Carmelo Ezpeleta: "Nella MotoGP bastano 22 moto, anzi è il numero ideale"

Carmelo Ezpeleta: "Nella MotoGP bastano 22 moto, anzi è il numero ideale"
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Fuori le due Suzuki, nel 2023 si allineeranno due moto in meno, ma il Ceo di Dorna si dice tranquillo. Con Suzuki, aggiunge, siamo arrivati a un accordo di principio, e aggiunge che Yamaha avrà presto un team satellite
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22 luglio 2022

Senza le due Suzuki, le MotoGP in griglia saranno soltanto ventidue e non più ventiquattro. La speranza di salvare la squadra cercando nuove partnership per le stagioni a venire sembra non potersi tradurre in realtà, nonostante l’impegno di un esperto come Livio Suppo. Ventidue moto sono poche? Carmelo Ezpeleta certamente non ha gradito il tradimento della Suzuki, ma su questo tema non sembra preoccupato.

“Per noi – ha dichiarato a Motorsport.com il Ceo di Dorna - bastano anche venti moto per il campionato mondiale. E ventidue mi sembra il numero perfetto”.

Ezpeleta si è spinto anche più in là sulla questione Suzuki, assicurando che dopo le discussioni inziali è stato raggiunto un accordo di principio con la casa giapponese, che come si sa era legata al mondiale con un contratto pluriennale non facile da sciogliere da un momento all’altro e unilateralmente.

E ha toccato anche il tema Yamaha, cioè dell’unica casa che, dopo il divorzio da Razali, non avrà un team satellite nella stagione 2023.

“Credo - ha cercato di chiarire il boss Dorna - che questa situazione verrà risolta entro un anno e che non si ripeterà nelle stagioni successive”.

Molti leggeranno in queste parole una conferma alla tesi corrente, quella che vorrebbe il team VR 46 in procinto di cedere le moto Ducati e sposare il marchio più vicino a Valentino Rossi.

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