MotoGP 2020. Andrea Dovizioso: “Perché le Case non sono andate contro alla Yamaha”

MotoGP 2020. Andrea Dovizioso: “Perché le Case non sono andate contro alla Yamaha”
Giovanni Zamagni
Andrea ha più di una perplessità sull’operato dei costruttori di chiedere solo una sanzione per la moto e non per i piloti. “Mi sembra tutto molto strano, non ha una logica, forse c’è qualcosa che mi sfugge. Vorrei che Ducati mi spiegasse meglio questa cosa”
6 novembre 2020

I debuttanti

Inevitabilmente, con Andrea Dovizioso si inizia parlando della sanzione inflitta alla Yamaha, ma non ai piloti: Andrea è “parte in causa”, nel senso che se a Fabio Quartararo, Maverick Vinales e Franco Morbidelli fossero stati tolti i punti di Jerez1, adesso il Dovi sarebbe secondo in campionato.

“Vorrei capire di più la situazione, sapere meglio cosa è successo, capire di più di questa cosa da parte della Ducati, ma nessuno mi ha detto niente. E’ una decisione molto strana, ma, ripeto, non conosco i dettagli. Non capisco la strategia della Case che si sono messe d’accordo per andare contro alla Yamaha, mi sembra tutto molto strano, non ha una logica”.

 

Ma ti senti difeso o danneggiato?

“Non conosco i dettagli, ma se sei fuori regola non capisco perché penalizzi solo la Casa: il campionato dei costruttori non conta nulla e non porta soldi, quello che fa la differenza è il campionato piloti, ma forse c’è qualcosa che mi sfugge e che non so”.

 

E’ possibile dare un giudizio sulla giornata di oggi?

“No, perché nelle FP1 la pista non era completamente bagnata e nelle FP2 non era tutta asciutta: non si è potuta vedere la vera velocità di ciascun pilota. Se domani sarà asciutto, sarà come partire da zero: oggi è servito solo per stare nei dieci”.

 

Con il bagnato come erano le sensazioni?

“Non buonissime, ma come ho detto non c’era tanta acqua in pista, con maggiore quantità possiamo essere più competitivi”.

 

Puoi dire qualcosa sulla gomma, se qui potreste essere meno in difficoltà?

“Le caratteristiche rimangono quelle, così come il modo di frenare, ma oggi non si è potuto guidare in modo normale, perché in uscita di curva c’erano delle chiazze che non ti permettevano di pilota in maniera pulita in accelerazione”.

 

In una scala tra poco, medio e tanto, Morbidelli dice di credere tanto nel mondiale; tu quanto ci credi?

“Morbidelli fa bene a crederci tanto, perché nelle ultime gare ha fatto paura, può spingere senza pressione. In questo momento ha grande fiducia e tutto dipende da come ti senti con la moto: la realtà è questa”.

 

E tu, quanto ci credi?

“Io faccio fatica a dire tanto, diciamo medio”.