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Ha entusiasmato nella sprint recuperando dalla 14esima posizione del primo giro fino alla quarta finale. Ha compiuto un’impresa d’altri tempi trionfando dalla decima posizione. Insomma, è stato grande protagonista, qualifiche a parte: vederlo guidare così è una gioia. Non deve rimanere un caso isolato. Esaltante.
Lacrime di gioia per una pole position - la terza consecutiva - esaltante. Lacrime di gioia per 11 giri al comando condotti da campionissimo quale è. Lacrime di disperazione per una rottura meccanica inconcepibile. Rimane l’amaro in bocca. Ma anche la consapevolezza di un pilota capace di fare una differenza mostruosa. Che sfiga.
Il successo di Le Mans sembrava casuale, il GP di Gran Bretagna conferma le qualità del pilota del team LCR, probabilmente nel suo miglior momento della carriera. Va forte, sbaglia pochissimo, è super deciso nei sorpassi, fa la differenza rispetto a chi ha la moto come la sua. Che deve fare di più? Applausi.
Sabato, dopo la sprint, era indiavolato come lo avevo visto poche volte per aver preso paga dal fratello. Domenica ha fatto buon viso a cattivo gioco, ma anche in questo caso non era così soddisfatto del podio.
Anche a Silverstone ha fatto la differenza, ma gli è anche andata bene, perché senza la perdita d’olio dalla moto di Morbidelli sarebbe tornato a casa con solo 9 punti (quelli della sprint). Per la prima volta, ha evidenziato qualche problema di avantreno, ma riesce comunque a guidarci sopra. Senza avversari (per il titolo).
Colpisce la serenità con cui affronta il momento più difficile della sua carriera in Ducati. Allarga le braccia e dice: “Faccio quello che riesco”, annichilito da una GP25 che non gli dà nessuna fiducia sull’avantreno. A Silverstone è emerso chiaramente che le sue valutazioni sulla moto sono corrette, ma è chiaro che da un campione come lui ci si aspetta comunque che riesca a metterci in qualche modo una pezza. Sfiduciato.
Un voto in meno per essersi “distratto” ancora una volta in qualifica, questa volta rallentando Bezzecchi: deve assolutamente migliorare sotto questo aspetto. Fa però una gran gara e prova in tutti i modi a battere Marquez all’ultimo giro: probabilmente, se davanti avesse avuto qualsiasi altro pilota sarebbe riuscito a salire sul podio. Bravo anche a reagire dopo venerdì e sabato complicati. Tenace.
È caduto molto, ma è anche andato ancora una volta fortissimo, battendo per la prima volta il fratello in pista (a Jerez Marc era caduto). Ormai va forte ovunque e con ogni condizione: in gara è stato inevitabilmente un po’ condizionato dalla caduta nel primo via. Anche a lui è andata bene. Bella stagione.
Dopo la sprint sembrava depresso, sfiduciato da una moto poco competitiva. In gara, però, ha tirato fuori la grinta, tornando il punto di riferimento di KTM. Ma sogna ben altro. Brodino caldo.
Contribuisce in maniera importante nella crescita della Yamaha, soprattutto fungendo da stimolo per Quartararo, perlomeno nel giro secco. In gara fa sempre un po’ il gambero, ma sta facendo di tutto per scacciare l’ombra sempre più ingombrante di Razgatlioglu. Basterà?
Bene in qualifica, ma nelle due gare fatica di più. Normali alti e bassi di un debuttante in MotoGP.
Dice di aver trovato il giusto assetto per far funzionare la GP25, ma i risultati non si vedono, anche se nella sprint ha fatto benino. Bisogna cambiare passo.
Un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni: secondo lui, solo per mancanza di conoscenza di questa moto.
Su una pista a lui favorevole, non riesce a mettersi in evidenza. Preoccupante.
Fa un discreto fine settimana.
La sensazione è che non ne riesca a venire fuori.
Aprilia RS-GP voto 9: Silverstone è stata evidentemente disegnata per esaltare le caratteristiche della RS-GP. La verità è che hanno ragione i tecnici di Noale: la moto è competitiva, fino adesso non erano riusciti a dimostrarlo.
Honda RC213V voto 8: Zarco fa una gran differenza, ma la moto è indubbiamente cresciuta.
Yamaha M1 voto 5: Quartararo fa una grandissima differenza, ma la moto è indubbiamente cresciuta (bis). Ma non si deve rompere.
Ducati DesmosediciGP25 voto 7: Su questa pista sono emersi problemi imprevisti. Qui non era sicuramente la migliore moto.
Ducati DesmosediciGP24 voto 8: Qui migliore della versione ufficiale. Rimane la miglior Ducati mai costruita?
KTM RC16 voto 5: Nessun pilota in Q2, tante difficoltà: gli avversari qui erano lontani.