MotoGP 2022. Motegi tra i circuiti che impegnano al massimo i freni: i dischi arrivano a 355 mm di diametro

MotoGP 2022. Motegi tra i circuiti che impegnano al massimo i freni: i dischi arrivano a 355 mm di diametro
Il Twin Ring Motegi rientra fra i circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 6 si è meritato un indice di difficoltà di 6. Tante le curve ravvicinate e le frenate violente: punto di criticità il raffreddamento dei dischi
22 settembre 2022

Con l’inizio dell’autunno, la MotoGP si sposta in Estremo Oriente dove quest’anno si terranno, Australia inclusa, quattro gare. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti e 24 i piloti della classe regina, il Twin Ring Motegi - dove si era corso l'ultima volta nel 2019 - rientra fra i circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 6 si è meritato un indice di difficoltà di 6, il massimo.

 

Il Twin Ring Motegi è contraddistinto da poche curve veloci e moltissime lente, intervallate da rettilinei di media lunghezza: sono addirittura 7 le curve affrontate dalle moto a meno di 100 km/h. Proprio l’abbondanza di curve da seconda marcia lo rende uno dei più impegnativi per i freni complice la difficoltà di raffreddare i dischi tra una staccata e l’altra. ​

 

Proprio per affrontare questo genere di situazioni molto probanti per l'impianto frenante, Brembo ha introdotto nel 2022 in MotoGP Brembo i dischi ventilati in carbonio da 355 mm di diametro che affiancano quelli "convenzionali" da 340 mm e da 320 mm. I primi due tra l'altro sono stati resi obbligatori dal regolamento MotoGP nei circuiti di Motegi, Spielberg e Buriram, vietando per questi 3 tracciati i dischi da 320 mm che invece restano utilizzabili in tutti gli altri GP.

Le restrizioni non sono naturalmente valide in presenza di gara dichiarata bagnata perché l’intensità delle frenate è inferiore, solo per dare un'idea, nelle moto di serie il diametro massimo raggiunto dai dischi è 330 mm ed è appannaggio dell'impianto Brembo adottato sulla Ducati Panigale.

Per dare una dimensione dello sforzo cui viene sottoposto l'impianto frenante di una MotoGP a Motegi, sappiate che sul circuito giapponese si frena su 10 delle 14 curve e per 5 di queste l’utilizzo supera i 4 secondi: sommando tutto il tempo in cui in un giro i piloti sono sollecitano i freni si arriva a 34 secondi, un terzo del lap time. Profondissimma la staccata della prima curva dove si frena per 5 secondi, necessari a perdere 228 km/h.

Notevole anche la frenata alla curva 5, per la quale è richiesto un carico sulla leva di 5,6 kg per una pressione di 12 bar dell'impianto. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore sfiora i 9 quintali e mezzo. ​​

La staccata più stressante per l’impianto frenante è però quella prima della curva 11 a 90 gradi: le MotoGP vi arrivano a 311 km/h e frenano per 5,3 secondi necessari a scendere a 81 km/h. In questo intervallo di tempo i piloti esercitano un carico sulla leva di 6,2 kg mentre le moto percorrono 230 metri e la pressione del liquido freno arriva fino a 13,3 bar. ​ ​

 

Fonte: Brembo