MotoGP. Pol Espargaro: con Honda o vinco o cado!

MotoGP. Pol Espargaro: con Honda o vinco o cado!
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Il catalano chiude in questo mese la sua lunga esperienza in KTM e passa in HRC con l’obiettivo di studiare Marc Marquez da vicino e impegnarlo in gara. E’ l’unico modo: andare come lui oppure stendersi.
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5 novembre 2020

Sono rimaste solo tre gare e poi le strade di Pol Espargaró e della KTM si separeranno. Quattro stagioni insieme, con alti e bassi ma nel complesso positive. E poi verrà aperta la pagina HRC in vista del 2021. Il pilota catalano ha parlato di questi temi con motogp.com nell'anteprima del GP d'Europa a Cheste.

"Quando scegli qualcosa - ha detto Pol - deve essere per il meglio. E oggi è stupido dire che forse sarei dovuto restare perché KTM è molto cresciuta: in quel momento passare in Honda era la decisione migliore che potessi prendere. Sono curioso di sapere cosa succederà. Sono stato in Yamaha e KTM in passato e non so cosa posso ottenere con un'altra moto. So però che questo tipo di cambiamento ti dà una motivazione in più”.

Alla domanda su quanto possa essere difficile condividere il box con Marc Marquez, Espargaró ha risposto evocando la sfida.

"Essere accanto al miglior pilota del mondo, su una delle migliori moto... Se non sei motivato da una sfida di questo tipo, allora è meglio che tu vada a casa. Sarà un passo importante nella mia carriera, un passo che mi renderà più forte o mi distruggerà, lo so. Voglio vedere soprattutto cosa rende Marc diverso dagli altri piloti, perché è così speciale; e l'unico modo per vederlo è sedersi nell’altro lato del box, controllare la sua telemetria e cercare di fare le stesse cose che fa lui. O lo fai o cadi, ma è l'unico modo".

Chiude per lui il progetto con KTM

Espargaró è ottavo in Coppa del Mondo e il marchio austriaco è quarto nel campionato costruttori. Sono i migliori risultati ottenuti da quando Pol è apparso in MotoGP.

“Anche se non è andata come avevo programmato, è chiaro, ci sono state occasioni in cui mi sentivo di guidare al miglior livello, altre volte ero più lento soprattutto in condizioni scivolose o con poco grip. Lì faccio fatica a trovare la confidenza necessaria per andare forte: a Misano1 andavo piuttosto male e poi nel GP di Misano2 sono salito sul podio, E’ complicato, alla fine l'importante è essere competitivi per lottare per la vittoria, anche se non ci arrivi”.

In chiusura di intervista, lo spagnolo prevede un futuro radioso per KTM, sentendosi molto orgoglioso di aver fatto parte del progetto anche se nturalmente è dispiaciuto di dover partire.

"Sarà triste andar via dopo tanti anni e tanti sforzi, mi mancheranno la moto e l'atmosfera. Le persone che lavorano a questo progetto sono incredibili, mi mancheranno moltissimo ".