MotoGP, Ducati: va bene otto moto. Ma ci vuole chiarezza

MotoGP, Ducati: va bene otto moto. Ma ci vuole chiarezza
Giovanni Zamagni
Dopo Pramac (al Mugello) e Gresini (al Sachsenring) settimana prossima verrà ufficializzato l’accordo con VR46, per un futuro che si prospetta molto interessante per la Casa di Borgo Panigale. Ogni dettaglio, però, dovrà essere puntualizzato in anticipo per evitare pericolose incomprensioni durante la stagione
18 giugno 2021

Prima la Pramac, poi Gresini, quindi settimana prossima verrà ufficializzato l’accordo con VR46: il futuro dei team satelliti Ducati è ormai definito. Pramac rimarrà la squadra di riferimento - come è giusto che sia - e avrà disposizione due DesmosediciGP ufficiali 2022, mentre il team Gresini avrà due 2021 e per VR46 si può ipotizzare una 2021 (probabilmente per Marco Bezzecchi) e una 2022 (per Luca Marini).

La Ducati sarà in grado di gestire otto moto? L’ha già fatto in passato, anche se è vero che allora c’era una squadra che aveva materiale nettamente inferiore rispetto alle altre. Un po’ come succede adesso con la squadra Avintia, che dispone di moto 2019. L’anno prossimo, però, l’impegno sarà più importante, ma la Ducati ha la capacità tecnica di fornire materiale di assoluto valore. Per sfruttare questa opportunità - perché di opportunità si tratta, anche dal punto di vista economico, considerando i team e la qualità degli sponsor - ci vuole chiarezza nella gestione.

Bastianini si sente sminuito

Quella che forse è mancata con Enea Bastianini, legato alla Ducati da una opzione che scadeva il 30 giugno, opzione che la Casa di Borgo Panigale ha fatto valere qualche giorno fa. Bene così. Però, evidentemente, non tutti gli aspetti sono stati messi sul tavolo prima di annunciare l’accordo con il team Gresini, tanto è vero che Carletto Pernat, il manager di Bastianini - ha tuonato in diretta televisiva: “C’è ancora qualche dettaglio da sistemare. Ripeto, dettagli, ma vanno chiariti”.

Quali dettagli lo sanno loro, è chiaro che Pernat vuole che venga riconosciuto il valore del suo pilota, del campione del mondo della Moto2, oggi il “rookie”, il debuttante messo meglio in classifica. Inevitabilmente, Bastianini non sarà troppo contento di non poter disporre di una moto ufficiale, anche se l’ultima versione del 2021 sarà con ogni probabilità un mezzo di altissimo livello. E non dimentichiamo che all’interno del box Gresini ci saranno cinque uomini di Borgo Panigale per una assistenza di grande valore.

Ben vengano quindi otto moto, brava Ducati, bravo l’ingegnere Gigi Dall’Igna: con una gestione accurata, il futuro può essere molto positivo per Borgo Panigale. L’importante è chiarire bene ogni dettaglio con tutte le squadre satellite, per non ritrovarsi a dover discutere a stagione in corso.