MotoGP 2025. GP di Spagna ad Aragon. Johann Zarco: “Vorrei arrivare vicino al sesto posto”

MotoGP 2025. GP di Spagna ad Aragon. Johann Zarco: “Vorrei arrivare vicino al sesto posto”
“Le molte curve a sinistra che ci sono qui non sono ideali per me, ma vorrei comunque portare a casa un buon risultato, come è accaduto nelle ultime due gare. Futuro? Vorrei restare in Honda”
5 giugno 2025

Ha vinto la gara lunga di Le Mans ed è arrivato secondo in quella di Silverstone. Johann Zarco, alla guida della sua Honda, è reduce da due podi consecutivi. Conquistando il terzo ad Aragon, diventerebbe il primo pilota che non guidi una Ducati a riuscire nell'impresa per la prima volta dal 2019.

Pensi di poterci riuscire?

“Questo weekend mi piacerebbe arrivare vicino al sesto posto. Secondo me, è questo il mio potenziale qui. La pista di Aragon presenta molte curve a sinistra e questa non è una situazione ideale per me, ma sto riuscendo a gestire i miei punti deboli e proverò a sfruttare meglio i punti di forza della mia moto. Vorrei portare a casa un risultato buono, come accaduto nelle ultime due gare”.

Cosa ci dici sul tuo futuro?

“Il mio obiettivo è quello di rimanere in Honda. La trattativa era sulla buona strada già prima di Le Mans, poi ho conquistato due podi. La collaborazione dovrebbe continuare”.

Cosa proverai nei test di lunedì?

“Non lo so ancora, lo saprò domenica sera o addirittura lunedì mattina. Ovviamente darò il massimo in pista e poi comunicherò le mie sensazioni ai tecnici”.

Questa pista è nota per il poco grip, che può peggiorare con condizioni miste. La buona accelerazione della tua moto ti aiuterebbe in questo caso?

“Abbiamo fatto dei miglioramenti per quanto riguarda l’accelerazione, ma siamo forti anche in ingresso curva. Avere un buon feeling soprattutto nelle curve a sinistra può fare una grossa differenza qui, come ha dimostrato Marc nel passato. Quando non c’è molta aderenza, il mio stile di guida con questa moto funziona lo stesso abbastanza bene, per cui sono curioso di vedere cosa riusciremo a fare. L’aspetto più impegnativo sarà riuscire a trovare costanza nelle curve a sinistra, in modo da essere veloci ad ogni giro”.

Pensi che le sei Ducati abbiano margine rispetto a tutti gli altri costruttori?

“È bello che ogni tanto vincano delle moto diverse, come è successo a Silverstone. Lì le condizioni della pista erano insidiose e i piloti Ducati non sono riusciti a sfruttare al massimo il potenziale della moto. Sono felice di sapere che ci avviciniamo sempre di più al podio, ma sta di fatto che in condizioni ideali Ducati abbia qualcosa in più di tutti”.

Come è andato il test a Suzuka?

“Il test è stato positivo. È stato bello guidare la CBR proprio in quella pista, anche se abbiamo dovuto viaggiare subito dopo la gara di Silverstone, senza dormire più di tanto, quindi fisicamente e mentalmente non è stato semplicissimo. Per quanto riguarda il telaio, niente di speciale, perché abbiamo avuto a disposizione solo due brevi sessioni in pista, ma il secondo giorno è stato bello poter vedere alcuni fan”.

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