp?
Niccolò Canepa: "Mi piacciono entrambe. Ma sono molto diverse. Con la SBK mi sento a casa, non mi mette mai in difficoltà. La Motogp è decisamente più difficile, ma correre a contatto diretto di Valentino e Casey ti fa crescere, è un'esperienza incredibile (Niccolò si riferisce ai test invernali, nda)".

Da quanto tempo corri con Ducati?
Niccolò Canepa: "Sono con loro da 3 anni, credono in me e mi stanno dando una grande opportunità. Tra l'altro fare il collaudatore della Motogp ti consente di conoscere il mezzo e le piste senza la pressione della gara, con maggiore serenità".

I tuoi obiettivi per il 2008?
Niccolò Canepa: "Cercherò di ben figurare alle gare del mondiale SBK in cui correrò come wild card. E soprattutto proseguirò il lavoro di collaudo delle gomme Bridgestone destinate alla Motogp per fare vincere la Ducati".

Raccontaci di te. Usi la moto nei tuoi spostamenti?
Niccolò Canepa: "No, non ho nemmeno la patente per le maxi moto. Potrei guidarne una depotenziata, ma non è il caso...".

Hai da poco la patente della macchina invece. La tua auto?
Niccolò Canepa: "Ho una Bmw Z4 3.000".

Donne e motori. Chissà quante ammiratrici dopo il titolo.
Niccolò Canepa: "No, figurati. Sono fidanzato da 2 anni!".

Sicuro?
Niccolò Canepa: "Beh, sicuramente sono aumentate. Lo posso dire, tanto non legge giornali e siti di moto...".

Come ti trovi nei panni di istruttore di piloti ben più vecchi di te?
Niccolò Canepa: "Benissimo! La mia passione sono le moto, portarle in pista. Tanto meglio se insieme ad altri motociclisti come me".

Domandona di rito.
Desmosedici GP8, è lei la più veloce in Motogp, non si discute (lo dice la classifica). Ma è così difficile da condurre al limite, visti i risultati di Melandri, Guintoli ed Elias?
Niccolò Canepa: "La GP8 credo che sia un'ottima moto, anche se, escluso Stoner, gli altri stanno facendo fatica a guidarla.
Le MotoGP comunque non sono moto facili, e hanno tantissime possibilità di regolazioni differenti, che possono portare fuori strada il pilota e gli ingegneri che lavorano per lui. Credo che stia succedendo proprio questo a Marco e agli altri piloti Ducati
".


Andrea Perfetti