MotoGP 2022, GP di Indonesia a Mandalika. Pecco Bagnaia: “Fabio Quartararo è più veloce, bisognerebbe bloccarlo"

MotoGP 2022, GP di Indonesia a Mandalika. Pecco Bagnaia: “Fabio Quartararo è più veloce, bisognerebbe bloccarlo"
Giovanni Zamagni
Passato dalla Q1, il pilota della Ducati ha conquistato una seconda fila soddisfacente: “Ieri avrei firmato per questo risultato. Adesso mi sento molto bene con la moto, ma solo in gara si ritrovano certe sensazioni. Non potrò spingere tutto il GP, vedremo cosa farà Fabio. Obiettivo: nei cinque”
19 marzo 2022

Bene, ma non benissimo: è la sintesi giusta per la giornata di Pecco Bagnaia. Bene perché Pecco ha superato lo scoglio sempre molto scivoloso della Q1; bene perché le sensazioni sulla moto sono quelle del 2021, Bagnaia è bello da vedere, di nuovo a suo agio con la moto. Non benissimo perché ha comunque cinque piloti davanti sullo schieramento, dei quali tre con una Ducati, quindi non facili da superare; non benissimo perché Fabio Quartararo ha un passo decisamente migliore. E scatta dalla pole.

“Dopo le FP2 (era 21esimo, ndr) avrei firmato per partire dalla seconda fila, non è mai facile passare dalla Q1. Oggi abbiamo fatto un ottimo lavoro, mi sento alla grande con la moto. La seconda fila mi va bene, bisogna evitare di partite come in Qatar (la Ducati si era impennata, ndr) e bisognerà gestire bene la gara, perché stando dietro la gomma si scalda tanto, soprattutto la posteriore dal lato destro: la moto scivola prima di arrivare alle curve lente, è facile perdere il posteriore. Come peraltro mi è successo in qualifica: per questo motivo ho dovuto interrompere il mio giro migliore. Solo Fabio Quartararo sembra riuscire a gestire bene la soffice posteriore: sono veloce, ma non come lui. Sarebbe importante bloccarlo in qualche modo in partenza, ma non sarà facile”.

Qual è l’obiettivo?

“Dopo quanto successo in Qatar, il nostro primo pensiero deve essere quello di arrivare alla fine, raccogliere dati, capire meglio la situazione, ritrovare fiducia in gara: sarei contento di stare nei primi cinque. Questo non è una pista troppo adatta alla nostra moto, anche se ci sono quattro Ducati ai primi sei posti. In qualifica andiamo sempre forte, abbiamo un buon ritmo, ma in questo momento Fabio è superiore. Bisognerà essere bravi ad arrivare alla fine con un po’ di gomma. E’ importante essere costanti su tutti i circuiti”.

Dici di sentirti bene con la moto, ma anche di puntare a finire la gara: non è un po’ una contraddizione?

“Finalmente mi sento forte con la GP22: a partire dalla FP4 del Qatar abbiamo trovato un buon assetto. Voglio trovarmi in gara per provare le sensazioni dell’anno scorso: riesco a staccare forte, sfrutto i traversi in inserimento, ma certi aspetti li puoi ritrovare solo in gara, ecco perché dico che bisognerà capire cosa si può fare. Personalmente non potrò spingere per tutti i giri, perché la posteriore sale di temperatura: non so se Fabio potrà farlo. E se si è dietro, anche l’anteriore si scalda”.