MotoGP 2020. GP di San Marino e della Riviera di Rimini. I commenti dei piloti dopo la giornata di prove libere

MotoGP 2020. GP di San Marino e della Riviera di Rimini. I commenti dei piloti dopo la giornata di prove libere
Giovanni Zamagni
Le dichiarazioni di Quartararo, Morbidelli, Petrucci, Mir, Pol Espargaro, Bagnaia al termine delle FP1 e delle FP2
11 settembre 2020

Fabio Quartararo

Dopo qualche gara complicata, è bello tornare davanti: sono stato efficace sia sul giro secco sia sul passo. Purtroppo, anche se l’asfalto è stato rifatto e il grip è migliorato, la situazione delle buche è brutta: sembra una pista di motocross! Oggi ho battagliato un po’ con Vinales, mi sono divertito: credo che lui sia l’avversario principale di questo GP. Yamaha sta lavorando tanto, a Barcellona potrebbe arrivare qualcosa di nuovo. Ce n’è bisogno.

Danilo Petrucci

Il circuito ha molto più grip, ma anche molte più buche, difficili da gestire, in particolare prima della curva 11, devi frenare con la moto che si muove molto. Purtroppo è così un po’ dappertutto. Non posso essere troppo contento della posizione, ma oggi è stata per me una giornata positiva. Dobbiamo migliorare per domani mattina.

Abbiamo sistemato meglio la moto, riusciamo a far lavorare meglio le gomme: per la prima volta, siamo stati più efficaci con il caldo. Domani non sarà facile stare nei 10: dobbiamo migliorare la moto sulle buche. Ho recuperato un buon feeling con la moto, mi sono divertito.

Franco Morbidelli

E’ stata una positiva prima giornata, buon feeling con la moto. Nelle FP1 non ho messo le gomme nuove, mentre nelle FP2 sono finito secondo. Qui possiamo tornare a lottare per le prime posizioni.

Questa mattina sono stato veloce, ho fatto il tempo con la media usata, mentre nelle FP2 sono migliorato nella costanza, oltre che nella velocità con le gomme nuove.

Non siamo efficaci come a Brno, dove ero il più veloce con la Yamaha: perdiamo un paio di decimi sul passo rispetto a Vinales e Quartararo, bisogna cercare di recuperarli domani.

Con la MotoGP si sentono molto di più le buche rispetto a una moto stradale, le senti molto di più, non pensavo di sentirle così tanto. Avevo sentito qualcosa al riguardo dai piloti che avevano provato: effettivamente è abbastanza ondulato. Non so se siamo al limite della sicurezza come dicono altri piloti, molto dipende anche dalla moto. Per quanto mi riguarda, le sento parecchio, ma non credo che siano così pericolosi. Chiaro che le buche possono essere pericolose, ma come tutte. Comunque sì, ci sono.

Essere veloce dopo due gare difficili come quelle in Austria è sicuramente importante. Freni: sto usando il materiale nuovo. 

Joan Mir

Nelle FP1 è stato possibile fare buoni tempi con le stesse gomme. Nelle FP2 abbiamo provato la dura posteriore, che però per noi non ha lavorato bene. Con le medie ho un buon ritmo, non il migliore, ma buono: non siamo lontani. Ho avuto un problema con l’elettronica con le gomme nuove, non ero troppo forte in staccata. Ecco perché sono indietro, ma il mio passo è vicino al podio.

Le Yamaha sono molto veloci sul passo, sembra che qui la M1 lavori molto bene e non devono fare troppi cambiamenti per essere efficaci. E’ presto per dirlo, ma sembra che loro abbiano un pochino di margine. Ma credo che noi con la Suzuki abbiamo la possibilità di avvicinarci, ma sicuramente sono molto veloci.

Oggi abbiamo sofferto per le buche, in particolare alla 11 la moto si muoveva tanto e fino alla 13 fai fatica a controllare questi movimenti. Questo mi ha penalizzato abbastanza, devo sistemare bene la moto per domani. Il grip è buono, ma le buche si sentono molto, in particolare con la MotoGP. Sicuramente è una situazione critica e pericolosa, specie se la moto non è a posto.

Abbiamo proposto nella Safety Commission un sistema di comunicazione audio per segnalare qualche situazione pericolosa, ma al momento io non l’ho provato.

Jack Miller

Non sono preoccupato, il mio passo non è male con tutte le gomme. Mi è solo mancato di fare il tempo, ma siamo abbastanza competitivi. Le gomme sembrano funzionare tutte piuttosto bene, sono contento. Non ho provato la quarta opzione, ma per noi con la Ducati non è una gomma “utile”. Fisicamente sto bene, non ho grandi problemi.

Pol Espargaro

Aall’inizio faticavo parecchio nella parte finale del circuito. Poi siamo migliorati: è solo il primo giorno, ma sembra che possiamo essere competitivi anche qui. Questa mattina eravamo dietro alle Yamaha, che qui sono molto veloci. Poi, quando ho montato le gomme nuove, non ho fatto un gran tempo. Nelle FP2 ho perso qualche decimo all’ultima curva, potevo essere primo o secondo: direi che siamo dove ci aspettavamo di essere.

Non è un circuito particolarmente favorevole a noi, ma siamo veloci. L’asfalto ha molto grip, ma ci sono degli avvallamenti, che con questo grande grip muovono tanto la moto. La situazione è migliore rispetto ai test, siamo più a posto con il set up.

In passato ero un po’ in difficoltà in frenata, ma adesso abbiamo fatto un passo in avanti, anche se mi devo un po’ adattare a un sistema di frenata differente rispetto a quello che piace di più a me. Tutte le KTM nei primi 10: la moto sta lavorando sempre meglio; Lecuona mi sta sorprendendo come sta guidando: sono stato un po’ dietro di lui, è molto dolce, ha fatto dei giri molto buoni. Incredibile essere tutti nei primi 10.

Gomme: nelle FP1 siamo stati efficaci con la media posteriore. Nelle FP2 abbiamo provato anche la dura, per avere la situazione sotto controllo.

Troppo presto per parlare di campionato, ma perché no? Finché sono in corsa matematicamente, ci proverò duramente in ogni gara. Qui la Yamaha sembra molto forte, sarà dura batterli domenica. Ma il campionato non finisce qui a Misano, verrano circuiti ancora più favorevoli a noi, come Aragon, Valencia, poi Portimao alla fine.

Rispetto all’anno scorso, con queste gomme possiamo ripetere il giro veloce più volte, siamo più costanti: in passato non era così. Queste gomme ci hanno dato più stabilità e più consistenza. La Ducati sembra la più penalizzata, ma non so perché. Il mio stile di guida non è cambiato, sono aggressivo come prima, ma la prima apertura del gas mi aiuta a far girare meglio la moto. Possiamo sfruttare meglio l’accelerazione, non scivoliamo come prima.

Abbiamo un po’ meno di ritmo della Yamaha, ma siamo messi molto meglio rispetto al 2019. Bisogna essere pazienti, è solo il primo girono con un asfalto nuove e gomme differenti: ma c’è la possibilità di stare nei primi 5 anche qui. Sono molto motivato.

Pecco Bagnaia

Questo pomeriggio è andata un po’ peggio delle FP1, credo sia normale: ho un po’ più di dolore. Ma posso guidare, devo essere contento: è stato un buon test per me. E’ chiaro che con la MotoGP devi fare tante cose, dobbiamo lavorare sull’assetto. Credo che domani avremo un migliore set up.

Sono molto contento di guidare nuovamente: alla fine è stata una giornata positiva. Nelle FP2 c’era più vento alla 11 e avevo qualche problema a far girare la moto. Però abbiamo migliorato nell’ultima uscita. Anche in frenata non ero molto efficace, ma anche sotto questo aspetto abbiamo migliorato.

Le buche al momento non sono un problema, per me sono più un problema i cordoli, molto ondulati: quando ci vado sopra, sento dolore. Questo è fin circuito che mi piace ed è il mio GP di casa. Come abbiamo visto nelle ultime gare, KTM sono davanti: hanno fatto parecchi test con Pedrosa e i piloti ufficiali. Credo che la chiave sia il maggiore grip posteriore, ma è solo il primo giorno: credo che domani le Ducati possano stare davanti.

Ho perso 4 kg rispetto alle FP1 di Brno, ma il dottore ha detto che è normale: la mia gamba è molto piccola. Ho lavorato tantissimo in questo periodo.
Ho firmato per altri due anni con Ducati, ma al momento non so per quale team. Io cerco di continuare come avevo fatto a Jerez e nelle FP1 a Brno: il resto verrà.