Rossi: "Marquez fa paura"

Rossi: "Marquez fa paura"
Giovanni Zamagni
"E' positivo essere in scia a Lorenzo - commenta Rossi -, ma il distacco dalla Honda è troppo grande. Possiamo avvicinarci solo se aumenta il grip, ma sarà dura salire sul podio" | G. Zamagni, Austin
20 aprile 2013

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AUSTIN – La notizia positiva è che il distacco da Jorge Lorenzo è di solo 0”231, quella negativa è che le Honda sono lontane quasi due secondi: troppi per pensare di poterli recuperare in due turni di prove. Lo sa bene anche Valentino Rossi che, non a caso, sorride a chi gli chiede se domenica può puntare alla vittoria.
«No – risponde senza esitazione -: sarà già difficile salire sul podio».

 

L’analisi è spietata, ma assolutamente veritiera, anche se, naturalmente, Rossi è tutt’altro che arrendevole.
«Le condizioni della pista sono cambiate tanto dalla mattina al pomeriggio, ma il grip è rimasto piuttosto scarso: speriamo che migliori. Se accadrà, potremo essere più rapidi, perché in queste condizioni la nostra moto si muove tanto, fatica in inserimento di curva. E’ chiaro che se il grip migliorerà, sarà così anche per le Honda, ma credo che noi ne beneficeremmo più di loro. Per quanto riguarda il mio tempo sono abbastanza contento: ho girato con un passo simile a Lorenzo, mentre nei test lui era stato molto più veloce di me. Il problema è la differenza che c’è con la Honda, non solo con Marquez, che qui fa veramente paura, ma anche con Pedrosa e Bradl. Dovremo provare a inventarci qualcosa per avere più aderenza, magari mettendo più peso sul posteriore».


E’ comunque positivo che tu abbia girato come il tuo compagno di squadra.
«Sì, è importante essere lì con Lorenzo: da qualche parte mi da un decimo, in altre glielo do io. Insomma, siamo molto vicini e andare come lui con la stessa moto significa essere veramente veloci. Ma la Honda ha un grande vantaggio, non tanto in accelerazione, simile alla nostra come ho potuto vedere facendo un paio di giri con Marquez, quanto per come fa lavorare le gomme: Marc può frenare molto più profondo di me».


E’ lui il favorito?

«Sì, ha fatto tanti giri in 2’05” basso: in questo momento è indubbiamente il più veloce e costante».

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