MotoGP 2023. Parla il chirurgo di Marc Marquez: "Da un punto di vista medico l'omero è come prima della caduta, ora non avrà limiti"

MotoGP 2023. Parla il chirurgo di Marc Marquez: "Da un punto di vista medico l'omero è come prima della caduta, ora non avrà limiti"
Interessante intervista al dottor Joaquín Sánchez-Sotelo che ha spiegato moltissimi aspetti dell’intervento a cui è stato sottoposto il pilota spagnolo: “La notte prima dell’intervento non ho dormito, ma avevo la sensazione che avrebbe funzionato”
17 febbraio 2023

Il giornalista Oriol Puigdemont di Motorsport.com ha intervistato il dottor Joaquín Sánchez-Sotelo. Si tratta del medico che ha operato a giugno in Usa Marc Marquez.

Ecco alcuni passaggi di questa interessante intervista, si scopre che le ossa del pilota, prima di essere operate sono state riprodotte con stampa 3D, per capire meglio.

Si scopre anche che questa è un’operazione rara, non tanto perché gli omeri si risaldano correttamente, quanto perché le persone con l’omero ruotato semplicemente si abituano a vivere così. Ma il numero 93 secondo il dottore ora è totalmente a posto: “Da un punto di vista medico, l'omero è come prima della caduta, non avrà limitazioni”.

Su come è nato l'approccio con il pilota spagnolo…

"Marc aveva avuto bisogno di tre precedenti interventi chirurgici in Spagna. Mi chiamò e mi disse che, nonostante avesse risolto l'infezione, aveva problemi di mobilità, fondamentalmente esterna. In un primo momento gli consigliai di concedersi ancora qualche mese, per cercare di migliorare il più possibile. Dopo questo periodo, mi disse che non riusciva ancora a controllare la moto in curva e che aveva problemi anche in frenata. Non riusciva a bloccare il braccio, che andava verso l'interno”

Quest’ultimi aspetti li ritroverete anche nella serie di Prime che esce il 20 febbraio. Poi cosa è successo?

“Marc mi ha inviato una TAC di entrambe le braccia. Grazie alla stampa 3D, abbiamo riprodotto in plastica i suoi due omeri: quello sinistro e quello infortunato, che presentava una notevole rotazione. Abbiamo avuto una videochiamata, gli ho mostrato le ossa e mi ha detto: 'Mi opero'. Quando ha visto l'immagine 3D dei due omeri, ha capito che la soluzione migliore era l'operazione. È una prova molto visiva. È stato molto coraggioso, perché quando si dice ad un paziente che si è rotto un braccio che glielo taglierai di nuovo, la maggior parte delle persone dice che sei pazzo. Era l'unico modo per farlo"

Un’operazione rara ma non è come si pensa...

"L'operazione di Marc è rara e la faccio una o due volte all'anno. Fondamentalmente, perché i pazienti a cui succede la stessa cosa, e il cui osso ha una rotazione simile, si adattano alla vita di tutti i giorni. Se fosse stato un calciatore, probabilmente si sarebbe adattato a giocare con il braccio in quel modo. Ma, per esempio, lo avrebbe limitato in un'azione semplice come lavarsi i capelli"

Il medico ha poi spiegato la tecnica dello specchio, utile per capire come operare il pilota...

"Il corpo umano è molto simmetrico. L'omero destro di una persona è identico al sinistro. Quando si vuole ricostruire un osso per riportarlo a com'era prima della lesione questa tecnica è estremamente utile"

Sulla tecnica usata per l’operazione…

“Ho cercato un modo per cercare di rendere l'intervento il meno invasivo possibile, il meno rischioso. L'osso è un cilindro, quindi ho deciso di effettuare il taglio un po' più in alto per limitare il rischio di complicazioni. Anche se in sala operatoria possono sempre esserci problemi, avevo la sensazione che avrebbe funzionato. Naturalmente, la notte prima dell'operazione non ho chiuso occhio. Pensavo: 'Oh mio Dio, spero che tutto vada bene'”

Avrà ancora delle limitazioni?

"Marc ha grande capacità di sacrificio, non credo gli rimangano limitazioni. Penso che le precedenti operazioni alle spalle (dopo le varie lussazioni) gli causeranno più problemi di quest'ultimo intervento. Da un punto di vista medico, l'omero è come prima della caduta. L'unico dubbio che ho è che abbia qualche timore a salire sulla moto. Ma, conoscendo un po' la persona, mi sembra che la parte mentale sia abbastanza sotto controllo"