GP del Portogallo. Dammi un cinque!

GP del Portogallo. Dammi un cinque!
Giovanni Zamagni
Cinque episodi che rendono indimenticabile il GP del Portogallo: questa volta, purtroppo, è stato veramente difficile trovarli, perché la MotoGP è stata particolarmente noiosa. Eccoli, comunque, in ordine crescente | G. Zamagni, Estoril
7 maggio 2012

Punti chiave


CINQUE: I PRIMI DUE GIRI DI STONER


Non possono essere considerati propriamente spettacolari, ma in soli due giri Casey Stoner ha costruito la sua vittoria: alla fine del passaggio iniziale il suo vantaggio su Jorge Lorenzo era di 1”063, al secondo di 1”437, grazie a uno strepitoso 1’37”091 (miglior giro in gara, il terzo di Lorenzo in 1’36”909). Lo spettacolo è come guida.

QUATTRO: IL SORPASSO DI ESPARGARO

In Moto2, alla prima curva del decimo giro, Pol Espargaro infila in staccata Johann Zarco e Marc Marquez: difficilissimo e bellissimo.

TRE: STONER SUL CORDOLO INTERNO


La regia ha proposto più volte le riprese rallentate di Casey Stoner appeso a “trapezio” fuori dalla moto sul cordolo interno e tutto di traverso: da vedere e rivedere decine di volte.

DUE: ULTIMO GIRO MOTO3


Avvincente ed emozionante l’ultimo giro della Moto3, con Sandro Cortese e Maverick Vinales vicinissimi, con l’aggiunta dei doppiati nell’ultima curva. L’ha spuntata Cortese, accusato però da Vinales di essere stato scorretto, non tanto sul rettilineo del traguardo, dove Sandro ha cambiato repentinamente traiettoria per non farsi prendere la scia, quanto di una entrata troppo decisa nelle prime curve.

UNO: ULTIMO GIRO MOTO2


Marc Marquez e Pol Espargaro si odiano e per questo la loro sfida ravvicinata che valeva la vittoria è stata ancora più carica di tensione. Nelle prime quattro curve del passaggio finale si sono passati quattro volte, con Espargaro che ha poi tentato il tutto per tutto alla esse in salita finendo però lungo: bravissimi entrambi.