MotoGP Austin. Prove libere 2, dominio Honda

MotoGP Austin. Prove libere 2, dominio Honda
Giovanni Zamagni
Tre Honda nelle prime tre posizioni con Marquez, Pedrosa e Bradl che precedono le Yamaha di Lorenzo e Rossi | G. Zamagni, Austin
19 aprile 2013

Punti chiave

 AUSTIN – Dominio Honda, con Marc Marquez, Dani Pedrosa e Stefan Bradl davanti a tutti. Poi le tre Yamaha di Jorge Lorenzo (a 1”606), Valentino Rossi e Cal Crutchlow, con Andrea Dovizioso al settimo posto in un turno pomeridiano finalmente interessante e significativo, dopo le condizioni quasi proibitive del mattino.
Faceva freddo nel primo turno di prove libere e le gomme faticavano a entrare in temperature – “si è girato al limite della sicurezza” avevano commentato all’unanimità i piloti -, mentre nel pomeriggio, finalmente, il sole ha riscaldato l’asfalto e i tempi si sono abbassati di 3”5-4”. Ma tanto al mattino quanto al pomeriggio, davanti a tutti c’è sempre stato Marquez, assolutamente imprendibile, così come lo era stato nei test di un mese fa.


“AIUTA AVERE 20 ANNI”

Proprio per la superiorità messa in mostra a marzo, non può certo essere considerato una sorpresa il primo tempo di Marc, mentre è assolutamente sbalorditivo il distacco rifilato al più immediato inseguitore (0”554) e la facilità con la quale riesce a domare le insidie di un tracciato definito dai colleghi ben più esperti di lui “davvero impegnativo”.
“In questi casi, paga rischiare un po’ di più: avere 20 anni è un bel vantaggio” aveva detto dopo le prime libere Valentino Rossi, per giustificare una supremazia mai in discussione. In effetti, vederlo guidare fa venire i brividi: come il miglior Stoner, che ha sostituito in sella alla RC213V, Marquez taglia i cordoli, mette la moto di traverso in staccata, non si scompone nemmeno di fronte alle sbacchettate più violente dell’avantreno. Insomma, un Marquez da applausi e anche tremendamente costante: a parte un dritto alla prima curva (in tanti lo hanno fatto, però, a causa della particolarità della frenata in salita), Marc non ha fatto errori, girando di passo mezzo secondo più veloce di tutti. Come dire che, al momento, è impensabile batterlo.


HONDA STRATOSFERICA

Anche se, per la verità, Pedrosa non è poi così lontano e rispetto al Qatar può contare su una moto stratosferica, qui decisamente più competitiva della Yamaha, perlomeno fino adesso. Probabilmente domani e domenica le M1 si avvicineranno, ma il vantaggio è tanto, come conferma anche il buon terzo tempo di Bradl, a lungo in prima posizione: il pilota del team Cecchinello ha chiuso a 1”142, ben mezzo secondo più rapido della prima Yamaha.


LORENZO E ROSSI VICINI

Ancora una volta, il più veloce in sella alla M1 è Lorenzo, ma Rossi è molto più vicino di quanto non lo fosse un mese fa nei test: Valentino ha chiuso al quinto posto a poco più di due decimi dal compagno di squadra e con qualche centesimo di vantaggio sulla terza Yamaha di Cal Crutcholw. Un significativo passo in avanti per Rossi, a conferma che la modifica di assetto, realizzata nei test a Jerez, gli permette di guidare bene e di sfruttare le qualità della sua moto.


DOVIZIOSO PRIMO DUCATI

E’ sempre Andrea Dovizioso il più rapido in sella a una Ducati, nonostante un problema tecnico lo abbia costretto a lasciare una moto lungo il percorso a 28 minuti dalla fine del turno. “Problema elettrico” è stata la prima analisi e Dovi, che già non aveva provato qui a marzo, ha perso ulteriore tempo, ma alla fine ha portato la Desmosedici a un dignitoso settimo posto, a 2”205 dalla pole, ma a quattro decimi dalla Yamaha di Crutchlow e Rossi. Più in difficoltà gli altri ducatisti, in particolare Andrea Iannone, solo 15esimo.


CLASSIFICA

Pos. Num. Rider Nation Team Bike Km/h Time Gap 1st/Prev.
1 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 339.5 2'05.031  
2 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 340.1 2'05.585 0.554 / 0.554
3 6 Stefan BRADL GER LCR Honda MotoGP Honda 336.4 2'06.173 1.142 / 0.588
4 99 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing Yamaha 334.3 2'06.637 1.606 / 0.464
5 46 Valentino ROSSI ITA Yamaha Factory Racing Yamaha 333.8 2'06.868 1.837 / 0.231
6 35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 333.9 2'06.899 1.868 / 0.031
7 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 334.2 2'07.236 2.205 / 0.337
8 19 Alvaro BAUTISTA SPA GO&FUN Honda Gresini Honda 337.7 2'07.256 2.225 / 0.020
9 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 333.4 2'07.699 2.668 / 0.443
10 11 Ben SPIES USA Ignite Pramac Racing Ducati 333.2 2'08.034 3.003 / 0.335
11 41 Aleix ESPARGARO SPA Power Electronics Aspar ART 316.4 2'08.299 3.268 / 0.265
12 68 Yonny HERNANDEZ COL Paul Bird Motorsport ART 315.5 2'09.374 4.343 / 1.075
13 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 332.6 2'09.424 4.393 / 0.050
14 14 Randy DE PUNIET FRA Power Electronics Aspar ART 315.9 2'09.739 4.708 / 0.315
15 29 Andrea IANNONE ITA Energy T.I. Pramac Racing Ducati 335.1 2'09.860 4.829 / 0.121
16 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing ART 308.1 2'10.411 5.380 / 0.551
17 71 Claudio CORTI ITA NGM Mobile Forward Racing FTR Kawasaki 316.1 2'10.720 5.689 / 0.309
18 7 Hiroshi AOYAMA JPN Avintia Blusens FTR 310.0 2'11.183 6.152 / 0.463
19 9 Danilo PETRUCCI ITA Came IodaRacing Project Ioda-Suter 317.7 2'11.614 6.583 / 0.431
20 70 Michael LAVERTY GBR Paul Bird Motorsport PBM 309.2 2'11.828 6.797 / 0.214
21 52 Lukas PESEK CZE Came IodaRacing Project Ioda-Suter 312.6 2'12.230 7.199 / 0.402
22 67 Bryan STARING AUS GO&FUN Honda Gresini FTR Honda 312.5 2'12.462 7.431 / 0.232
23 5 Colin EDWARDS USA NGM Mobile Forward Racing FTR Kawasaki 314.7 2'12.504 7.473 / 0.042
24 8 Hector BARBERA SPA Avintia Blusens FTR 310.9 2'12.573 7.542 / 0.069
25 79 Blake YOUNG USA Attack Performance Racing APR 310.2 2'13.158 8.127 / 0.585
  44 Mike BARNES USA GP Tech BCL 287.7 2'16.169 11.138 / 3.011