MotoGP 2020. Valentino Rossi: “Orgoglioso di correre in MotoGP con Luca (Marini)”

MotoGP 2020. Valentino Rossi: “Orgoglioso di correre in MotoGP con Luca (Marini)”
Giovanni Zamagni
Valentino commenta il passaggio di categoria di suo fratello nel team Ducati-Avintia: “Il primo ricordo che ho di Luca è che lo tenevo in braccio dopo aver vinto il titolo in 125: aveva 21 giorni”. Sul Covid: “E’ stata un’esperienza difficilissima: bello tornare a fare quello che più mi piace nella vita”
7 novembre 2020

Eccolo di nuovo in pista, anche se il risultato non è certo buono: 18esimo, quindi sesta fila. Ma Valentino Rossi è comunque stra felice di essere tornato a fare quello che più gli piace: guidare una MotoGP.

“E’ stata un’esperienza difficilissima: sono stato chiuso un casa per 24 giorni. Sono stato male i primi due giorni, avevo un po’ di febbre, ma ho sempre respirato bene, non ho mai perso gusto e olfatto. Poi ci sono voluti due giorni di recupero, sono stati tosti: avevo un gran mal di testa e mi facevano male gli occhi. Poi, però, sono stato meglio e sono state due settimane difficili, senza far niente. Chi l’ha preso assieme a me (Alessio Salucci, per esempio, NDA) dopo due settimane era negativo, mentre io continuavo a essere positivo: ho avuto una gran paura di non essere presente nemmeno a questa gara. Nell’ultima settimana ho fatto sei tamponi, alle 7:45 del mattino: non c’è che dire, un bel risveglio… Sicuramente non è una bella esperienza ed è stata dura vedere da casa le gare, non tanto la prima di Aragon, perché fisicamente non ce l’avrei fatta a guidare, quanto la seconda, perché stavo bene, ma non potevo muovermi da casa. E quando stai bene è ancora più dura vedere gli altri”.

 

Sei mancato più tu alla MotoGP o la MotoGP a te?

“Credo uguale. A me è mancata tantissimo la mia squadra, lavorare sulla prestazione, l’atmosfera nel team e nel box, scendere in pista e guidare la moto, la cosa che più mi piace nella vita”.

 

Hai avuto problemi a tornare in moto?

“No, non particolari, mi sentivo bene con la M1: il problema più grande è stato perdere il venerdì. Poi in Q1 c’erano condizioni un po’ particolari, dove con la M1 si fa sempre un po’ di fatica”.

 

Su quali aspetti deve lavorare la Yamaha per il 2021?

“Sicuramente sul motore, è il nostro problema più grande: ci manca velocità massima e bisogna anche renderlo più dolce in accelerazione. Inoltre dobbiamo lavorare per migliorare il grip al posteriore”.

 

Ma la 2020 è migliore o no della 2019?

“C’era tanta aspettativa sulla M1 2020, ma la realtà è che non abbiamo fatto un grande passo in avanti: Morbidelli, con la moto vecchia, ha vinto due gare. E il sesto motore punzonato da Vinales conferma che è quello il problema fondamentale: le prestazioni non sono fantastiche e non c’è grande affidabilità. Inoltre è venuto fuori il problema delle valvole”.

 

La buona notizia è che Luca Marini sarà in MotoGP nel 2021.

“Sono molto contento per Luca: correre in MotoGP è il sogno di tutti i piloti e lui lo farà con la Ducati con buone condizioni. Luca ha sempre detto che voleva correre con me, che quello era il suo sogno”.

 

Lo è anche il tuo?

“Sono molto contento di correre con Luca, è una bella situazione, molto suggestiva. Lui è nato il 10 agosto 1997 e io ho vinto il mio primo mondiale il 31 agosto 1997: il primo ricordo che ho è che quando sono tornato a casa da Brno lo tenevo in braccio e aveva solo 21 giorni. Sono molto orgoglioso”.