MotoGP. Qatar test, Day2. Rossi: "Un lavoro sporco, ma fondamentale"

MotoGP. Qatar test, Day2. Rossi: "Un lavoro sporco, ma fondamentale"
Giovanni Zamagni
Rispetto a ieri ha peggiorato posizione e tempo, ma Valentino non gli dà troppa importanza. “Abbiamo fatto tante prove in vista della gara: dobbiamo mettere insieme tutte le soluzioni migliori”. E, come altri, il pilota della Yamaha ha conservato le gomme. “Non ce ne sono abbastanza, le ho tenuto per domani”
3 marzo 2016

LOSAIL Il riscontro cronometrico non è esaltante, ma Valentino Rossi non sembra preoccuparsene più di tanto.

«Rispetto a ieri, sono peggiorato sia nella posizione (8° da 3°, NDA) sia nel tempo sul giro (1’55”947 contro 1’55”894, NDA), ma non arriviamo a conclusioni affrettate: aspettiamo domani. Oggi ci siamo concentrati soprattutto sul passo, avevamo tante soluzioni da provare, abbiamo risparmiato gomme per domani perché quelle “buone” sono limitate. Insomma, c’è margine di miglioramento: e oggi ho fatto più giri consecutivi: risultato a parte, le sensazioni sono buone, anche se ci manca qualche decimo. Oggi abbiamo lavorato su due moto differenti: domani cercheremo di mettere insieme tutto il meglio emerso».


Insomma, non bisogna guardare troppo il cronometro.

«Si può dire che oggi abbiamo fatto un lavoro sporco, ma fondamentale per raccogliere dati: ci siamo concentrati sul passo per capire il potenziale: alla fine non ho migliorato, ma il tempo è simile a ieri».


Qual è l’obiettivo per domani?

«Provare a fare una simulazione, capire meglio l’usura della gomma dopo 10 giri».


Perché non l’avete fatto oggi?

«Non abbiamo abbastanza gomme davanti: se le usavo oggi, non le avremmo avute per domani».


Sembra che con le Michelin sia più difficile fare il tempo a gomme nuove: concordi?

«Sicuramente sono differenti rispetto alle Bridgestone, ci vuole più tempo per scaldarle: sotto questo aspetto, le Michelin sono più “normali”. E, per quanto mi riguarda, potrebbe non essere un male dover aspettare qualche giro per prendere il ritmo».


Meglio la “34” o la “36” anteriore?

«Con la 36 si va più forte, ma potrebbe non tenere tutta la gara: bisogna ancora provare bene».

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