Danilo Petrucci e Pedro Acosta profeti in patria: l’omaggio dopo le rispettive imprese

  • di Emanuele Pieroni
Un monumento all’ingresso del circuito di Cartagena per il giovane campione del mondo della Moto3, un vistoso murales alle porte di Terni, invece, per l’ex MotoGP che ha conquistato il deserto
  • di Emanuele Pieroni
17 gennaio 2022

Uno, Pedro Acosta, ha vinto il mondiale della Moto3 candidandosi per un posto tra i grandissimi della Classe Regina, l’altro, Danilo Petrucci, tra i grandissimi della MotoGP c’è stato per tanti anni e poi ha conquistato il deserto vincendo una tappa della Dakar e chiudendo il rally più famoso del mondo con un risultato straordinario. Punti in comune Pedro Acosta e Danilo Petrucci ne hanno pochi, se non altro per differenza di età, ma adesso ad accomunarli ci sono gli omaggi dei loro territori.

Il giovane pilota spagnolo, infatti, s’è visto tributare addirittura un monumento all’ingresso del circuito di Cartagena, quello in cui ha mosso i primi passi in moto. Uno squalo, il suo simbolo, che azzanna un enorme numero 1 con il nome di Acosta. Il giovane campione del mondo della Moto3, che recentemente ha girato a Cartagena per un allenamento insieme ad altri piloti spagnoli, ha anche pubblicato sui suoi profili social una foto davanti all’omaggio della sua terra.

Stessa cosa ha potuto farla Danilo Petrucci che, di rientro dalla Dakar, ha trovato una delle foto più rappresentative della sua partecipazione al rally più famoso del mondo riprodotta alle porte della città, nei pressi di un piccolo aeroporto turistico. Un tributo che la città umbra aveva concesso, in passato, solo ad un certo Libero Liberati, con Petrucci che ha commentato così, sui social, la gradita sorpresa: “La certezza di non essere mai solo e la consapevolezza di essere unico”.

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