MotoGP 2025. Brembo allo Spielberg

MotoGP 2025. Brembo allo Spielberg
La pista austriaca è tra le più impegnative, per i freni, con cinque frenate della categoria Hard e tre Medium. Brembo ricorda qualche episodio del GP d’Austria riferito al tema freni, protagonisti Doohan e Dovizioso
14 agosto 2025

Secondo i tecnici Brembo, che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti della MotoGP, il Red Bull Ring di Spielberg da 4,348 km di lunghezza rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni:

in una scala da 1 a 6 presenta un indice di difficoltà di 6 per effetto di cinque frenate della categoria Hard e tre Medium.

Dalla partenza fino alla bandiera a scacchi della gara standard, ciascun pilota esercita un carico complessivo di 1,1 tonnellate sulla leva del freno…In ogni giro i freni sono utilizzati per quasi 29 secondi, equivalenti ad un terzo di gara.

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La curva più dura

La decelerazione è pari a 1,5 g, la pressione del liquido freno Brembo tocca gli 11,3 bar e la temperatura dei dischi in carbonio arriva fino a 630 °C. La curva più dura del Red Bull Ring per l’impianto frenante è la 4: le MotoGP passano da 301 km/h a 81 km/h in 5,2 secondi, nei quali percorrono 246 metri, mentre i piloti esercitano un carico sulla leva del freno di 5,3 kg.

La storia del GP vista da Brembo

Il GP Austria andrà in scena per la trentaquattresima volta: la prima edizione si disputò nel 1971 al Salzburgring e Giacomo Agostini fece subito valere la sua legge, vincendo sia la gara della 350 sia quella della 500, allora in sella alle MV Agusta. Nel 1996 la gara si spostò all’A-1 Ring ma, dopo due edizioni, l’Austria fu esclusa dal calendario iridato. Ci è tornata soltanto nel 2016. 

Nella memoria di Brembo, due episodi. L’ultimo GP Austria al Salzburgring fu quello del 22 maggio 1994 e Mick Doohan vinse la gara, realizzò il giro veloce e fece anche la pole alla media di 197,677 km/h. Era una follia per le condizioni di sicurezza della pista dell’epoca, tanto che il pilota australiano definitiva il tratto tra le curve 7 e 10 come "inserire una moto nella cruna di un ago a 290 km/h, sfiorando le altre carene, con i guardrail su ambo i lati". In quei frangenti l’impianto frenante Brembo della sua Honda non serviva a nulla, ciò che contava era il coraggio.

E poi il Dovi. ll GP Austria 2020 fu l’ultimo vinto in carriera da Andrea, 16 anni e 120 giorni tra il primo e l’ultimo GP vinto, terza striscia vincente più lunga dopo Valentino Rossi e Loris Capirossi. Memorabile fu il successo del Dovi in Austria nel 2017: Marc Marquez lo sorpassò all’ultima curva ma arrivò lungo in frenata, Dovi lo fece sfilare e aprì il gas per primo, ripassandolo con l’incrocio di traiettorie. In MotoGP non sempre vince chi frena più forte.
 
 Al Dovi, sottolinea Brembo, si deve anche il rilancio della pompa pollice: ai tempi della Ducati Andrea la usava per controllare il freno posteriore nelle curve a destra, invece del freno a pedale con il quale faticava alla massima angolazione di piega.

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