Da zero a dieci. Il GP del Qatar 2016

Da zero a dieci. Il GP del Qatar 2016
Giovanni Zamagni
Da zero a dieci: numeri e voti sul GP del Qatar, un modo per ripercorrere quanto accaduto a Losail, non solo in pista
23 marzo 2016

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DIREZIONE GARA

Peggio di così non si poteva iniziare: quanto accaduto domenica in Moto2 è inconcepibile. Non ci sono scuse, tutti avevano visto, tranne la direzione gara: perché ci hanno messo tanto a sanzionare Franco Morbidelli e Sandro Cortese? E poi, perché infliggere a Franco solo venti secondi? Cosa sarebbe accaduto se Morbidelli e Luthi, in lotta per la prima posizione, si fossero toccati? Ma questo è solo il caso più eclatante, perché in Qatar è successo altro. FP4: Lorenzo esce dalla corsia dei box e (involontariamente) rallenta Rossi. I due si mandano platealmente a quel paese, ma in direzione gara continuano a dormire: quando succede una cosa del genere, visto anche il passato, i due piloti andrebbero richiamati – attenzione: richiamati, non necessariamente sanzionati – a fine prove. Invece niente. QP: sventola la bandiera a scacchi, ma Marquez fa un altro giro a tutto gas («non ho visto la bandiera» si giustifica), potenzialmente molto pericoloso, perché potrebbe incontrare piloti che hanno rallentato, convinti che lo facciano anche gli altri. Ovviamente, nessuno dice nulla.
VOTO 0: INCOMPETENTI, DOVREBBERO ANDARE TUTTI A CASA

 

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BASTA UN GIRO

Per vincere un GP non serve fare tanti giri in testa, bastano pochi metri al comando: lo conferma la vittoria di Niccolò Antonelli, che in 18 giri è stato davanti a tutti solo negli ultimi 50 metri. Quanto basta. Grande Niccolò (voto 10).

UNO: COME I GIRI PERCORSI IN TESTA DA ANTONELLI

 

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TEMPO DI CONTRATTI

Sembra impossibile, ma alla vigilia del primo GP dell’anno c’è già chi ha firmato il contratto per le prossime stagioni: lo hanno fatto Valentino Rossi con la Yamaha e Bradley Smith con la KTM, che nel 2017 debutterà in MotoGP.

DUE: COME GLI ANNI DI CONTRATTO DI ROSSI E SMITH

 

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IO L'AVEVO DETTO

Nel suo blog di sabato 19 marzo, Paolo Gozzi scrive commentando il rinnovo del contratto di Rossi con la Yamaha: “Se c’erano dei dubbi adesso sono svaniti: nel box che nel 2015 ha vinto tutto, la bilancia pende nettamente a favore di VR46. A questo punto Lorenzo è libero di passare al piano 2, cioè andare in Ducati. Ma non sarà una scelta autonoma, è stato Rossi a scegliere per lui: è facile ipotizzare che nel rinnovo ci sia anche la clausola che prevede la non riconferma di JL99…” Ma quale clausola? Lorenzo ha ricevuto da Yamaha un contratto per il biennio 2017-2018 che lo stesso pilota definisce come: «il migliore possibile che si possa avere».

VOTO TRE

 

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POLEMICA INUTILE

A fine gara, scoppia la polemica nel team SKY-VR46, singolarmente ai microfoni di SKY. Fenati: «Avrei potuto vincere, ma l’invidia del compagno di squadra me l’ha impedito. L’ho aiutato per tutto l’inverno, mi aspettavo un comportamento diverso: basta saperlo». Il bersaglio è Nicolò Bulega, 16 anni, al debutto a tempo pieno nel mondiale, capace già di stare al comando per qualche curva. Un ragazzino dal grande talento e forte caratterialmente, per nulla intimorito dagli attacchi del presunto caposquadra. «Gli dà fastidio perché gli sono stati davanti» ha replicato Bulega, che non ha commesso nessuna scorrettezza.

VOTO QUATTRO A FENATI: NERVOSO

 

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QUALI CAMBIAMENTI?

Nuove gomme, nuova elettronica: se ne è parlato fino allo sfinimento per tutto l’inverno. Cosa accadrà in gara, come faranno i piloti a gestire le moto nel finale? Erano tanti i dubbi prima del via, e tutti eravamo convinti che la gara sarebbe stata più spettacolare, con più piloti in grado di giocarsi la vittoria. Niente di tutto questo, purtroppo: se un non appassionato ha seguito il GP del Qatar sarà probabilmente convinto che ci sono ancora le Bridgestone e l’elettronica libera.

VOTO CINQUE ALLO SPETTACOLO: AL DI SOTTO DELLE ASPETTATIVE

 

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PISTA AMICA

Quella del Qatar è sicuramente una pista che piace ad Andrea Dovizioso, che qui è sempre andato fortissimo, con tutte le moto.

SEI, COME I PODI DI DOVIZIOSO IN QATAR

 

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SOLO DUCATI

Impressionante il riscontro cronometrico della Ducati in rettilineo: un dominio assoluto che ha annichilito gli avversari, che si chiedono come abbiano fatto a Borgo Panigale a ottenere un risultato simile. «Noi andiamo più piano rispetto all’anno scorso, loro addirittura più forte, nonostante l’elettronica meno sofisticata» non si da pace Shuhei Nakamoto, numero due esecutivo della HRC.

SETTE, COME LE DUCATI PIU’ VELOCI IN RETTILINEO NELLE FP3

 

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JARVIS CHIARISCE OGNI DUBBIO

Sabato, dopo aver annunciato attraverso un comunicato stampa il rinnovo del contratto di Valentino Rossi, il responsabile corse Yamaha, Lin Jarvis, ha risposto a ogni domanda e chiarito ogni dubbio durante una conferenza stampa assolutamente convincente: perché si sono affrettati i tempi del rinnovo? Perché Lorenzo non ha firmato? Perché, perché, perché? Jarvis ha risposto a (quasi) tutto. Bravo.

VOTO OTTO: TRASPERENZA E CORRETTEZZA

 

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STONER PRESENZA DISCRETA

Si parla di Casey Stoner più adesso di quando correva: quanto meno singolare. Si è detto – si è scritto – mille volte che la sua è una presenza ingombrante, che crea scompiglio all’interno del box Ducati. In Qatar, però, non è successo niente di tutto questo: Stoner è arrivato in circuito venerdì, è stato lungo la pista, ha incoraggiato i due Andrea ai box, ha scambiato con loro opinioni. Visto dall’esterno, la sua è sembrata una figura positiva, non certo negativa.

VOTO NOVE: IMMAGINE POSITIVA

 

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PILOTI ITALIANI MOTO3

Dopo anni di sofferenza, i piloti italiani sembrano tornati grandi protagonisti in Moto3, per un futuro che, finalmente, si prospetta roseo: Antonelli primo, Bagnaia terzo, Fenati quarto, Bastianini quinto, Bulega sesto dicono che il vivaio italiano, finalmente, è tonico. Dai ragazzi, dai dai dai.

VOTO 10: IL FUTURO DEL MOTOCICLISMO