MotoGP 2022. GP del Giappone a Motegi. Pecco Bagnaia: "Sono stato un somaro"

MotoGP 2022. GP del Giappone a Motegi. Pecco Bagnaia: "Sono stato un somaro"
Giovanni Zamagni
Il pilota della Ducati ammette l’errore: “Ho avuto troppa fretta, puntavo a superare subito Quartararo per poi provarci anche con Vinales. Devo imparare a gestire certe situazioni, essere più freddo e fare meglio le cose. Il sorpasso l’ho visto, ma non l’ho portato a termine. Fortunatamente Espargaro non ha preso punti e Quartararo era in difficoltà”
25 settembre 2022

Non si da pace e non cerca scuse: Francesco Bagnaia viene spesso criticato per le sue dichiarazioni, mentre personalmente apprezzo moltissimo la sua onestà. “Sono stato un coglione, quando mi sono rialzato nella via di fuga, mi applaudivo ironicamente per l’errore commesso”.

Poi la spiegazione.

“È stata una gara molto complicata: stranamente, non riuscivo a fare niente. Potevo solo frenare molto forte, ma l’innalzamento inaspettato della gomma anteriore ha necessitato di tanto tempo per abbassare la temperatura. Negli ultimi giri ero competitivo, potevo nuovamente fare quello che volevo: ho recuperato molto". 

"Sono stato troppo ambizioso: la mia idea era quella di superare subito Quartararo per arrivare a passare anche Vinales. Ma uscendo dalla seconda curva ho perso un po’ in accelerazione: ci ho provato lo stesso. È in queste situazioni che mi rendo conto di dover migliorare: buttare via dei punti così non è corretto, soprattutto per il grande lavoro che fa sempre la mia squadra. Devo capire come fare a essere più di ghiaccio, freddo in questi frangenti e fare meglio le cose".

"Il sorpasso l’ho visto"

"Io il sorpasso l’ho visto, però non ci sono stato. L’unico aspetto positivo è che non ho preso Fabio, non ho steso anche lui: sarebbe stato ingiusto. La fortuna dice che Aleix non ha preso punti e Fabio era comunque in difficoltà: nonostante il mio errore, è andata bene. Per questo possiamo non essere troppo arrabbiati e sono contento per Jack, è stato grande”.

Con il senno di poi, cosa sarebbe stato giusto fare? Accontentarsi o provare in un altro punto della pista?

“Bisognava aspettare di essere più vicino. Purtroppo, per tutta la gara perdevo in accelerazione dalle altre moto, era più difficile essere più vicino di così. Ma come ero riuscito a passare Enea, credo fosse possibile passare anche Fabio. Il sorpasso non l’ho portato a termine di poco, stiamo parlando di decimi: viviamo nel “poco”. Avrei dovuto aspettare”.