MotoGP. Luca Marini: “Mi sento più forte del 2019”

Giovanni Zamagni
Il pilota del team Sky-VR46 racconta come sta vivendo la quarantena; i problemi avuti nella prima gara; le aspettative per il campionato 2020; le difficoltà avute al debutto nel motomondiale; quanto è bella e divertente la Moto2; il ricordo dell’impresa di Valentino a Welkome. E tanto altro
27 aprile 2020

Oggi, con Skype, vi porto a casa di Luca Marini. Ecco un estratto della video intervista.
“Sto molto bene, ancora non è troppo pesante questa quarantena: sono a casa con lamia fidanzata, i miei due cani, cerchiamo di non annoiarci troppo. Faccio un po’ di allenamento, ma molto basico, per non essere troppo indietro quando ci si potrà allenare”.

FASE2
“Mi sembra che il governo sia molto cauto sulla Fase2, seguo attentamente la situazione per capire quando si potrà tornare alla normalità. Non mi sembra che ci sia grande fretta, non dovrebbero esserci problemi di salute. Per quanto riguarda gli allenamenti, sembra che dal 4 maggio potremo tornare ad allenarci”.

TIRO CON L’ARCO E POLACCO
“Ho iniziato a tirare con l’arco: mi è sempre piaciuto, provo a impararlo. Sto studiando una nuova lingua, il polacco, perché la mia fidanzata è nata lì”.

MONDO PARALLELO
“Quando andiamo alle gare si pensa solo a quello, come se quello che rimane a casa non contasse più nulla”.

GP QATAR
“Sono contento che noi abbiamo fatto una gara, abbiamo potuto vedere il livello dei vari piloti e team, avere la conferma di quanto fatto durante l’inverno. A noi è servito tanto. Abbiamo lavorato molto bene, la moto era perfetta, mi trovavo molto bene, ero veloce e costante. Ho cercato di impostare il mio passo per andare via, poi, dopo metà gara, ho iniziato a soffrire molto con la gomma davanti in maniera anomala. La gomma era distrutta sul lato destro, non potevo più guidare: nessuno è riuscito a spiegarmi cosa è accaduto. In ogni caso, tutto il fine settimana mi ha lasciato sensazioni positive: abbiamo lavorato bene. Sono cresciuto molto rispetto al 2019, mi sento forte”.
 

CAMPIONATO DIVERSO?
“Bisognerà vedere cosa faranno: sarà diverso se si correrà con grande frequenza, un GP ogni settimana. Bisognerà saper gestire, non commettere errori, non subire infortuni per non compromettere le gare successive. Ma alla fine, io credo che i piloti più forti saranno comunque davanti”.

MOTO2 OK
“E’ una categoria che prepara bene alla MotoGP: lo era già quella con il motore Honda, lo è ancora di più con la Triumph. E con i nuovi aggiornamenti di elettronica è tutta meglio. Dà molto gusto guidare queste moto, è un bell’equilibrio, un po’ come era la 250, un buon rapporto peso/potenza. Sono molto contento di fare questa categoria: la 250 era ancora più moto da corsa, ma siamo lì”.

MARINOVICH
“Cerco di gestire al meglio le mie emozioni: mi aiuta in gara, cerco di concentrarmi al meglio su quello che devo fare, provo a trasformare la tensione in positività per ottenere risultati migliori. Cerco sempre di arrivare velocemente sulla griglia, così ho più tempo per fare le mie cose, ricordarmi cosa devo fare nella procedura di partenza. La tensione massima c’è sulla griglia, quando devi metterti il casco”.

DEBUTTO NEL MOTOMONDIALE
“Passare dal campionato europeo di Moto2 al mondiale il salto è grandissimo, ci vuole tempo per capire come funziona tutto. Già nel 2017 ho fatto un buon salto, ma sono stati due anni importanti per la mia crescita: dopo qualche gara ti ambienti, comincia andare al 100% già dal primo giro delle FP1”.

2021 BLOCCATO
“Credo che per quanto sta succedendo, nel 2021 non ci saranno cambiamenti, non credo che nessun team della MotoGP punti su un pilota della Moto2 dopo un campionato probabilmente sfalsato”.

PECCO BAGNAIA
“Non mi aspettavo che avesse così tante difficoltà in MotoGP: era andato fortissimo nei test e pensavo che mentalmente si trovasse molto bene con la Ducati. Ma a fine 2019 è migliorato tanto e quest’anno può essere protagonista”.

FABIO QUARTARARO
“Ha sorpreso tutto il mondo, è stato veloce e costante, ha avuto qualcosa in più rispetto agli altri piloti Yamaha”.

DAVID MUNOZ
“E’ molto calmo, lavora molto bene, ha sempre un ottimo rapporto con il pilota: può essere di aiuto a Valentino”.