MotoGP 2024. Pecco Bagnaia: “Dedizione e ambizioni sono la benzina più potente”

MotoGP 2024. Pecco Bagnaia: “Dedizione e ambizioni sono la benzina più potente”
Giovanni Zamagni
Molti considerano la stagione 2024 come quella della verità: Pecco non è così d’accordo: “La vivo come una stagione normale: credo che gli equilibri rimarranno i soliti, con la differenza che Marquez avrà una moto competitiva”. Sul contratto: “Non nascondo che stiamo lavorando per stare con Ducati”
22 gennaio 2024

Madonna di Campiglio - Rispetto al 2023, Francesco Bagnaia sembra molto più rilassato: la pausa è stato più corta rispetto alla scorsa stagione, Ma Pecco ha potuto riposarsi di più. Poi c’è la consapevolezza di una grande competitività: “Se lavoriamo bene, sappiamo di essere veloci”. Insomma, il campione del mondo è pronto per una sfida che si annuncia difficilissima.

Gli appassionati indicano il 2024 come “l’anno della verità”: tu come lo vivi?

“Io lo vivo come una stagione normale. Capisco che si cerchi sempre di enfatizzare tutte le situazioni, è giusto che si parli tanto e ci sia molta aspettativa, ma vediamo quando inizia la stagione: credo che gli equilibri rimarranno i soliti, la differenza è che Marquez avrà una moto competitiva. Credo sarà competitivo da subito, come è normale che sia”

Con tanti piloti forti con la stessa moto: quanto conterà la tenuta psicologica, quanto è aumentata la tua consapevolezza in questi anni?

“Ho la consapevolezza che se lavoriamo bene, i risultati arrivano: questo è un bel vantaggio. Siamo perfettamente consapevoli che bisogna rimanere concentrati e non bisogna farsi prendere dall’agitazione e lavorare il più possibile per prepararsi alla gara. Diverse volte, nel 2023, ero piuttosto indietro alla fine del primo turno, ma siamo sempre stati pronti ad affrontare le gare con la consapevolezza che il lavoro avrebbe pagato”

Dopo due titoli consecutivi, sei naturalmente il favorito: qual è l’errore che non bisogna commettere?

“Non lo so. Forse non bisogna pensare di poter sottovalutare gli avversari o le situazioni. Ma non è certamente il mio caso: io cerco di fare il massimo possibile, la mia ambizione è continuare a ottenere i risultati che mi pongo di raggiungere all’inizio della stagione: la dedizione e l’ambizione rimarranno la benzina più potente che c’è”

Analizzando un dato negativo, come quello delle tue cadute, si evince un dato positivo: nel 2022 eri finito a terra 14 volte, nel 2023 sette. Lo si può leggere come una tendenza al miglioramento?

“È vero, sono caduto meno con il doppio delle gare: è un dato positivo. Però cinque delle sette scivolate le ho fatte in gara: questo aspetto va sicuramente migliorato”

Avete chiesto a Ducati più potenza, ma nel 2023 al Mugello, alla staccata della San Donato sono stati raggiunti i 366 km/h, tanto che per il 2024 è stato arretrato di 500 metri il muro di protezione. Numeri impressionati: c’è un limite?

“Io non credo sia giusto ridurre la velocità, perché la MotoGP è il massimo del massimo della tecnica motociclistica: per me non sarebbe corretto mettere dei limiti. Più ce n’è e meglio è. Per quanto riguarda la sicurezza, è un qualcosa sulla quale si sta lavorando tanto, è migliorata la sicurezza dei circuiti e siamo tutti d’accordo che non bisogna fermarsi a lavorare, ma non è riducendo la velocità che aumenta la sicurezza”

Ducati ha perso l’ingegnere Max Bartolini, passato in Yamaha: quanto mancherà dentro al box?

“Sicuramente Max era una figura fondamentale, ricopriva un ruolo molto importante. Su di lui facevo molto affidamento, quindi è un peccato. Ma la persona che lo sostituirà è molto capace, sono convinto che faremo un grandissimo lavoro anche con lui”

Torniamo un attimo indietro: è stato più difficile difendersi da Martin nel 2023 o rincorrere Quartararo nel 2022?

“Era più difficile la situazione del 2023: dopo Barcellona si è complicato tutto, un periodo nel quale Martin si è motivato molto a vedermi in difficoltà. Si è caricato e ha ottenuto buoni risultati, soprattutto il sabato, perché domenica sono sempre stato più forte. Nel ’22, da -91 l’unica possibilità era vincere, eravamo obbligati a farlo e quasi veniva più facile”

Nel 2023, rispetto a Martin, hai faticato di più nella “sprint”: devi lavorare su questo aspetto?

“Fino a Barcellona io ero nettamente più forti in ogni situazione, poi mi è mancata un po’ di esplosività. Solo nelle ultime tre gare siamo tornati veloci anche il sabato, pur raccogliendo meno per una serie di problematiche”

Ripeti continuamente che vorresti rimanere a vita in Ducati e Ducati dice che il tuo contratto è prioritario: si potrebbe arrivare in Qatar con l’annuncio del rinnovo?

“Non nascondo che stiamo sicuramente trattando e la volontà di entrambi è rimanere insieme, di più non so…”

Che titolo daresti a questa stagione?

“Non lo so, non sono bravo in questo. Come è stato detto all’inizio, la stagione della verità?”

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