Manzi: "Sono pronto a perdonare Fenati"

Manzi: "Sono pronto a perdonare Fenati"
Il riminese calma le acque. "Nessuna intenzione di fargli causa, ma non ho provocato nessuno"
14 settembre 2018

Basta con le polemiche, abbassiamo i toni, fra me e Fenati non c'erano mai stati problemi e quello di Misano è stato un gesto perdonabile. Questa, in estrema sintesi, la posizione di Stefano Manzi, coinvolto nella manovra sconsiderata di Romano Fenati durante la gara della Moto2 del Gran Premio di San Marino.

Una manovra quasi inspiegabile, frutto della rabbia di un momento, costatagli carissima - una sospensione da parte della direzione gara, penalizzazione ampiamente surclassata dalla revoca della licenza da parte della FMI, dal licenziamento del team Marinelli Snipers e dalla rottura dell'accordo appena siglato con MV Agusta e il team Forward. A nulla sono valse (prevedibilmente) le sue scuse via social media, che anzi non hanno fatto altro se non aumentare l'ondata di disapprovazione (per usare un eufemismo...) verso il pilota ascolano.

Stefano Manzi, a distanza di qualche giorno dal "fattaccio", ha offerto un ramoscello d'ulivo con un tentativo di calmare un po' le acque rilasciando dichiarazioni distensive. Senza sminuire la gravità del gesto di Romano, e anzi sottolineando come le sue manovre non fossero certo provocazioni ma normale bagarre di gara, Manzi ha parlato di superare l'accaduto.

«Sono già pronto a perdonarlo, facciamo soltanto sbollire un attimo le cose: non gli ho fatto causa e non ho intenzione di farlo, preferisco metterci una pietra sopra e andare avanti». Stefano ha poi analizzato nel dettaglio la dinamica dell'accaduto. «Quando Romano ha allungato il braccio ho avuto quel mezzo secondo per capire che c'era qualcosa che non andava, ma sono convinto che non volesse farlo con cattiveria, nonostante il gesto sia brutto. L'unica cosa che non mi è piaciuta è quando ha parlato di provocazioni: io non ho provocato nessuno, la bagarre fa parte del nostro sport. A ogni modo, non ho avuto paura: è stata una 'sbacchettata', avrei preso paura se fosse andata peggio. Anche se, onestamente, dopo un fatto del genere non penso che avremmo potuto convivere nello stesso team, ma prima di Misano non ho mai avuto problemi con lui».

E.L.

Fonte: ANSA