MotoGP 2022. GP d'Austria al Red Bull Ring. La MotoGP vuole imitare la SBK (o la F1?)

MotoGP 2022. GP d'Austria al Red Bull Ring. La MotoGP vuole imitare la SBK (o la F1?)
Giovanni Zamagni
Nel 2023, il formato delle gare della MotoGP potrebbe cambiare: si sta pensando a una gara sprint da disputare il sabato. Se ne parlerà oggi, alla fine delle prime libere del gp d’Austria, ma Dorna è convinta che sia assolutamente necessario fare qualcosa
19 agosto 2022

Zeltweg - Dorna è giustamente preoccupata per il continuo calo di spettatori, tanto in pista quanto in televisione: per questo ha deciso di intervenire, cambiando il formato delle gare della MotoGP. Per il momento è solo un’idea, ma l’organizzatore sta spingendo forte per modificare i tre giorni di un GP e già dal 2023 ci saranno delle novità.

Se ne parlerà oggi, venerdì 19 agosto, in una riunione con tutti i team manager delle squadre della MotoGP, ma c’è già una proposta ben definita sul tavolo.

Da quanto ha saputo moto.it, l’idea è quella di “imitare” la SBK con l’introduzione di una gara “sprint” che assegni meno punti e determini in qualche modo lo schieramento della gara vera, che rimarrà naturalmente in calendario la domenica alle 14.

È chiaro che un cambiamento del genere porterebbe anche a una modifica del regolamento tecnico: per esempio, andrebbero aumentati i motori e le gomme a disposizione per ciascun pilota in ogni GP.

Nella riunione di oggi, i team manager verrano informati da Carlos Ezpeleta, figlio di Carmelo, e dagli altri uomini di vertice della Dorna di come si vorrebbe cambiare il formato delle gare, ma la decisione è ormai stata presa e nel 2023 qualcosa verrà fatto.

Giusto che sia così, ma se questo dovesse essere il cambiamento, si andrebbe verso la giusta direzione?

Personalmente sono favorevole alle novità, ma credo anche che per aumentare la popolarità del motomondiale sia più importante fare in modo di fare conoscere di più i piloti, creare un meccanismo che porti gli appassionati a vivere di più e meglio i protagonisti il paddock.

Più che di un maggior numero di gare, secondo me c’è bisogno di più visibilità per i nostri campioni.

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