MotoGP 2023. Matteo Flamigni, VR46 Racing Team: "Mi ha colpito la velocità con cui Bez è stato… veloce”

MotoGP 2023. Matteo Flamigni, VR46 Racing Team: "Mi ha colpito la velocità con cui Bez è stato… veloce”
Giovanni Zamagni
Il 109esimo episodio di #atuttogas, on line su Moto.it e sulle principali piattaforme podcast a partire dalle ore 9 di domenica 9 aprile, è dedicato a Marco Bezzecchi, che domenica scorsa ha vinto la sua prima gara in MotoGP: conosciamolo meglio con l’aiuto del suo capo tecnico, Matteo Flamigni
7 aprile 2023

E’ martedì 4 aprile quando registriamo questo podcast: Matteo Flamigni, capo tecnico di Marco Bezzecchi, è atterrato da poco all’aeroporto di Bologna dopo il lunghissimo viaggio di ritorno dall’Argentina. Matteo è in macchina, bloccato nel traffico: fa fatica a parlare, la voce è bassa da tanto ha festeggiato domenica sera.

“C’erano tante cose da festeggiare: la prima vittoria di Bez in MotoGP; il mio primo successo da capo tecnico; la prima per il team VR46. Tanti motivi, insomma”.

Per anni a fianco di Valentino Rossi nel ruolo di “telemetrista”, Flamigni ha celebrato decine e decine di successi, alcuni anche strepitosi; ma il primo da capo tecnico, inevitabilmente, ha un sapore differente: “Da capo tecnico hai in mano la moto a 360°, le emozioni sono amplificate. E’ stata una grandissima emozione. La responsabilità è molto più grande, il lavoro è molto differente da prima, seguo tantissimi aspetti”.

Prima di parlare di Bezzecchi, nel podcast fa un confronto tra la Ducati che aveva conosciuto nel 2011 e 2012 con Valentino Rossi e quella che ha trovato nel 2022 con Marco. “E’ tutta un’altra cosa: adesso la Ducati è diventata la linea guida per tutte le altre Case”.

Sul Bez ragazzo: “E’ squisito, spontaneo, uno di noi, ci si sta bene in compagnia, ha la battuta pronta: nel box c’è sempre un’atmosfera felice. E’ contento di quello che fa. E ha alle spalle una famiglia eccezionale”.

Nel podcast, Flamigni racconta molto bene il rapporto tra Marco e papà Vito: le sue parole fanno emozionare.

E il Bez pilota? “E’ un istintivo, molto “caldo”, che inizialmente aveva fretta di dimostrare il suo valore. Ci abbiamo lavorato, ha capito che i risultati vanno raggiunti passo dopo passo. Da lì in poi ha iniziato ad ascoltare tutti, con un apprendimento molto rapido. Adesso ci sta mettendo molto del suo”.

Nel podcast, si fa anche un paragone tra Bezzecchi e Bagnaia, tra Bez e Bastianini, ma anche cosa significa passare da un fenomeno come Valentino Rossi a un altro pilota.

Tanti gli aneddoti raccontati da Matteo Flamigni.

Appuntamento a settimana prossima per una nuova puntata di #atuttogas

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