MotoGP 2018. Rossi: "Non capiamo perché siamo andati così piano"

MotoGP 2018. Rossi: "Non capiamo perché siamo andati così piano"
Marco Berti Quattrini
Dispiaciuto e quasi rassegnato. "La moto era identica a quella che ho usato ieri pomeriggio nelle FP4, però giravo 7-8 decimi più piano"
9 settembre 2018

MISANO - Settimo a quasi 20" nel GP di casa. Per Rossi non è stata una bella domenica (leggi la cronaca del GP), ma non lo è stata per nessuno in Yamaha, e la cosa peggiore è che non si capisce il motivo dei problemi apparentemente inspiegabili che sono sorti oggi pomeriggio.

«E' stata una gara difficile, peccato non essere stati competitivi davanti a tutta la gente che era venuta per vedere la gara. Le FP4 non sono andate male, mi aspettavo che fossimo più forti, ma oggi tutte le Yamaha sono peggiorate. Anche questa mattina nel warm up siamo andati male, ma pensavo che con 15° C in più, oggi pomeriggio, saremmo tornati ad andare forte. Dopo mezzo giro però ho capito che non eravamo competitivi. 
Nelle ultime tre stagioni Yamaha è partita da un buon livello, poi nella seconda metà di campionato soffriamo più degli altri, come se Ducati e Honda fossero in grado di portare avanti lo sviluppo durante la stagione meglio di noi. Non è un caso se faccio più podi a inizio campionato. Miracolosamente sono ancora terzo in classifica, e l'obiettivo rimane quello di salvare il più possibile il campionato».

Cosa vi aspettate per il resto di stagione con una moto così?

«Mi piacerebbe risolvere i problemi presto, però non credo che da qui alla fine dell'anno le cose tecnicamente cambieranno tanto».

 

Non vale la pena usare il resto della stagione per lavorare in funzione del 2019?

«Si può già iniziare a lavorare se si vuole fare qualcosa di nuovo. Io non so quali sono le loro (di Yamaha, NDA) idee. Provate a chiederglielo voi».

 

Eri più sorpreso tu di quanto male sia andata la Yamaha o i giapponesi che dopo i test pensavano di aver fatto un passo avanti?

«Non saprei dirti, perché è arrivato un risultato deludente dopo un weekend che in realtà ha dato degli sprazzi di positività. Qui ieri siamo andati forte e Vinales partiva in prima fila. L'idea di poter andare forte oggi pomeriggio c'era. Oggi per qualche ragione andavamo molto più piano».

 

Questa era una pista Yamaha e nemica di Ducati e ora è il contrario.

«Ducati ha fatto un lavoro egregio. Da quando è arrivato Dall'Igna la moto è subito migliorata molto, ma soprattutto ha continuato a migliorare durante gli anni. Se Lorenzo non scivolava facevano primo e secondo. Questa estate loro hanno fatto lo step che avremmo dovuto fare noi. Dopo la pausa estiva hanno sempre vinto loro. Sono bravi e adesso è la moto da battere in tutte le piste. Anche i piloti sono in forma, oggi Dovizioso (leggi la sua intervista) ha fatto una gara super, ha dominato».

 

Cosa è cambiato tra ieri e oggi?

«E' impossibile rispondere perché non lo sappiamo. La moto era identica a quella che ho usato ieri pomeriggio nelle FP4 però giravo 7-8 decimi più piano. Non è la prima volta che ci capita. Se riusciamo a capire questa cosa magari risolviamo il problema».

 

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