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L'ultimo ricordo a Brno per Brad Binder è quello della sua prima vittoria nella classe regina, nella sua stagione da rookie. In conferenza stampa, il pilota KTM si è confrontato con i giornalisti sulle sue aspettative per questo weekend.
Sul ritorno a Brno...
“Sempre bello tornare in un circuito a cui sei legato. Sono già passati 5 anni, è bello tornare qui ed è sempre molto positivo per me. Ho dei ricordi molto belli che mi legano a questo circuito: ho sempre avuto buoni risultati, anche in Moto2 e in Moto3. Non vedo l’ora di correre qui, di salire sulla KTM e di riprovarci su questo circuito. Penso che queste curve un pochino più lunghe, che sono un po’ più lente quando recuperiamo la moto e la rimettiamo in posizione possano aiutarci a fare meglio. Molto lo capiremo domani andando in pista, per via della riasfaltatura: pare che ci sia un buon grip, i tempi dei test sono stati molto veloci. Mi aspetto che sia una pista molto veloce. Sono molto entusiasta: per noi è in salita ma stiamo trovando la strada giusta”
In questo momento qual è il limite più grande della KTM?
"Il limite più grande è difficile da identificare. Dipende dal circuito, in alcuni andiamo bene, in altri fatichiamo parecchio. Penso che da 2-3 gare sia cambiato: sembra che abbiamo trovato in parte la strada, all’inizio avevamo chattering al posteriore e all’anteriore. Avremmo un grande beneficio se avessimo un po’ di stabilità sull’anteriore, che stiamo cercando"
Qualche settimana fa, Max Verstappen ha dichiarato che in Formula 1 dovrebbero essere delle piste "obbligatorie", citandone sei. Quali sono secondo voi le sei piste iconiche della MotoGP?
“Le sei piste nelle quali vado più veloce sono le mie ideali: Mugello, Phillip Island, Assen, Brno, Jerez, mi piace tanto anche il tracciato del Gran Premio dell'America ma lì sono inutile, lo eviterei”