MotoGP 2023. Mentre Quartararo è tornato alla base 2021 il presidente di Yamaha Europa ha detto: “Da un anno seguiamo i consigli di Fabio"

MotoGP 2023. Mentre Quartararo è tornato alla base 2021 il presidente di Yamaha Europa ha detto: “Da un anno seguiamo i consigli di Fabio"
  • di Raul Martini
La situazione per la Casa giapponese non è facile. L'alto dirigente ne ha parlato offrendo alcuni spunti
  • di Raul Martini
24 maggio 2023

Ultimamente la Yamaha sembra una nave che affonda con l’equipaggio che si butta a destra e sinistra abbandonandola. Ovviamente è una metafora ma dopo Fabio Quartararo che ha detto che ha deciso di tornare alla base 2021 (quella di due anni fa, oh!), lunedì Toprak Razgatlioglu ha salutato tutti: dal 2024 sarà in BMW.

Viene quindi un tantino difficile credere alle parole dei vari dirigenti che si spendono per dire che la Casa giapponese investe e vuol recuperare il terreno perduto: mancano i fatti.

Un paio di mesi fa ha parlato Lin Jarvis (dicendo che il motore usato quest’anno è quello che avrebbero dovuto usare l’anno scorso), dieci giorni fa Maio Meregalli ha cercato di spiegare a Zam la situzione.

Infine, pochi giorni, fa ha parlato Eric De Seynes, presidente europeo di Yamaha: “È da un anno che lavoriamo molto duramente seguendo i consigli di Fabio” ha detto.

Poi ha aggiunto che la Casa giapponese ha investito: “Abbiamo un nuovo motore, possiamo vedere che la velocità massima è migliorata in modo significativo, ma ora dobbiamo proteggere i nostri vantaggi chiave”.

In realtà anche queste suonano come parole al vento perché lo stesso Quartararo ha detto che la moto è super aggressiva.

E la concorrenza non sta a guardare, come ha ammesso lo stesso De Seynes: “Si vede che Red Bull, KTM e Ducati stanno lavorando molto sull'aerodinamica. Potrebbero recuperare i punti che gli mancano. Noi non abbiamo lo stesso vantaggio del passato. Ci stiamo lavorando sodo".