MotoGP: Alex Márquez merita la classe regina?

MotoGP: Alex Márquez merita la classe regina?
Giovanni Zamagni
A metà stagione, è giusto fare un bilancio sulle prestazioni del campione del mondo della Moto2. “Il mio problema più grande è in qualifica, ma in gara siamo sulla strada giusta” dice Alex. Il confronto con Morbidelli, Bagnaia e Mir dice che…
25 settembre 2020

Marc Márquez lo ha ripetuto all’infinito: “Alex è in MotoGP perché in quanto campione del mondo della Moto2, non perché fratello di…”. Molti, però, la pensano diversamente: “Alex è in MotoGP, oltretutto nel team HRC, perché fratello di Marc”. Effettivamente i risultati sono stati piuttosto deludenti. Ma è veramente così, Alex sta andando così piano?

Mettiamo a confronto i risultati ottenuti da Alex Márquez nelle prime sette gare con quelli di Franco Morbidelli, Pecco Bagnaia e Joan Mir al primo anno in MotoGP. Ricordiamo che Morbidelli guidava una Honda satellite, allora decisamente inferiore alla RC213V ufficiale; Bagnaia una Ducati più vecchia di un anno (del 2018); Mir una Suzuki ufficiale. Dalla tabella si vede chiaramente che le prestazioni di Márquez jr sono assolutamente in linea e paragonabili a quelli dei piloti che oggi vincono o, comunque, sono grandi protagonisti.

In difficoltà in qualifica

Nella conferenza stampa di presentazione del GP di Catalunya, AM ha fatto il punto sul suo cammino in MotoGP a metà campionato.

“Per me la situazione non è facile: quest’anno abbiamo fatto un solo test, tra le due gare di Misano, mentre per un debuttante sarebbe importante fare chilometri. Bisogna stare tranquilli e migliorare poco alla volta” ha sottolineato giustamente Alex. Non fare i test è particolarmente penalizzante per un pilota che corre per la prima volta nella categoria più complicata del motomondiale. Nell’ultimo GP, Alex Marquez ha fatto una buona gara, sicuramente la migliore dell’anno: Alex è convinto di essere sulla strada giusta.

“La Honda ha un grande potenziale, devi imparare a sfruttarla e a gestirla. E’ vero, è una moto difficile, ma come lo sono tutte le MotoGP e quest’anno ogni piccolo dettaglio può fare la differenza. Credo che da qui in avanti potremmo essere più veloci” spiega il pilota. Per poi aggiungere. “Fatico tantissimo in qualifica, mentre in gara ho un passo migliore. La MotoGP è molto differente nei 15 minuti cronometrati rispetto alle altre categorie. Credo che la RC213V non sia la moto più facile per il giro secco, abbiamo qualche problema con le gomme nuove. Ma se riesco a migliorare un po’ in qualifica, si può stare regolarmente nei dieci”.

Voi cosa ne pensate? Alex Marquez è adatto o no alla MotoGP?