MotoGP 2019, GP di Misano. Andrea Dovizioso: "Correre e vincere con la Ducati, qualcosa di unico"

MotoGP 2019, GP di Misano. Andrea Dovizioso: "Correre e vincere con la Ducati, qualcosa di unico"
Giovanni Zamagni
Andrea ha recuperato dopo la caduta di Silverstone: “Ho ancora qualche ematoma, ma sto bene”. La gara si prospetta più complicata di quella trionfale del 2018: “C’è meno grip, siamo più in difficoltà e gli avversari sono cresciuti. Ma siamo pronti a giocarcela”
12 settembre 2019

MISANO ADRIATICO - La brutta caduta di Silverstone è dimenticata, sia a livello psicologico (completamente) sia a livello fisico (quasi completamente).

Andrea Dovizioso è pronto, anche se i test hanno detto che la Ducati qui potrebbe faticare molto più che nel trionfale 2018.

“Ho ancora qualche residuo di ematomi, ma è roba da poco: sia in palestra sia in moto in allenamento ho potuto fare al 100%. Devo dire che sia l’air bag sia il corpo hanno reagito molto bene all’impatto”.

Nei test non potevi essere al meglio della condizione, essendo stati subito dopo la caduta: sono stati utili?

Molto utili, perché abbiamo trovato condizioni differenti rispetto all’anno scorso. Vediamo se il grip sarà un po’ diverso: ti devi riadattare e bilanciare.

Nel 2018 qui era stato il GP dove forse ero andato più forte ed eravamo i più forti, ma nei test è stato differente. Gli avversari sono più competitivi rispetto all’anno scorso, ma la pista è diversa, più lenta. Hanno fatto un trattamento sull’asfalto: non so se è stato questo la causa o l’asfalto è consumato.

Si arriva qui con quale ambizione?

Molto carichi, perché a Misano si vuole sempre fare molto bene, c’è un’atmosfera particolare, siamo fortunati noi italiani a vedere due gare così particolari. Ti dà tanta carica, ma gli avversari sono veramente forti: le Yamaha sono andate molto bene, Marquez era competitivo, Rins in gara c’è sempre, l’asticella si è alzata. Credo che qui la Yamaha possa fare meglio di Silverstone.

Leclerc ha detto che correre per la Ferrari non è correre per una Casa, ma per un’intera nazione: è così anche correre con la Ducati?

E’ simile, ma Valentino Rossi prende tanto, c’è tanto “giallo". Fortunatamente c’è anche tanto “rosso”, perché i risultati ottenuti hanno aiutato ad avere tanto supporto, però Valentino prende una grossa percentuale. Quando la Ferrari va a Monza c’è solo la Ferrari, indipendentemente dal pilota. Poi per un italiano correre e vincere con la Ducati rimane qualcosa di unico”.

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